Il Dottorato di ricerca in “Diritto pubblico” nasce dalla fusione di tre preesistenti Dottorati in “Diritto costituzionale e diritto pubblico generale”, in “Diritto amministrativo” e in "Diritto e procedura penale". Esso si propone l’obiettivo della formazione specialistica di giovani studiosi i quali intendano perfezionarsi nella ricerca nei vari campi del diritto pubblico. In particolare, il Dottorato in Diritto pubblico si propone l’approfondimento dei principali indirizzi metodologici e dei concetti fondamentali elaborati dalla scienza del diritto amministrativo, del diritto costituzionale, del diritto penale, del diritto processuale penale, del diritto internazionale e dell'Unione europea, in un approccio interdisciplinare - giuridico ed economico - a partire dalla formazione degli ordinamenti dello stato nazionale fino agli sviluppi più recenti, condizionati dai processi di integrazione sovranazionale e dai fenomeni della globalizzazione.
Particolare attenzione viene dedicata inoltre alle trasformazioni che hanno investito l’azione dei pubblici poteri ed i rapporti tra pubblico e privato per effetto di imponenti mutamenti dell’economia e della società e delle crescenti interdipendenze tra gli ordinamenti degli stati.
Il Dottorato di ricerca in Diritto pubblico pone pertanto al centro dei suoi obiettivi formativi il ripensamento della sistematica del diritto pubblico, così come essa è stata elaborata dalla scienza giuridica nel corso di uno sviluppo più che secolare, nel quadro di tale scenario di trasformazioni.
L’offerta formativa del Dottorato di Diritto Pubblico dal 37° ciclo prevede, inoltre, l’attivazione del curriculum di “Law and Economics”. Tale approccio pervade la ricerca in tutti i campi di interesse. L'applicazione del pensiero economico all'analisi giuridica, attraverso gli strumenti della micro e macroeconomia, permette di rinvenire soluzioni innovative ai problemi del diritto sia che si tratti della progettazione di rapporti giuridici transnazionali, di assetti istituzionali per stati o società, che delle specificità di singole transazioni private o di strategie di implementazione. Gli ambiti di applicazione spaziano dalla New Institutional Law and Economics, alla regolamentazione ex ante ed ex post dei mercati. Anche considerando gli specifici obiettivi di politica industriale posti a livello europeo con la sfida dell’Agenda Europea per lo Sviluppo Sostenibile Europea 2030, appare sempre più necessario arricchire il percorso di studio del Dottorato di Diritto Pubblico con metodi di ricerca che prevedano un ampio ricorso all’approccio interdisciplinare.
Attualmente, il Dottorato di ricerca in Diritto pubblico si articola in cinque distinti curricula: curriculum in Diritto costituzionale e diritto pubblico generale; curriculum in Diritto amministrativo; curriculum Diritto e procedura penale; curriculum in “Law and Economics”; e curriculum in Diritto internazionale e dell'Unione europea.
Curriculum in Diritto costituzionale e diritto pubblico generale
Oggetto del curriculum è lo studio delle tematiche classiche delle due discipline, così come esse furono definite dalla dottrina giuspubblicistica italiana ed europea e come risultano oggi elaborate, grazie agli apporti offerti dalle varie scuole specialmente negli ultimi cinquant’anni. Tali tematiche si riferiscono a: a. gli ordinamenti giuridici (generali, settoriali, statali, sovranazionali); b. le fonti del diritto, con riguardo alle connotazioni che esse assumono a seconda degli ordinamenti di appartenenza (statali, sovranazionali, substatali, etc.) e dei destinatari su cui ricadono; c. i diritti fondamentali e le situazioni giuridiche, con riferimento anche ai sistemi di protezione multilivello in Europa; d. le dinamiche del decentramento territoriale; e. le garanzie costituzionali e i sistemi di giustizia costituzionale; f. gli assetti di governo, con riferimento ai rapporti tra gli organi supremi dello stato, agli enti territoriali e alle istituzioni dell'Unione europea. Queste tematiche vengono affrontate nel quadro della elaborazione che esse hanno avuto nella scienza del diritto pubblico, ma con un approccio sensibile alle sollecitazioni che provengono dalle altre discipline giuridiche, in considerazione dell'unitarietà dell'esperienza giuridica e dell’interdipendenza dei vari rami dell'ordinamento, interdipendenza particolarmente avvertita dal costituzionalista e dal giuspubblicista, da quando l'evoluzione degli ordinamenti ha imposto la normativizzazione costituzionale dei principi ispiratori di ogni settore del diritto. Sembra del tutto evidente l'importanza del curriculum in diritto costituzionale e diritto pubblico generale nella fase storica dello stato costituzionale contemporaneo, caratterizzata dalla riconversione del ruolo dello stato-nazione, dalla tensione verso la costruzione di ordinamenti sovranazionali che assumono funzioni e poteri tipici della statualità, dalla estensione dei diritti umani. Tutti fenomeni che ridisegnano, in una prospettiva comparatistica oltre che dogmatica, soggetti, collocazioni, rapporti, poteri e funzioni che hanno nel diritto costituzionale e pubblico generale la loro storia, la loro concettualizzazione e la loro teorizzazione.
