Relazione annuale

Relazione annuale 2021.
I dottorandi selezionati al concorso di ammissione al 36° ciclo hanno presentato il 14 dicembre 2020 il loro progetto di ricerca al collegio dei docenti del dottorato, che, dopo averlo discusso, ha assegnato a ciascuno di loro due tutor, uno interno e uno esterno al collegio. Con il mese di febbraio hanno iniziato a partecipare alle attività didattiche e seminariali.
I Anno
Per le limitazioni dovute alla situazione sanitaria, le lezioni si sono svolte regolarmente in modalità a distanza, sulla piattaforma Google Meet. Le attività didattiche previste per le dottorande e per i dottorandi del 36° ciclo si sono contraddistinte per un profilo marcatamente metodologico, volto a portare i dottorandi a confrontarsi con l’interdisciplinarietà che caratterizza il profilo disciplinare e scientifico del dottorato SAR. Questa prospettiva ha caratterizzato il seminario interdisciplinare, cui tutti i dottorandi sono stati chiamati a partecipare, dedicato quest’anno al tema “La norma e l’eccezione”. Inaugurato il 1 marzo da una lectio di Jacques Galinier (CNRS, Paris) dedicata alla etnoteoria dell’imprevisto nell’esperienza degli Otomì del Messico orientale, il ciclo seminariale si è articolato il 21 incontri a cadenza settimanale. Storiche e storici dell’età medievale, moderna e contemporanea, delle religioni e antropologi attraverso una varietà di casi di studio ed esperienze di ricerca hanno mostrato a dottorande e dottorandi l’articolazione metodologica ed epistemologica che contraddistingue gli studi storici e demo-antropologici. Nel mese di febbraio i dottorandi hanno partecipato alle otto lezioni del seminario sui metodi e gli strumenti informatici per la ricerca. Nello stesso periodo hanno partecipato ai cicli seminariali organizzati da ciascuno dei cinque curricula in cui è organizzato il dottorato, spesso con il loro diretto coinvolgimento, scientifico ed organizzativo. Il curriculum di storia medievale ha dedicato i ciclo di quattro incontri del seminario curriculare a “Roma e il medioevo. Politica, società, economia” (marzo-maggio); seguito poi dal simposio “Incontri italo-tedesco fra dottorande e dottori di ricerca in storia medievale Roma-Wüppertal” (11 marzo) e ha visto anche l’organizzazione del seminario “L’Apprendistato dello storico”, dedicato a “Disobbedire nel medioevo. Tensioni, repressioni, pacificazioni” (11-15 gennaio). Il curriculum di storia delle religioni ha dedicato il seminario curriculare a un ciclo di sei lezioni concernenti temi e volumi di storia delle religioni (febbraio-giugno). Il curriculum di storia moderna e contemporanea ha dedicato il seminario curriculare ad un ciclo di sette lectures dedicate a “Identità in età moderna e contemporanea” (marzo-maggio). Il curriculum di discipline demoetnoantropologiche ha dedicato il proprio seminario curriculare al tema “Apocalissi e utopie”, con un ciclo di 21 incontri, inaugurato il 15 febbraio, all’interno del quale una serie di incontri è stata dedicata al radicalismo.
Il primo anno del Dottorato è stato dedicato alla messa a punto del profilo metodologico ed epistemologico della ricerca e al confronto con la letteratura sul tema della ricerca. A questo scopo, le dottorande e i dottorandi hanno affiancato all’attività didattica, l’avvio della ricerca sul campo e nelle istituzioni di ricerca e archivistiche italiane e talvolta straniere, dove le condizioni sanitarie lo hanno reso possibile: Claudia Bischetti (Archivio Storico Capitolino, Archivio di Stato di Firenze, Archivio di Stato di Roma) Martina Denni (Archivio Colonna Biblioteca Apostolica Vaticana, Marco Maimone (l'Archivio di Stato di Milano Stefano Latino l'Archivio di Stato, Isec - Istituto di storia dell'età contemporanea Sesto San Giovanni, Archivio parrocchiale di Santo Stefano, Archivio comunale di Sesto San Giovanni; Erika Silvestri (Mahn und Gedenkstätte Ravensbrück; Brandenburg an der Havel Documentation Centre Hartheim; Bundesarchiv, Arolsen Archive – International Center on Nazi Persecution; WGA Database – Landesarchiv Berlin); Giulia Cantisani (Partecipazione al gruppo di ricerca internazionale (GDRI) - Laboratoire d'ethnologie et de sociologie comparative - LESC (CNRS/Université Paris Nanterre) - "Archéologie des Amériques" - ArchAm (CNRS/Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne); Naima Quintiliani (Archivio fotografico dell’ICCD, Archivio storico dei Comboniani, Roma).
Il primo anno di ricerca si è concentrato nella definizione dell’oggetto della ricerca, nel confronto critico con la letteratura sul tema e nella prima definizione di un piano ragionato e critico del lavoro. Questi elementi sono stati oggetto poi di un testo, sottoposto alla valutazione dei due tutor e in seguito al collegio dei docenti per la valutazione del passaggio al secondo anno. Inoltre, nel settembre 2021 tutte le dottorande e tutti i dottorandi del primo anno hanno partecipato al Seminario dottorandi 2021, nel quale hanno avuto l’occasione di presentare e discutere la propria ricerca in pubblico, a partire da un testo scritto preventivamente fatto circolare tra tutti, discusso nel merito da un discussant da loro espressamente scelto. In quest'anno accademico, relativamente al primo anno, sono state definiti i seguenti accordi di cotutela interna: Giulia Cantisani (EHESS, Paris), Niccolò Brandodoro (EHESS, Paris).
