Seminari dottorali della sezione Storia e analisi delle culture musicali - 26-28/09/2023


14/09/2023

Programma lezioni e laboratori didattici del Dottorato in Musica e Spettacolo Curriculum in Storia e analisi delle culture musicali
26-28 settembre 2023, Aula "Pirrotta" di Storia della Musica

Martedì 26 settembre, ore 10.00 (Aula Pirrotta)
Giuliano Danieli (Università di Roma “
La Sapienza”)
Casta Diva di Carmine Gallone e i film biografico-musicali italiani, 1935-1954: Pastiche, Emozioni e Memoria storico-culturale

La mia lezione analizza comparativamente Casta diva di Carmine Gallone (1935) e i film biograficomusicali prodotti in Italia fra gli anni '40 e '50 evidenziando le diverse strategie drammaturgiche, narrative, temporali e visive adottate in questi film, e il ruolo giocato dalla musica (pre-esistente e non) nelle loro colonne sonore. Mi domando se queste caratteristiche assunsero una configurazione specifica in Casta diva, tale da giustificare il successo e l'importanza particolare che questo film ebbe nel panorama culturale e cinematografico italiano – in particolare il remake del '54 nel contesto del dopoguerra. Utile ai fini della mia analisi la categoria estetica del "pastiche", intorno alla quale si è sviluppato, negli ultimi anni, un dibattito intenso. In particolare riprendo la teoria elaborata da Richard Dyer, che individua nel pastiche cinematografico un mezzo per costruire legami fra emozioni e memoria storico-culturale. Applicando quest'idea alla mia analisi di Casta diva, discuto l'ipotesi che l'estetica e la drammaturgia del biopic di Gallone (in particolare il remake del '54) – che nel riprendere topoi drammatico-musicali derivanti dal mondo dell'opera si configura effettivamente come un pastiche fra opera e film – possano aver incoraggiato negli spettatori del tempo un legame affettivo particolarmente forte e proficuo con il passato culturale italiano (soprattutto ottocentesco), in un momento di crisi e ricostruzione dell'identità nazionale quale fu l'immediato dopoguerra.

Mercoledì 27 settembre, ore 10.00 (Aula Pirrotta)
Alessandro Maras (Università di Roma “La Sapienza”)
Geografie musicali nel regno di Pio IX

Dal punto di vista musicale, la longeva monarchia dell'ultimo papa-re, invero poco interessato a questioni artistiche, è stata caratterizzata non solo da quella regolamentazione censoria sulla quale molto è stato scritto, ma anche dalla confluenza e influenza di diverse culture musicali. Le decennali occupazioni straniere (francese a Roma e austriaca nelle Legazioni), la difficoltosa penetrazione della musica internazionale sia colta sia d'intrattenimento, la canzone popolare e politica, l'assenza di un vero e proprio sistema produttivo ed educativo musicale, o infine la secolare multiculturalità capitolina sono solo alcuni degli elementi che hanno contraddistinto la musica dello Stato Pontificio nel secondo Ottocento all'interno del contesto europeo.

Giovedì 28 settembre, ore 10.00 (Aula Pirrotta)
Elisa Novara (Università di Roma “La Sapienza”)
Tra sketch studies e critica genetica: nuove tendenze della filologia beethoveniana

Il seminario si divide in due parti e presenta (1) un profilo storico degli studi sul processo compositivo, con un focus sull'evoluzione delle diverse tendenze della filologia beethoveniana; nella
seconda parte (2) ci soffermeremo su uno degli argomenti più attuali del dibattito musicologico: Beethoven come arrangiatore di sé stesso, a partire dalla genesi compositiva del suo arrangiamento della Grosse Fuge op. 133/134.

Programma seminari autogestiti dei dottorandi
26 – 28 settembre 2023

Martedì 26 settembre, ore 15.00
Discorsi e immaginari della musica new wave tra Jugoslavia e Italia negli anni Ottanta
intervento a cura di Marica Coppola, Daniele Peraro, Emina Smailbegovic

