Temi del seminario: il seminario intende proporre al centro del proprio interesse le attività di progettazione finalizzata all’autocostruzione che negli ultimi anni ha permesso, a giovani gruppi di progettisti, di sperimentare in maniera diretta, rapida e “politicamente accorta”, la costruzione quale atto sapiente, nello scambio spesso fruttuoso con altri colleghi autocostruttori. Le dinamiche che tali azioni hanno mostrato di saper mettere in campo sono spesso incentrate sulle relazioni con piccole e medie comunità, sulle necessità dei progettisti di saper condividere in breve tempo temi, approcci, soluzioni, e quindi mettersi rapidamente in discussione al fine di ottenere un progetto (e quindi degli oggetti) efficaci in quanto non autoreferenziali ma centrati sulle necessità concrete che chiedono, in sintesi, efficacia di pensiero e rapidità di scelta ed esecuzione. Come ha recentemente detto un maestro come Renzo Piano «un buon progetto realizzato è sempre meglio di un buon progetto».
Nel seminario di questa annualità, che sul piano della strategia si inserisce sulla scia dei seminari degli ultimi due anni, il valore aggiunto è dato dal portato simbolico e politico che i materiali di base che si propone di utilizzare denunciano: la partenza sarà costituita infatti dal riutilizzo di materiali derivanti dallo smontaggio di alcune “barche della speranza” utilizzate dai migranti per sbarcare a Lampedusa, e che il Ministero degli Interni ha concesso in uso al carcere di Opera (Milano) per costruire (con alcuni detenuti ergastolani appositamente educati) una serie di strumenti musicali. Fondazione san Gennaro ha attivato una partnership con chi gestisce tale azione ricevendo in uso alcune di queste barche, e data la nostra lunga interazione con questa istituzione del terzo settore napoletano, noi ne proponiamo l’uso per questo seminario.
L’alto valore simbolico che queste materie hanno, chiede un “UPliving” di alto impatto significativo: si immagina quindi di condividere con Fondazione san Gennaro e altre cooperative sociali del rione Sanità di Napoli le scelte strategiche le quali orienteranno i micro-progetti dei dottorandi (verosimilmente strutture informativo sulla questione dei migranti, teche espositive per materiali legati alle attività delle diverse cooperative, piccole strutture si accoglienza come sedute, espositori per i diversi luoghi info-point de La Paranza, delle Forti Guerriere e di Fondazione san Gennaro).
SECONDO SEMESTRE_ (6 INCONTRI) NOVEMBRE/DICEMBRE 2023
Modalità di lavoro e risultati attesi: una lezione di carattere generale introdurrà gli studenti alle ragioni per le quali oggi abbiano particolare presa sulla comunità scientifica internazionale esperienze condotte spesso da collettivi molto giovani, capaci di coinvolgere le comunità nei processi, ma particolarmente nelle tattiche, su azioni finalizzate alla rigenerazione urbana. seguirà una serie di 2 lezioni/incontro con gruppi che praticano tali processi e con gli operatori del carcere di Opera.
Al termine delle tre lezioni/conferenze gli studenti dovranno produrre un progetto per allestire le piccole attrezzature individuate.
Il seminario si concluderà infine con un workshop applicativo che si
svolgerà sempre nel rione Sanità a Napoli (dove da anni cooperiamo con associazioni locali e in particolare la Fondazione san Gennaro) sotto la guida del docente proponente il seminario e di un
gruppo di azione locale nato in ambito del DiARC-Napoli quale è LAPS (Laboratorio di Architettura Permanente per la Sanità). Qui, in una tre giorni di fine novembre o nei primi giorni di dicembre 2023, si realizzeranno, in autocostruzione, le piccole strutture progettate dai dottorandi.
Bibliografia minima di riferimento:
- Oppenheimer Dean A., Hursley T., Proceed and Be Bold: Rural Studio After Samuel Mockbee, Princeton Architectural Press, 2005.
- Ricci G., I workshop di Orizzontale sulla autocostruzione per le comunità in Calabria, Domus 1042, gennaio 2020.
- Flora N., Iarrusso F., Progetti Mobili, Letteraventidue, 2018.
- Granata E., Placemaker, gli inventori dei luoghi che abiteremo, Einaudi, Torino, 2021.