Il seminario ha un carattere teorico-pratico finalizzato alla considerazione e necessità fortemente progettuale dello spazio interno di ogni architettura, dall’invenzione dello spazio interno moderno alle sperimentazioni odierne.
Verificare, conoscere, prima attraverso i diversi sistemi di rappresentazione e comunicazione dello spazio architettonico, a partire da quello grafico (schizzi, piante e sezioni, assonometrie, le assonometrie dal basso di Choisy, prospettive, modelli) al sistema fotografico, al filmico, utili ma non esaurienti alla conoscenza iniziale, per giungere all’imprescindibile esperienza diretta dell’architettura, nella considerazione che nessun mezzo può sostituirla.
18-25 OTTOBRE, 8-15 NOVEMBRE
Le architetture non delimitano spazi, li contengono assolvendo alle funzioni per cui sono costruite;
i rapporti tra spazio esterno e spazio interno:
non si tratta di inventare belle scatole, dove gli interni sono i forzati contenitori delle funzioni di quell’edificio, ma si deve rivoltare quella convinzione, per cui le architetture delimitano strade e piazze, che a loro volta si vogliono dire interni urbani, e affrontare il progetto dall’interno, da ciò per cui l’architettura nasce. La settecentesca pianta del Nolli, costituisce un raro esempio di rappresentazione grafica di tutti gli interni pubblici necessari alla città;
sono tre i momenti della progettazione architettonica: conoscenza della storia, comprensione delle funzioni, stesura del progetto, esecuzione dell’opera.
Lo spazio interno nella concezione dei maestri del ‘900; nel contributo degli architetti a Roma, alla qualità dei grandi spazi, negli spazi sacri, negli spazi culturali, negli edifici amministrativi, negli spazi commerciali, negli spazi ipogei per i trasporti, negli allestimenti museali e delle mostre, naturalmente diversi dallo spazio intimo abitativo.
Il seminario, che si svilupperà in conversazioni e visite alle architetture romane, si prefigge di indurre il dottorando a sperimentare completamente “l’interno architettonico”, con la ricerca di documentazione di un caso prescelto, la sua analisi, e quindi la sintesi dei risultati attraverso la comprensione dei diversi mezzi di rappresentazione e comunicazione, sull’esame di una tra le opere dei più significativi architetti operanti a Roma:
a. Berarducci, Lambertucci, Libera, Moretti, Nervi, F.lli Passarelli, Ridolfi, Selem
b. Albini, Carmassi, Chipperfield, Odile Decq, Gregotti, Hadid, Piano, Riva, Scarpa, Siza, Gino Valle, Venezia, le grandi mostre romane, etc.
Il risultato finale previsto è un video, cioè la rappresentazione filmica realizzata sul luogo, intesa a mostrare le “scoperte” compiute dallo stesso dottorando, nella completa comprensione dello spazio architettonico interno.
Bibliografia essenziale
S. Giedion, Spazio, tempo ed architettura, Hoepli 1944-1989
R. Grignolo e B. Reichlin, Lo spazio interno come oggetto di salvaguardia, Silvana Editoriale 2012
Le Corbusier, Verso una architettura, Longanesi 1923-2020
L. Moretti, Spazio, Christian Marinotti Edizioni 2019
H. Plummer, L’esperienza dell’architettura, Einaudi 2016
G. Rosa, L’architettura degli interni, Officina Edizioni 1999
F.L. Wright, Una autobiografia, Jaka Book 1943-2016
B. Zevi, Saper vedere l’architettura, Einaudi 1948-2009