Offerta formativa anno accademico 2023/2024


Elenco dei corsi/attività primo anno

titolocrediti
6-10 febbraio 2023, Ciclo di 4 lezioni sugli strumenti della ricerca musicologica: fonti della ricerca, retorica della ricerca, presentazione della ricerca, "Il cantiere della ricerca". Seminari didattici del Curriculum Storia e Analisi delle Culture Musicali (12h) 3
7-8 febbraio 2023 Partecipazione al seminario annuale dei dottorandi di musicologia (8h) 2
dicembre 2022-giugno 2023: 9 seminari del ciclo “Back to the Classics vol. 3: un percorso tra i classici della storia e della teoria del cinema e dei media”, a cura di Valerio Coladonato, Damiano Garofalo, Andrea Minuz (20h) 5
febbraio-maggio 2023, 5 seminari di base all’interno del ciclo “Teatro performance danza. Storia visioni memoria ricerca. II edizione” (20h) 5
2 febbraio 2023 Workshop "Ecomedia. Industria e creatività tra videogiochi e realtà virtuale”, a cura di Anja Boato e Andrea Piano (8h) 2
settembre 2023: Workshop “Marketing & Cinema. Comunicazione e promozione dell’audiovisivo in Italia” a cura di Luana Fedele (8h) 2
Attività laboratoriale e di ricerca guidata 15

