Roberto Cherubini, Architettura e città dei margini costieri




autunno 2019, Sala del Dottorato, piazza Borghese 9 / 14, 15, 16, 17, 18 ottobre

Nell’ambito del tema generale della trasformazione delle aree costiere e portuali e della sostenibilità del progetto, il seminario intende esplorare la logica di una città capace di attrezzarsi puntualmente per il risparmio della risorsa territorio, riutilizzando per le nuove funzioni spazi marginali oggetto di trasformazione e valorizzazione e focalizzando la sua attenzione sul forte vincolo imposto dalla presenza della linea di costa a forma urbana e architettura. Una linea critica ormai consolidata ipotizza una moratoria dell’espansione urbana, sostituita da una applicazione del progetto urbano e di architettura all’esistente, anche per demolizione, ricostruzione, per sostituzione delle sostanze edilizie, e per radicale trasformazione di ruoli e di funzioni. Questo punto di vista si basa sulla semplice constatazione che la città come oggi ormai ovunque si presenta è tutt’altro che un continuo, quanto piuttosto una sorta di groviera dove ai buchi e ai punti molli corrisponde una opportunità di intervento. Opportunità di intervento che, dove la città è inadeguata alle funzioni, agli stili di vita, alle realtà contemporanee, e non è testimonianza di un passato notevole alle spalle (non ogni spiazzo è stato una piazza), conviene siano spese per evitare l’inevitabile consumo di territorio esterno connesso allo sviluppo. E per determinare all’interno un aumento di qualità nella forma e nella sostanza del costruito. Generando sostenibilità nelle cose urbane. Nelle realtà urbane costiere e portuali, per loro natura costrette dal limite d’acqua esistente, ciò è consuetamente sempre accaduto, sta tutt’ora accadendo e rappresenta la strategia futura di una trasformazione capace di essere allo stesso tempo sviluppo e sostenibilità in una città prevalentemente dedita ai servizi e ai commerci, quindi attenta alle cose che contano. L’opportunità offerta dal seminario è quella di studiare i termini della sostenibilità della trasformazione, in termini modellistico-progettuali, su un campione rappresentativo della realtà urbana costiera contemporanea, avendo al centro le competenze proprie della disciplina architettonica, senza tuttavia escludere i contributi di delle conoscenze di tipo economico e ingegneristico (marittimo, navale, idraulico) che compongono la complessità interdisciplinare del fenomeno in esame. Obiettivo operativo del seminario, che sarà condotto in stretta relazione con l’attività di ricerca di LabMed – Laboratorio di ricerca modellistica progettuale per il Mediterraneo (DIAP Sapienza) – diretto da Roberto A. Cherubini, è la messa a punto da parte di ogni partecipante di un ragionamento guidato – debitamente circostanziato e supportato da materiali iconografici e bibliografici – della dimensione di un articolo o di un saggio breve, riguardante un argomento o un caso di studio nell’ambito della problematica in esame. Il seminario si svolgerà nel corso di quattro incontri settimanali più una consegna, utilizzando ampiamente nel lavoro feedback per via telematica.

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