La malattia di Parkinson è associata alla conversione della proteina solubile-sinucleina in aggregati proteici (corpi di Lewy) che si accumulano nel citosol dei neuroni dopaminergici del cervello. Abbiamo isolato cinque specie di proteine tra cui il monomero (M), gli oligomeri non tossici di tipo A * (OA *), gli oligomeri di tipo B * (OB *), le fibre corte (SF) e lunghe (LF). Usando la soluzione e le tecniche NMR allo stato solido e altre tecniche biofisiche, abbiamo identificato le caratteristiche strutturali fondamentali che consentono agli oligomeri OB * tossici, a differenza di OA *, di perturbare le membrane biologiche e generare tossicità cellulare. Abbiamo quindi confrontato l'evoluzione nel tempo di sei distinte letture della disfunzione cellulare nelle cellule di neuroblastoma e nei neuroni primari, identificando le specie più tossiche e la scala temporale dei vari eventi nel processo di tossicità. SF e LF hanno indotto la stessa cascata di eventi tossici come OB *, ma lentamente a causa della loro capacità di rilasciare lentamente piccoli oligomeri vicino a OB *, che sono stati osservati per interagire e attraversare le membrane neuronali. Mostreremo infine la capacità di una piccola molecola chiamata squalamina, che è attualmente in uno studio clinico di fase II per curare la malattia di Parkinson, per inibire l'aggregazione della membrana della alfa-sinucleina e prevenire l'interazione OB * con le membrane biologiche.
29 maggio
Il seminario sarà tenuto dal Prof. Fabrizio Chiti, del Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche, Sezione di Scienze Biochimiche
Università degli Studi di Firenze, Firenze, presso l'aula A (edificio CU010) alle ore 13:00.