Eventuali maggiori informazioni per le voci sopra elencate

L'attività formativa si impernia su cicli di lezioni e sui seminari, tutti progettati e organizzati per il presente anno accademico e già in parte svolti in questa prima parte dell'anno. Va notato che il ritorno all'attività didattica in presenza ha consentito ovviamente una maggiore integrazione tra dottorandi e docenti, rendendo altresì possibile la creazione di seminari interni tra dottorandi e l'inizio di attività laboratoriali in presenza nelle sedi universitarie predisposte, come ad esempio i laboratori di analisi digitale del suono e dell'immagine in movimento. Nel corso dell'anno, come già nell’anno precedente, si prospetta di utilizzare, per le iniziative del dottorato in Musica e Teatro, uno spazio teatrale importante e storicamente prestigioso come quello Nuovo Teatro Ateneo.
Tutti le attività indicate sono organizzate dal dottorato e rivolte in primo luogo ai dottorandi (con il supporto finanziario del dottorato ove necessario). I seminari coinvolgono attivamente i dottorandi con relazioni scritte o preparazione preventiva.
Per quanto riguarda il I anno, pur se i dottorandi sono invitati a partecipare a tutte le attività organizzate dal dottorato, è prevista una didattica specifica che consiste soprattutto in una serie di lezioni e seminari dedicati a questioni di metodologia della ricerca, alla gestione pubblica della ricerca e alla conoscenza dei sistemi di finanziamento nazionali ed internazionali e al tema della valorizzazione dei risultati della ricerca, specialmente nelle riviste scientifiche specifiche al campo delle arti performative, sia nazionali che internazionali. Verrà intensificato anche il rapporto con le biblioteche universitarie che posseggono importanti risorse digitali sulle performing arts attraverso lezioni appositamente dedicate alle modalità di accesso di quelle risorse stesse.
Curriculum STUDI DI TEATRO, ARTI PERFORMATIVE, CINEMA E TECNOLOGIE PER LO SPETTACOLO DIGITALE
Il percorso formativo, strutturato in tre anni con specifiche attività previste per ogni anno di corso, si propone di coordinare una serie di attività di formazione e di ricerca variamente articolate che riguardano i settori di spettacolo digitale, teatro, danza, cinema e media. Il processo di allargamento delle conoscenze dei dottorandi è pensato in relazione ai saperi e agli studi più avanzati a livello nazionale e internazionale. La formazione dei dottorandi, pur nell'attenzione per la filologia, l'analisi dei concreti contesti storici spettacolari del passato, la storiografia, è concepita nel quadro della cultura, delle teorie e del pensiero contemporaneo, al fine di far convergere e interagire le conoscenze specifiche settoriali, storiche, tecniche e tecnologiche, con i nuovi saperi teorici generali e le nuove prospettive metodologiche. Infatti il collegio intende inscrivere le ricerche in un quadro di consapevolezza e di interpretazione non limitate ai settori scientifico-disciplinari ma allargate alle teorie e alle metodologie della ricerca. Proprio per garantire questo processo, il collegio ha stabilito nel primo anno per ogni dottorando uno studio approfondito di testi fondamentali della teoria e della storia, verificato attraverso un colloquio. Sempre al primo anno, il collegio predispone un ciclo di lezioni e seminari di docenti e specialisti italiani e stranieri, organizzato in funzione del percorso formativo, e articolato attraverso contributi significativi di personalità autorevoli nel campo della ricerca. I seminari sono organizzati a volte in collaborazione con istituzioni accademiche o culturali romane (per esempio il curriculum cinema del dottorato del Dipartimento di Comunicazione e spettacolo dell'Università di Roma Tre). L'attività del dottorato prevede sedute generali di esposizione e di discussione sui progetti e sugli sviluppi della ricerca dei dottorandi in cui i membri del collegio sono impegnati a verificare l'avanzamento del lavoro e in particolare le prospettive metodologiche attivate. Per il settore Teatro, lezioni, conferenze e cicli di seminari offrono approfondimenti di metodologie e di strumenti di indagine teatrologica, delineando aspetti significativi delle correlazioni tra teorie e pratiche sceniche e valorizzando l'analisi di temi e problemi relativi alla recitazione, alla regia, alle tecniche del corpo nel teatro e nella danza, alle drammaturgie, alla scrittura e notazione coreografica, ai principi compositivi e alle modalità di organizzazione e trasmissione dei saperi. Le conferenze del settore cinema privilegiano gli aspetti teorici e metodologici, illustrando alcune linee significative della ricerca nazionale e internazionale, dal nodo cinema/filosofia, alla lettura iconologica dei testi filmici, dalle questioni di teoria del tempo filmico, alle ricerche sul corpo del film e l'emozione, sino alla questione della modernità filmica. Le lezioni dottorali dedicate al digitale - in accordo con i percorsi di ricerca di Tecnologie digitali per lo spettacolo - disegnano una traiettoria di indagine articolata che riguarda: a) la drammaturgia dello spazio immateriale, disegnato dalle tecnologie digitali, come l'animazione 3D, la cosiddetta realtà aumentata, la telecontiguità ; b) lo studio della vocalità e l'esplorazione della dimensione sonora; c) le relazioni fra performance studies e antropologia della performance.
Oltre all'attività didattica di cui sopra, i dottorandi ricevono 15 crediti all'anno per attività di assistenza alla didattica e alla formazione, per attività di laboratorio teatrale e di laboratorio digitale audiovideo, per attività di ricerca guidata.
Curriculum STORIA E ANALISI DELLE CULTURE MUSICALI
Il piano formativo del I anno è pensato per allargare e approfondire le conoscenze dei dottorandi in tutti i campi della ricerca intellettuale sulla musica, specialmente a livello internazionale. Suoi strumenti fondamentali sono i cicli di lezioni e i seminari didattici tenuti dai membri del collegio docenti oppure da altri musicologi ed etnomusicologi, sia italiani che stranieri. Privilegiata è la dimensione metodologica, che il collegio docenti ritiene fondamentale per lo sviluppo di ricerche strutturate con metodi avanzati e adatti all'oggetto della ricerca stessa. Tale tipo di formazione è ritenuta importante soprattutto nel I anno, all'inizio del percorso di ricerca. Dal momento che il concorso di ammissione seleziona candidati che hanno già ricevuto un indirizzo metodologico nel seno dei percorsi di laurea magistrale o equivalenti (la Laurea magistrale in Musicologia della Sapienza, per esempio, contempla dodici crediti obbligatori di Fondamenti della ricerca musicologica ed etnomusicologica), i corsi di dottorato in questo ambito si configurano come ulteriore approfondimento. Lezioni, seminari e convegni rivolti ai dottorandi del I anno hanno un carattere introduttivo alle grandi questioni della ricerca in campo musicologico. I dottorandi sono inoltre tenuti a partecipare ai Colloquia di musicologia (6 seminari) e ai Seminari internazionali di etnomusicologia (4 seminari) organizzati dal Dipartimento di Lettere e Culture Moderne.
Oltre all'attività didattica di cui sopra, i dottorandi ricevono 15 crediti all'anno per attività di ricerca guidata.



Modalità di scelta del soggetto della tesi

Curriculum STORIA E ANALISI DELLE CULTURE MUSICALI
Ogni dottorando presenta una proposta di tesi scritta piuttosto articolata (almeno una quindicina di cartelle), con una bibliografia iniziale. Il collegio dei docenti esamina e discute tali proposte, accetta e/o propone modifiche, e assegna un tutor e un co-tutor.

Curriculum STUDI DI TEATRO, ARTI PERFORMATIVE, CINEMA E TECNOLOGIE PER LO SPETTACOLO DIGITALE
Il progetto di tesi viene discusso con il tutor e con il collegio e deve presentare un'adeguata conoscenza del campo d'indagine, una precisa riflessione sulle metodiche utilizzate, una consapevolezza del quadro teorico dell'attività interpretativa ed una conoscenza della bibliografia di riferimento, adeguatamente allargata. Lo sviluppo della ricerca è costantemente valutata dal tutor e verificata dal collegio in incontri periodici con esposizioni e discussioni. Un seminario metodologico specificatamente correlato con le attività di ricerca in atto dei singoli dottorandi è organizzato annualmente.