Curriculum in Diritto amministrativo
Esso persegue un duplice obiettivo: da un lato, l'approfondimento dei processi di trasformazione relativi all'organizzazione ed al funzionamento delle pubbliche amministrazioni; dall'altro le problematiche relative al principio di legalità e della tutela giurisdizionale contro gli atti della pubblica amministrazione. Quanto al primo obiettivo, gli ultimi due decenni sono stati caratterizzati da una straordinaria successione di leggi di riforma, che hanno trasformato profondamente l'organizzazione e il funzionamento della pubblica amministrazione. L'evoluzione è stata accelerata anche da importanti sentenze, che hanno spesso superato principi radicati e introdotto nuove regole per le pubbliche amministrazioni. Ulteriori, importanti innovazioni si profilano con alcune fondamentali proposte di legge attualmente in discussione, volte a dettare norme generali sull'attività amministrativa. Di conseguenza, se la vastità e l'importanza della materia valgono di per sé a giustificare una continua attività di ricerca sull'argomento, ciò è tanto più vero nella fase attuale. Quanto al secondo obiettivo, la finalità è quella di studiare la problematica relativa al principio di legalità e alla tutela giurisdizionale contro gli atti della pubblica amministrazione, riferendola alle diverse manifestazioni dell'azione amministrativa. Una particolare rilevanza è data al ruolo dei giudici nella formazione dei principi del diritto amministrativo. Il curriculum mira a formare studiosi che alla conoscenza del diritto delle pubbliche amministrazioni accostino la comprensione dei meccanismi interni e del funzionamento effettivo di esse: in modo da poterne comprendere, descrivere e guidare l'evoluzione, operando sia a livello scientifico sia all'interno delle amministrazioni stesse. L'approccio teorico (letture di testi classici del diritto amministrativo, ricerche, contatti con studiosi stranieri) sarà affiancato dall'attenzione ai problemi concreti dell'amministrazione e da rapporti frequenti con esponenti di varie pubbliche amministrazioni (incontri e interviste, indagini sul campo). Nell'elaborazione delle tesi relative a tali aspetti, gli studenti saranno messi in contatto con funzionari delle amministrazioni interessate e avranno la possibilità di accedere a dati e informazioni, spesso non pubblicati, ma preziosi per la comprensione e la soluzione dei problemi concreti. I precedenti corsi hanno approfondito, tra l'altro, le tematiche dei servizi pubblici, dei poteri pubblici globali, del diritto amministrativo comunitario e della integrazione amministrativa europea. Attenzione particolare ha ricevuto, inoltre, il tema della responsabilità dell'amministrazione alla luce delle più recenti previsioni legislative e della nuova giurisdizione del giudice amministrativo. L’ambito di ricerca del curriculum si estende dallo studio delle amministrazioni internazionali, in particolare nell'ottica del coordinamento con l'amministrazione nazionale, all'analisi delle singole tematiche di settore, come, ad esempio, la sicurezza alimentare, la tutela ambientale ovvero la tutela della concorrenza.
Curriculum in diritto e procedura penale
Il curriculum propone un'offerta didattico-formativa calata in una dimensione attenta all'inquadramento interdisciplinare delle scienze penalistiche, con l'intento di stimolare i frequentanti ad una maggiore apertura delle loro ricerche, che tenga conto delle reciproche interazioni ed influenze con le altre discipline affini, quali il diritto penitenziario, la criminologia, la medicina legale e la psicologia forense. La prospettiva interdisciplinare è orientata verso un iter formativo che, pur mantenendo un approccio scientifico basato sulle tradizionali impostazioni di carattere dogmatico, consenta ai frequentanti approfondimenti attenti ai sempre più frequenti fenomeni di connessione fra le diverse scienze giuridiche, e fra queste e le altre discipline ormai largamente impiegate nella prassi forense, con una più accentuata finalizzazione pratica. Il corso mira, in definitiva, all'affinamento metodologico e alla formazione specialistica di giovani studiosi capaci di produrre lavori di cospicuo spessore teorico e insieme sensibili alla applicazione pratica. Per quanto concerne il programma di lavoro dei dottorandi, si tenderà a favorirne un'articolazione basata su lavori scientifici di mole ed impegno relativamente limitato (brevi articoli, commenti, note a sentenza, recensioni bibliografiche), atti ad evidenziare alcune tematiche funzionali ai successivi approfondimenti, destinati a culminare in un saggio monografico di ampio respiro. Ciò potrà costituire la premessa per l'accesso, nell'ambito universitario, a qualifiche e funzioni didattiche superiori. Nella tesi di dottorato, avente ad oggetto un tema di notevole importanza dogmatica, attinente comunque al diritto penale (generale, speciale o complementare) o alla procedura penale (teorie generali o parte speciale), il frequentatore, in armonia con i principi ispiratori del dottorato, dovrà fornire un originale contributo personale.
