PROGETTARE E COSTRUIRE CON LE COMUNITÀ:TATTICHE E STRATEGIE PER UNA POLITICA ARCHITETTONICA DAL BASSO_ prof. N. Flora


Una lezione di carattere generale introdurrà gli studenti alle ragioni per le quali oggi abbiano particolare presa sulla comunità scientifica internazionale esperienze condotte spesso da collettivi molto giovani, capaci di coinvolgere le comunità nei processi, ma particolarmente nelle tattiche, su azioni finalizzate alla rigenerazione urbana. Processi capaci di rendere realizzabili nel breve tempo, e gestibili e manutenibili dalle stesse comunità, piccoli interventi finalizzati alla qualificazione di aree dismesse, alla inclusione di aree abbandonate e di scarto nella vita di quelle comunità, fino a veri e propri processi di rigenerazione sociale e urbana. E, sempre partendo dalle relazioni di vicinato tra comunità, tra comunità e architetti, e molto spesso con la partecipazione di gruppi interdisciplinari (artisti, sociologi, paesaggisti, artigiani, politici locali, associazioni) partecipanti alle esperienze principali, l’architettura torna così ad essere percepita come utile (cosa da tempo non scontata per i non addetti ai lavori), spesso indispensabile e non più ripiegata sulla propria “autorappresentazione”.

16-23-30 SETTEMBRE, 7- 28-29-30 OTTOBRE

Queste azioni e strategie
permettono a molti di cogliere quell‘aspetto fondante delle discipline del progetto alla piccola e media scala: un
mezzo per aiutare gli uomini a condividere sensi ed usi (anche simbolici e quindi politici) degli spazi comuni e pubblici.
Nell’attesa, ovviamente, che processi più stanziali e definitivi possano attrezzare in maniera più persistente luoghi
finalmente divenuti “vivi” e “partecipati” dalle comunità nelle nostre città.
In tre incontri successivi (uno per settimana) gli studenti riceveranno tre conferenze da diversi gruppi che operano con
queste tattiche (di diversa esperienza e visibilità nazionale e internazionale) come il gruppo Orizzontale (laziale), i
gruppi BLAM e Zapoi (campani), e i gruppi SenzaStudio e Periferica (siciliani).
Al termine di ciascuna di queste quattro lezioni/conferenze gli studenti dovranno produrre due pagine A4 quali
relazioni riassuntive dei temi trattati e consegnarli al docente.
Il seminario si concluderà infine con un workshop applicativo (dal titolo UPliving Sanità) che si svolgerà nel rione
Sanità a Napoli (dove da anni cooperiamo con associazioni locali e in particolare la Fondazione san Gennaro) sotto la
guida del docente. Qui, in una tre giorni di fine ottobre o nei primi giorni di novembre 2021, alcuni di questi gruppi (a
seconda delle effettive disponibilità in quella specifica fase di lavoro) interverranno a indirizzare, con il docente, il
workshop di progettazione condivisa (con la comunità locale e le associazioni di territorio) per realizzare, in
autocostruzione, piccole strutture urbane in aree sensibili scelte con la comunità locale e rispondere così a domande
che sorgeranno dalla relazione tra il gruppo dei dottorandi e la comunità locale della Sanità.
Il gruppo dei dottorandi, infine, in maniera collettiva, produrrà un ppt e un book dove con video e immagini
racconterà l’esperienza condotta nel workshop pe presentarlo al gruppo docente.
Bibliografia minima di partenza:
- Oppenheimer Dean A., Hursley T., Proceed and Be Bold: Rural Studio After Samuel Mockbee, Princeton Architectural
Press, 2005.
-Ricci G., I workshop di Orizzontale sulla autocostruzione per le comunità in Calabria, Domus 1042, gennaio 2020.
-Flora N., Iarrusso F., Progetti Mobili, Letteraventidue, 2018.

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