Modalità delle verifiche per l'ammissione all'anno successivo

Curriculum STORIA E ANALISI DELLE CULTURE MUSICALI
Ogni dottorando deve presentare entro la fine di settembre non meno di 30 pagine della tesi di dottorato, costituite da un'esame della questione e dalla discussione della bibliografia esistente, concordata con tutor e co-tutor. Questo documento viene esaminato dal collegio e in particolare da un "terzo lettore" membro del collegio, che poi lo discute con il dottorando nel corso del mese di ottobre.

Curriculum STUDI DI TEATRO, ARTI PERFORMATIVE, CINEMA E TECNOLOGIE PER LO SPETTACOLO DIGITALE
Superamento del colloquio su testi teorici fondamentali. Presentazione di un primo progetto di tesi elaborato in modo sintetico ma già articolato e con adeguati riferimenti bibliografici. Partecipazione alle attività formative (corsi e seminari). Approvazione del progetto da parte del Tutor e del Collegio.



Elenco dei corsi/attività secondo anno

titolocrediti
Ricerca guidata e attività laboratoriale 15
2 febbraio 2023: Workshop "Ecomedia. Industria e creatività tra videogiochi e realtà virtuale”, a cura di Anja Boato e Andrea Piano (8h) 2
16-18 Maggio 2023, Ciclo di seminari musicologici organizzati dai colleghi dell'Università di Palermo "Nuove prospettive della ricerca musicologica"(18h) 5
7-8 febbraio 2023, partecipazione con intervento al seminario dei dottorandi di musicologia (8h) 2
4 lezioni e 2 workshop all’interno del ciclo “Teatro performance danza. Storia visioni memoria ricerca. II edizione” (15 h) 4
2 Lectio - magistralis di docenti stranieri sul teatro di figura e sulla pantomima 1
settembre 2023: Workshop “Marketing & Cinema. Comunicazione e promozione dell’audiovisivo in Italia” a cura di Luana Fedele (8h) 2
Seminario a cura dei dottorandi di teatro, danza, performance su “Problemi metodologici: storia e teoria nella ricerca per le discipline dello spettacolo dal vivo (4 h) 1
Relazione da presentare alla Giornata finale di studi dedicata ai Dottorandi di Spettacolo in base al progetto di ricerca 1

Eventuali maggiori informazioni per le voci sopra elencate

L'attività formativa si impernia su cicli di lezioni e seminari. Tutti le attività didattiche coinvolgono attivamente i dottorandi con relazioni scritte o preparazione preventiva.
Per quanto riguarda il II anno, pur se i dottorandi sono invitati a partecipare a tutte le attività organizzate dal dottorato, è prevista una didattica specifica che consiste soprattutto in una serie di incontri seminariali di approfondimento di temi relativi alle ricerche dei dottorandi.
Oltre a questo, nell’ottica di incoraggiare i dottorandi a misurarsi con le proprie comunità scientifiche di riferimento, nel secondo anno sono previsti giornate seminariali sia per musica che per spettacolo in cui sono i dottorandi stessi (del secondo e terzo anno) a tenere relazioni relative alla loro ricerca di fronte ai colleghi e ai docenti del dottorato.


Modalità di preparazione della tesi

Curriculum STORIA E ANALISI DELLE CULTURE MUSICALI
ll piano formativo per il secondo anno di corso prevede:
- Novembre-giugno: attività didattica del dottorato.
- Settembre-ottobre: Entro la fine di settembre i dottorandi presentano al collegio docenti una breve relazione scritta sull'avanzamento della ricerca (ca. 2-3 pagine), un indice provvisorio e un capitolo della tesi (non necessariamente il primo) della lunghezza di non meno di ca. 25-30 pagine, contenente materiale diverso dalla relazione presentata per il passaggio al secondo anno.

Curriculum STUDI DI TEATRO, ARTI PERFORMATIVE, CINEMA E TECNOLOGIE PER LO SPETTACOLO DIGITALE
Il progetto di tesi è discusso con il tutor e con il collegio e deve presentare un'adeguata conoscenza del campo d'indagine, una precisa riflessione sulle metodiche utilizzate, una consapevolezza del quadro teorico dell'attività interpretativa ed una conoscenza della bibliografia di riferimento, adeguatamente allargata. Lo sviluppo della ricerca è costantemente valutato dal tutor e verificata dal collegio in incontri periodici con esposizioni e discussioni.


Modalità delle verifiche per l'ammissione all'anno successivo

Curriculum STORIA E ANALISI DELLE CULTURE MUSICALI
Nel corso del mese di ottobre il collegio docenti si riunisce e valuta i materiali presentati nel contesto del passaggio al terzo anno di corso, sulla base di pareri motivati sull'avanzamento dei lavori e sul livello dei materiali del tutor, del co-tutor, e di un terzo lettore membro del collegio scelto dal coordinatore dietro consultazione con tutor e co-tutor. I dottorandi partecipano a una riunione con il collegio in cui discutono i materiali presentati e l'avanzamento delle ricerche.

