Deciferando i peptidi antimicrobici per il trattamento delle infezioni da Pseudomonas: studi sull'efficacia e approcci di nanotecnologia per la loro veicolazione - Prof.ssa Maria Luisa Mangoni


Pseudomonas aeruginosa è tra gli agenti patogeni resistenti agli antibiotici correnti e per i quali sono necessari nuovi farmaci. Causa una varietà di infezioni compresa la polmonite, soprattutto in pazienti con fibrosi cistica, e la cheratite nei portatori di lenti a contatto. Abbiamo scoperto che il peptide antimicrobico (AMP) Esc(1-21) uccide rapidamente questo batterio limitando l'induzione di resistenza. Inoltre, abbiamo osservato come due sole sostituzioni amminoacidiche siano in grado di rendere tale peptide meno citotossico, più stabile e con una migliore efficacia in vivo in un modello murino di polmonite o cheratite indotta da Pseudomonas. Uno dei problemi per lo sviluppo degli AMP come nuovi agenti terapeutici è la loro veicolazione al sito d’infezione. Tuttavia abbiamo scoperto come nanoparticelle polimeriche di acido poli(lattico-co-glicolico) rappresentino un promettente sistema di veicolazione dei peptidi a livello polmonare. Abbiamo anche osservato come la coniugazione dei peptidi a lenti a contatto sia una strategia efficace per ottenere un dispositivo medico ad attività antimicrobica. Infine, abbiamo mostrato come la coniugazione di Esc (1-21) a nanoparticelle d'oro aumenti in modo significativo la sua attività microbicida senza effetti dannosi sulle cellule di mammifero.

12 aprile

Il seminario sarà tenuto dalla Prof.ssa Maria Luisa Mangoni del Dipartimento di Scienze Biochimiche, Sapienza Università di Roma, Roma, presso l'aula C (edificio CU010) alle ore 12:00.

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