Nuove forme di complessità del progetto architettonico e urbano - proff. M. Pazzaglini e N. Trasi


Il Seminario, intende focalizzare l'attenzione sulle sfide delle trasformazioni urbane contemporanee, esplorando il futuro dell’architettura attraverso la chiave della complessità. Esplorare la città e l’architettura come sistema complesso di flussi e di reti; come sistema integrato di artificio e natura; come luoghi plasmati di continuo da una pluralità di soggetti, individui, traiettorie; le città come luoghi di produzione materiale e immateriale; come luoghi in cui la specie umana ha l’occasione di invertire gli effetti disastrosi del cambiamento climatico, rigenerando gli spazi e le relazioni. E il mondo dell’architettura, in tutte le sue sfaccettature, gioca un ruolo fondamentale in questa fase di necessaria inversione di rotta. L’architetto deve stare al passo con i tempi e con le sfide urgenti da fronteggiare; deve essere dunque preparato a comprendere in maniera profonda i sistemi complessi e interconnessi in cui viviamo; deve altresì essere capace di adottare una prospettiva a lungo termine e di suggerire una serie di misure concrete che possono ispirare abitudini e attitudini per ricostituire, tra le altre cose, i nostri legami con la natura. Articolazione del Seminario : 4 incontri con i coordinatori del Seminario + 1 o 2 ospiti : ogni incontro affronterà un tema specifico attraverso la prestazione di un libro di cui sarà presente l’autore. Per ogni incontro sarà chiesto ai dottorandi di redigere un testo critico del libro presentato accompagnato da un concept progettuale. I dottorandi dovranno produrre quindi 4 testi critici e 4 concept, orientati verso l’obiettivo suddetto di redigere una sorta di Manifesto, di Carta di intenzioni che mirano a pensare in maniera diversa alla nostra relazione con l’ambiente.

4 incontri (un incontro a settimana) nel periodo 21 settembre / 16 ottobre



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