Curriculum STUDI DI TEATRO, ARTI PERFORMATIVE, CINEMA E TECNOLOGIE PER LO SPETTACOLO DIGITALE
Presentazione di una parte di tesi già elaborata (almeno 2 capitoli). Partecipazione alle attività formativa (seminari e corsi). Approvazione della ricerca da parte del tutor e del collegio.



Elenco dei corsi/attività terzo anno

titolocrediti
Ricerca guidata e attività laboratoriali 10
Attività di ricerca per redazione della tesi 15
13-16 Giugno 2023, seminari didattici in Storia e analisi delle culture musicali (16h) 4
7-8 febbraio 2023, partecipazione con intervento al seminario dei dottorandi di musicologia (8h) 2
9 marzo 2023, Lectio magistralis di Raimondo Guarino su Palucca, Rudolph, Kandinskij. Confluenze, immagini e momenti 1
maggio 2023, Lectio magistralis di Fausto Malcovati, Università statale di Milano 1
12 dicembre 2022, Seminario con l'artista, performer, regista e ricercatore Marco Donnarumma, "Discipline ibride: la politica dei corpi e delle macchine dal palco alla strada" 1
7 marzo 2023: Francesco Casetti (Yale University) rilegge Jean Epstein, "Le cinématographe vu de l'Etna" (1926) 1
maggio 2023, relazione da presentare alla Giornata finale di studi dedicata ai dottorandi di spettacolo sulla propria ricerca dottorale 1

Eventuali maggiori informazioni per le voci sopra elencate

Nel corso del terzo anno ai dottorandi è richiesto soprattutto di concentrarsi sulla stesura della tesi in stretto rapporto con i propri tutor e co-tutor con scadenze periodiche fissate di anno in anno. L'attività formativa loro richiesta è dunque minore rispetto a quella degli anni precedenti. Ad ogni modo, ai dottorandi del terzo anno viene richiesto di seguire alcune attività didattiche (lezioni, seminari) e soprattutto di tenere delle relazioni pubbliche riguardo alla loro ricerca dinanzi al Collegio docenti del dottorato e ai colleghi. Tuttavia, l'attività seminariale specificamente loro dedicata è ridotta proprio al fine di consentire loro di dedicarsi alla fase di scrittura.

Modalità di ammissione all'esame finale

Curriculum STORIA E ANALISI DELLE CULTURE MUSICALI
Oltre a seguire le altre attività didattiche del dottorato, entro la fine di maggio i dottorandi in uscita presentano al collegio l'indice, la bibliografia e due capitoli della tesi. Il terzo lettore che ha valutato il loro passaggio al terzo anno presenta una relazione al collegio sull'avanzamento e il livello del lavoro, che sono poi discussi in un incontro del collegio docenti con i dottorandi che si svolge nel corso del mese di giugno. Per l'ammissione all'esame finale che avverrà entro il mese di ottobre si richiede un parere esplicito di tutor e co-tutor prima di inoltrare la tesi ai valutatori esterni.
Nel febbraio dell'anno successivo, nello stesso periodo di svolgimento dell'esame finale i dottorandi partecipano a un seminario in cui presentano al collegio docenti una parte della ricerca in corso o appena conclusa nella forma di una relazione di ca. 20 minuti, come se fossero a un convegno scientifico. L'argomento della relazione deve essere diverso da quello della relazione presentata al seminario dell'anno precedente.

Curriculum STUDI DI TEATRO, ARTI PERFORMATIVE, CINEMA E TECNOLOGIE PER LO SPETTACOLO DIGITALE
Entro la fine di maggio i dottorandi presentano al collegio l'indice, la bibliografia e due capitoli della tesi, che sono poi discussi in un incontro del collegio docenti con i dottorandi che si svolge nel corso del mese di giugno. Per l'ammissione all'esame finale è necessario il parere esplicito del co-tutor oltre alla relazione del tutor.


Modalità di svolgimento dell'esame finale

Le modalità di svolgimento dell'esame finale sono ormai standardizzate per tutti i dottorati. Musica e Spettacolo individua due valutatori specifici per ogni tesi, esperti del tema. La loro relazione viene inviata ai tre componenti della commissione d'esame, che per ovvie ragioni non possono essere esperti in tutte le sotto-discipline coperte dal dottorato, e che quindi troveranno utili i pareri dei valutatori, che invece lo sono. L'orientamento attuale è quello di selezionare una commissione finale che comprenda un docente del settore L-ART/05, uno di L-ART/06, e uno di L-ART/07 o L-ART/08, tutti sempre esterni a Sapienza.

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