Sul finire degli anni Settanta del Novecento, a partire dall’Inghilterra una nuova corrente musicale riconosciuta con il termine new wave si è sviluppata dalle ceneri della subcultura punk,
distinguendosi da quest’ultima per un nuovo spirito di sperimentazione e ricerca. Parallelamente, il contesto sociale, politico ed economico degli anni Ottanta fu soggetto ai significativi mutamenti dei precedenti equilibri internazionali, che si concretizzarono nella simbolica caduta del muro di Berlino. In questo scenario, la new wave divenne mezzo di espressione di immaginari collettivi che mutarono in base ai luoghi in cui si diffuse. L’intervento mira ad esaminare alcune realtà musicali tratte daquesto contesto ed emerse contemporaneamente in Jugoslavia e Italia. Mentre nelle repubbliche della Jugoslavia (Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Slovenia, Macedonia) la new wave ha avuto differenti ripercussioni politiche, lo scenario di alcune città italiane (Bologna, Firenze) è stato influenzato da quello che gli storici hanno definito non senza alcune criticità “riflusso”. L’obiettivo del nostro intervento è quello di trovare relazioni sia tra i contesti provinciali che nazionali, non tralasciando gli immaginari che il genere new wave ha fatto emergere in Europa.

Mercoledì 27 settembre, ore 15.00
La ricerca musicologica ed etnomusicologica nella contemporaneità. Il web tra vantaggi e criticità
discussione a cura di Sara Antonini, Giuseppe Migliore, Alessandro Susca, Emanuele Tumminello

Nel corso di questo intervento si affronteranno alcuni temi legati all’interazione tra la ricerca in ambito musicologico ed etnomusicologico e il web. In particolare, si intende analizzare alcune
tendenze della ricerca contemporanea focalizzandosi sull’utilizzo del web come strumento e talvolta oggetto di indagine. Partendo da una panoramica sulle metodologie più diffuse della ricerca sul web, si procederà ad approfondire alcuni temi attraverso la discussione di casi-tipo, problematici e talvolta irrisolti. L’obiettivo è di stimolare un dibattito – auspicabilmente proficuo – su questioni legate al reperimento di fonti bibliografiche o sitografiche, all’utilizzo dei social network, alla digital ethnography e agli strumenti a sostegno della ricerca/didattica. Nello specifico, si analizzeranno: l’interazione tra serendipità e metodologie di ricerca web, con riferimento alla potenziale aleatorietà di alcune informazioni desumibili dal web ed evidenziando la necessità di maggiore sistematicità nell’utilizzo delle risorse digitali; il quadro normativo che regola la raccolta, l’utilizzo e la diffusione di materiali audiovisivi che ritraggono informatori ed esecutori, con cenni ad alcune esperienze sul campo; la legislazione italiana che norma la documentazione e la divulgazione di beni culturali in proprietà dello Stato, mettendo a confronto quadri normativi e prassi a livello internazionale; i problemi e le possibili opportunità che presenta, per il ricercatore sul campo, l'interferenza del web nell’ambito di tradizioni musicali vive.

Giovedì 28 settembre
Ore 15.00:
Intelligenza artificiale: nuove risorse e sfide per la musicologia
intervento a cura di Roberto Ribuoli

Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha modificato in grado crescente non solo le prassi di ricerca ma anche il quotidiano, stimolando una discussione a riguardo sempre più accesa, con previsioni a tratti mistificate sui suoi poteri e pericoli nel prossimo futuro. In questo contesto, le soluzioni AI per la creazione e l’analisi musicale (composizione assistita, conversione audio>midi, produzione di tracce audio a partire di indicazioni verbali) non hanno avuto gli sviluppi sorprendenti del mondo video e fotografico, suggerendo una maggiore complessità del fenomeno musicale, la cui descrizione si configura come sfida musicologica e non solo tecnica. L’intervento mira a presentare le soluzioni AI oggi disponibili per la ricerca musicale in riferimento al tipo di tecnologia impiegato (Neural Networks, Transformers, Large Language Models) e ai loro scenari di utilizzo, aprendo un dibattito partecipato sul tema.

Ore 16.00:
Transkribus per la ricerca e l’analisi dei documenti
Workshop pratico di Sara Mansutti

Transkribus è una piattaforma basata sull’Intelligenza Artificiale per il riconoscimento, la trascrizione e la ricerca di documenti storici. Il software è in grado di analizzare un'ampia varietà di impaginazioni e di trascrivere automaticamente testi manoscritti e stampati, permettendo all’utente di allenare modelli personalizzati per casi specifici. Il workshop prevede una breve introduzione al funzionamento dell’Handwritten Text Recognition, ai suoi casi di impiego e al suo coinvolgimento nell’esame di documenti non analizzabili direttamente dal singolo studioso. La piattaforma verrà presentata attraverso concreti scenari d’utilizzo, dalla trascrizione di corpora estesi alla ricerca di annotazioni in database, dalla collazione di varianti su larga scala al supporto nella realizzazione di edizioni digitali, fornendo ai partecipanti gli strumenti per utilizzare il sistema a beneficio della propria ricerca.


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