SULL'OPERA DI CARLO AYMONINO. TIPOLOGIA/ MORFOLOGIA/ASTRAZIONE/ IBRIDAZIONE_ proff. O. Carpenzano, C. Padoa Schioppa, L. Porqueddu


Nell’ambito della riflessione sulla complessa personalità di Carlo Aymonino promossa dal DiAP attraverso un convegno a lui dedicato a dieci anni dalla scomparsa, il Dottorato di Architettura. Teorie e Progetto propone un seminario analitico/progettuale con oggetto le opere del maestro. La febbrile attività di questo architetto, teorico, professore e Rettore dello IUAV, uomo politico impegnato come Assessore al Comune di Roma, ha rintracciato nell’interdipendenza, insieme naturale e problematica, tra tipologia e morfologia una delle chiavi interpretative storicamente– tipicamente italiana– più interessanti e attuali per la costruzione delle relazioni di senso – e non solo – tra città e architettura.

10-12 MARZO, 19 APRILE, 10-24 MAGGIO, 14-30 GIUGNO

Con queste premesse, il seminario di dottorato proposto vuole indagare il valore concreto della tesi formulata nei primi anni Sessanta da Aymonino secondo cui tra il progetto di architettura e il progetto di città esiste una sostanziale corrispondenza di natura metodologica, strumentale e formale: tesi che sembra riprendere l’enunciato albertiano per cui “se una casa va concepita nell’articolazione degli spazi, come una piccola città, una città allora rappresenta una grande casa”.
Con un esercizio empirico-sperimentale, basato sulla scomposizione critico-analitica del dato oggettuale e sulla ricomposizione del dato metafisico, i dottorandi si muoveranno su una doppia e complementare traiettoria, al fine di leggere le regole interne – note, ma anche ignote, enigmatiche, oscure nelle architetture di Aymonino – e riscrivere le stesse, per poter sancire il carattere istruttivo, in-formativo della pratica notazionale (o “dell’arte notazionale”, come la definisce Peter Eisenman).
Concepite come “architetture-città” e al tempo stesso come “architetture della città”, le opere di Aymonino saranno sottoposte a un’operazione di progressiva e rigorosa distillazione dei caratteri tipologici allo scopo di far emergere un vocabolario di elementi formali, attraverso cui quel dialogo tra architettura e città si dispiega nella realtà, tanto fenomenologica quanto virtuale.
Parallelamente, assumendo il progetto come “testo” – vale a dire come apparato grafico capace di ri-attualizzare i propri significati nello spazio e nel tempo – dal grado zero della scrittura sarà possibile iniziare un processo manipolativo che condurrà a una stratificazione di segni e significati, e all’accumulo di nuove figure architettoniche e urbane.
All’indubbio valore pedagogico di tale esercizio – largamente sperimentato nelle scuole delle Avanguardie artistiche del passato e del presente – il seminario vuole unire l’immediato confronto con altre letture interpretative delle architetture di Carlo Aymonino. Il Convegno sarà infatti accompagnato da una mostra di fotografie e di tributi grafici autoriali elaborati da architetti che abitualmente adottano il disegno come strumento di indagine teorica, invitati a reinterpretare le architetture del progettista romano.
Con il carattere unitario, figurativamente compatto di un lavoro collettivo coordinato, i prodotti del seminario prenderanno parte alla mostra e saranno allestiti dai dottorandi stessi. L’allestimento, in questo senso, si configura come estensione coerente dell’indagine pratico-concettuale, di cui tenere conto dalle primissime fasi del lavoro seminariale.
Calendario
Febbraio
1 Seminario introduttivo. Dialogo a più voci sull’opera di Carlo Aymonino
Marzo
Esercizio empirico-sperimentale (richiesti 2 elaborati associati a un’opera)
Aprile
Final review (con Comitato curatoriale del Convegno)
Maggio
Messa a punto del progetto di allestimento e produzione materiale per la mostra
Giugno
Allestimento della mostra



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