
Osservazioni topografiche sulla viabilità tra piana campana e aree interne dalle ricerche per la carta Archeologica della Campania (Paola Carfora, Università degli studi della Campania “L. Vanvitelli, DiLBEC)
Le infrastrutture stradali in età imperiale tra Lavinium e Anzio: problemi topografici e di metodo (Alessandro M. Jaia, Sapienza Università di Roma – DSA)
8 Aprile 2025
Martedì 8 aprile ore 15,00
Osservazioni topografiche sulla viabilità tra piana campana e aree interne dalle ricerche per la carta Archeologica della Campania.
Paola Carfora (Università degli studi della Campania “L. Vanvitelli, DiLBEC)
L’intervento esporrà i principali risultati delle indagini topografiche condotte nell’ambito dell’iniziativa Carta Archeologica della Campania, nell’area nord orientale della piana campana, in relazione alla viabilità che, tra la tarda repubblica e la prima età imperiale, doveva innervare le aree vallive di connessione con il Sannio interno.
La rete viaria che risulta alla luce del quadro delle evidenze archeologiche nel comprensorio tra piana campana e Sannio caudino consente alcune valutazioni sulla viabilità principale e secondaria, su talune infrastrutture e diramazioni viarie che dovettero svolgere un ruolo di primaria importanza nei traffici vallivi.
I dati verranno presentati in funzione dell’osservazione delle dinamiche di occupazione del territorio generate dal sistema viario ricostruito.
Le infrastrutture stradali in età imperiale tra Lavinium e Anzio: problemi topografici e di metodo
Alessandro M. Jaia (Sapienza Università di Roma – DISA)
Il tracciato della cosiddetta Via Severiana, la strada costiera d'epoca imperiale che collegava Ostia e la foce del Tevere con Circeii e Tarracina è ancora un problema non risolto dal punto di vista topografico. In particolare, l'individuazione del percorso nel territorio tra Lavinium e Antium è intrecciata con l'individuazione di altre importanti vie come la via Laurentina e le vie collegate alla via Appia. L'analisi dei dati disponibili sulla rete stradale in questa parte del Lazio è una buona occasione per sfruttare al meglio gli strumenti della ricerca topografica.