Curriculum in Law and Economics
Obiettivo del curriculum è promuovere attività di ricerca interdisciplinare, giuridica ed economica, al fine di migliorare la comprensione delle ragioni e degli effetti dell'intervento normativo, delle scelte relative agli assetti istituzionali e dei problemi connessi all’enforcement delle norme giuridiche. In tale prospettiva, il diritto appare come un oggetto di studio, caratterizzato da un set di incentivi/disincentivi comportamentali, da analizzare e studiare attraverso l’utilizzo degli strumenti economici. L'analisi degli incentivi poggia sull'individualismo metodologico; gli incentivi forniti ai soggetti giuridici da parte delle norme vengono analizzati al fine di comprendere le ragioni alla base dei processi decisionali razionali. La prospettiva in cui viene calata l’analisi può essere ex ante (teorica) o ex post (casi studio e/o approccio empirico). Nella prospettiva teorica vengono studiati i problemi generati sulle scelte dei soggetti giuridici, in considerazione dell’interdipendenza tra struttura delle norme e razionalità economica degli agenti. Nella prospettiva empirica, l’analisi si rivolge all’accertamento dei risultati generati dalla regolamentazione pubblica o dalla contrattazione privata. Il corso mira a fornire agli studenti un approccio orientato a comprendere le diverse teorie economiche, gli assetti istituzionali costituiti e i quadri giuridici anche in prospettiva storica e comparativa. I dottorandi conducono percorsi di ricerca su tematiche inerenti alla public policy, i diritti umani, la regolamentazione dei mercati, le strutture delle istituzioni, la capacità deterrente delle norme, la transizione ecologica. Il percorso di ricerca viene svolto attraverso un approccio metodologico interdisciplinare che consente ai dottorandi di sviluppare le proprie capacità analitiche e di sviluppare un pensiero critico, che permetta loro di esaminare i sistemi sociali e le questioni attuali attraverso le lenti dell’analisi economica del diritto. Nella tesi di dottorato, attraverso un approccio interdisciplinare economico e giuridico, il dottorando dovrà dar prova di rigore analitico e di originalità del contributo.
Curriculum in Diritto internazionale e dell'unione Europea
Il curriculum di diritto internazionale e dell’Unione europea intende offrire una formazione avanzata nel campo dei fenomeni giuridici transnazionali e, in particolare, dei rapporti regolati dal diritto internazionale e dal diritto dell’integrazione europea. Su tale base cognitiva comune, una volta acquisita una padronanza delle tecniche e delle metodologie di analisi delle due discipline, gli studenti del curriculum, dovranno innestare la propria ricerca individuale, finalizzata alla redazione e alla discussione di una tesi di dottorato. Al fine di realizzare questi obiettivi, curriculum intende offrire attività didattiche di alta formazione, anche con l’intervento di docenti esterni, a prevalente carattere seminariale, finalizzate alla trattazione delle grandi problematiche contemporanee del diritto internazionale ed europeo. Agli studenti sarà altresì, richiesto di dirigere seminari e dibattiti tematici su argomenti concordati con il Collegio di curriculum al fine di sviluppare capacità analitiche e critiche. Tali attività saranno svolte in costante rapporto di interazione con gli altri curricula del dottorato di ricerca, al fine di consentire agli studenti uno sviluppo di prospettive metodologiche e disciplinari di carattere interdisciplinare. Allo scopo di sviluppare ulteriormente, in orizzonti sempre più ampi, le tecniche analitiche e ricostruttive delle due materie, gli studenti di dottorato dovranno svolgere parte della propria ricerca presso prestigiosi istituti esteri, individuati d’intesa con il Collegio dei docenti.