Gordon Craig la solitudine il futuro - note sulla ricerca teatrale contemporanea


Seminario di Ferruccio Marotti

15 novembre 2023, ore 14:30, Aula A, Ex Vetrerie Sciarra, via dei Volsci 122

L’autore, che è vissuto con Edward Gordon Craig a Vence per circa due anni e ha dato inizio con un libro pubblicato nel 1961 alla riflessione storico-critica su Craig nella seconda metà del Novecento, ripercorre l’avventura degli studi su uno dei padri fondatori della scena moderna, quando i documenti sulla sua attività erano segregati nella Biblioteca Nazionale di Parigi e in quella di Vienna per una disputa legale fra i due enti. Solo più tardi, dapprima Craig, poi i suoi figli Teddy Craig e David Lees, cominciarono a vendere alle università americane i diari, le lettere e i documenti restanti, il Teatro d’Arte di Mosca permise la pubblicazione dei materiali del proprio archivio, e successivamente furono pubblicate le lettere di Isadora Duncan a Craig e i diari di Harry Graf von Kessler. Ma sul finire degli anni Cinquanta fu il lavoro condotto dall’autore a Vence, riordinando e leggendo le carte personali di Craig, a svelare la chiaroveggente visionarietà di un artista solitario a cui si deve l’intuizione di pensare il teatro in termini nuovi, in una prospettiva aperta al futuro e al passato, più che al presente, di cui cominciamo a vedere gli esiti nella nuova era del
mondo digitale. L’autore individua quindi nel lavoro teatrale di Brook, di Strehler, di Zeffirelli, di Ronconi, di Grotowski e di Barba i riferimenti alle idee e alle visioni craighiane.

Ferruccio Marotti è Professore Emerito dell’Università Di Roma “La Sapienza”, dove, fin dal 1963, ha insegnato Storia del teatro, Drammaturgia, Istituzioni di regìa, Istituzioni di regìa digitale, ed è stato Ordinario di Discipline dello Spettacolo dal 1980 al 2010.
Dal 1972 al 1980 ha fatto parte dei Consigli nazionali del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ed ha insegnato Drammaturgia e Metodologia della critica dello spettacolo al DAMS dell’Università di Bologna.
Dal 1981 al 2010 ha fondato e diretto il Centro Teatro Ateneo dell’Università di Roma “La Sapienza” dove ha anche diretto dal 1970 al 1981 l’Istituto del Teatro e dello Spettacolo e dal 1987 al 1994 il Dipartimento di Musica e Spettacolo.
Fondamentali i suoi contributi alla rifondazione degli studi sulla storia del teatro italiano, sulle teoriche della regia del Novecento, sui teatri orientali e sull’antropologia teatrale, con testi fondamentali, tra cui Edward Gordon Craig (1961), La scena di Adolphe Appia (1963), Artaud, homme théatre (1964 per il Terzo Programma RAI), Amleto o dell’oxymoron: studi e note sull’estetica della scena moderna (1966), Il volto dell’invisibile: studi e ricerche sui teatri orientali (1984) La Commedia dell’arte e la società barocca: la professione del teatro (1991), volumi riediti più volte e tradotti in diverse lingue, che hanno cambiato analisi e metodologie di ricerca della storiografia di fine secolo.
Ha curato edizioni italiane dei testi di Appia e Craig, e l’edizione critica del trattato di Leone de’ Sommi Quattro dialoghi in materia di rappresentazioni sceniche, dell’unica raccolta esistente di scenari dei professionisti della Commedia dell’arte, Il teatro delle favole rappresentative di Flaminio Scala, e dei trattati e scritti dei comici dell’arte.
Accanto agli studi storici e teorici ha svolto un’intensa attività di film maker, come autore di ricerche audiovisive di antropologia teatrale, da Il Principe Costante, ricostruzione (1967 n. ed. 2005) a Bahrata Natyam (1973), Trance e dramma a Bali (1974), Storie dell’isola della luce (1980/82), Il Macbeth di Carmelo Bene (1983), Il Macbeth di Vittorio Gassman (1983), Il lavoro teatrale di Eduardo all’Università di Roma (1985), Perché andare a teatro (1984), Laboratorio audiovisivo sull’attore e il lavoro teatrale (1985), Arlecchino a casa del diavolo (1996), Ciascuno a suo modo di Luigi Pirandello: lezioni di regìa di Anatolij Vassil’ev (1996), Eduardo a tu per tu (1999), Eduardo racconta Eduardo (2000), Eduardo: teatro e magìa (2000/2), fino a Gianmaria Volonté, un attore contro (2005).
I circa tremila video da lui realizzati sono ora on line su Europeana, la European Digital Library. Dirige dal 1966 per le edizioni Bulzoni la collana Biblioteca Teatrale, che ha pubblicato circa 200 volumi, e dal 1971 la rivista Biblioteca Teatrale – quadrimestrale di studi e ricerche sullo spettacolo. La sua intesa attività di storico e ricercatore conferma le ragioni per le quali si considera Ferruccio Marotti uno dei maggiori esponenti della storiografia teatrale del Novecento e di questo primo ventennio del 21mo secolo.

Il seminario potrà essere seguito anche a distanza su Meet:
meet.google.com/ftd-yajv-anf

È possibile richiedere la visione del video della lezione tenuta da Ferruccio Marotti diviso in due parti

https://drive.google.com/drive/folders/0ALDP_MC4JCeJUk9PVA
https://drive.google.com/drive/folders/0ABPFf7YJX5YnUk9PVA

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