Tutte le dottorande e i dottorandi del primo anno sono stati ammessi al secondo anno di dottorato.
II ANNO
Il secondo anno del Dottorato è dedicato essenzialmente alla ricerca, con la raccolta e l’elaborazione del materiale su cui sarà elaborata la tesi. A questo scopo la frequenza obbligatoria è limitata alla partecipazione al seminario dottorandi, mentre la frequenza ai corsi e ai seminari istituzionali è facoltativa. La maggior parte dei CFU è destinata pertanto alle indagini e alla raccolta dei materiali originali, con scadenza quadrimestrale per la verifica da parte dei tutor. Nell’ottica di un affinamento della sensibilità metodologica ed epistemologica, dottorande e dottorandi hanno partecipato all’organizzazione di incontri e attività seminariali e scientifiche, spesso con un coinvolgimento organizzativo e scientifico in prima persona, come nel caso de “L’Apprendistato dello storico: Disobbedire nel medioevo. Tensioni, repressioni, pacificazioni” (11-15 gennaio) e nel caso del “Laboratorio dottorandi”, progettato e organizzato dalle dottorande e dai dottorandi che hanno previsto sette incontri di riflessione su volumi e classici proposti e discussi dai dottorandi stessi.
Il secondo anno si è concentrato nella ricerca sul campo e nella ricerca delle fonti e dei materiali della ricerca, con una prima messa a punto del lavoro di ricerca che ha condotto alla elaborazione di un capitolo della tesi. La partecipazione obbligatoria al seminario dottorandi 2021 ha permesso a ciascuno dei dottorandi e delle dottorande del II anno di presentare e discutere in pubblico questo capitolo, a partire da un intervento critico di un discussant da loro espressamente scelto.
Le dottorande e i dottorandi hanno affiancato all’attività didattica l’avvio della ricerca sul campo e nelle istituzioni di ricerca e archivistiche italiane e talvolta straniere, dove le condizioni sanitarie lo hanno reso possibile: Alexa Bianchini (Archivio della Curia Generalizia dei frati Minori, Archivio Storico Capitolino, Biblioteca Apostolica Vaticana, Archivio di Stato di Roma); Antonino Campagna (Archivio di Stato di Roma; Archivio Apostolico Vaticano; Archivio Storico de Propaganda Fide; Archivio gentilizio Caetani di Sermoneta); Francesca Vera Romano (Archivio per la Congregazione della Dottrina della fede, Archivio Vescovile di Melfi, Archivio Apostolico Vaticano, Archivio Vescovile di Manfredonia, sezione di Vieste, Archivio di Stato di Alessandria); Manuele Gianfrancesco (Archivio storico del "Liceo Alfieri" di Torino, Biblioteca "Luigi De Gregori" del Ministero dell'Istruzione, Archivio Centrale dello Stato, Archivio di Stato di Roma Museo storico della didattica Mauro Laeng di Roma, Archivio Storico del Comune di Lanciano; Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, Archivio storico Comunità Ebraica di Roma); Michela Buonvino (Casablanca, Sefrou, Fès, Rabat). Le schede di rendicontazione segnalano come diversi dottorandi hanno partecipato in qualità di relatori a convegni e incontri internazionali, Antonio Campagna (EUI, Fiesole; El Museo Canario" in Las Palmas de Gran Canaria; Centro Stern di Potsdam); Francesco Oliva (ISEM, Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea, Summer school di Storia Urbana, Aix-En-Provence); Gianmarco Cerreti (Diplome Universitaire Hisaar, Università di Strasburgo); Giulia Leonardi (Konstanz Universität). Queste attività hanno trovato anche un riscontro nelle pubblicazioni che per molti di essi si sono concretizzate già a partire dal primo anno. In relazione ai dottorandi del primo anno sono state finalizzate le cotutele interne con Instituto Universitario de Lisboa (Francesco Oliva), Heidelberg Universität (Gianmarco Cerruti) e quelle esterne richieste dalle Universidad de Cantabria (Maria Madrazo), Université de Strasbourg (Giulia Leonardi), Universidade de São Paulo (André Luiz Marcondes Pelegrinelli), Universidad de Granada (Antonio Vertunni);Tecnische Universität Berlin (Erika Silvestri)..
Tutte le dottorande e i dottorandi del secondo anno sono stati ammessi senza riserve al terzo anno di dottorato.
III ANNO:
ll terzo anno è dedicato alle ultime fasi della ricerca e alla stesura dell’elaborato finale, sicché la frequenza ai corsi e ai seminari istituzionali è facoltativa e limitata agli studenti che si trovano in sede. Tra le attività didattiche previste per i dottorandi in sede vi è stata la partecipazione al Laboratorio Dottorandi, un ciclo di sei incontri progettati e organizzati dai dottorandi stessi per discutere pubblicazioni nuove e classici della ricerca. La maggior parte dei CFU è destinata a ultimare le indagini e alla scrittura della tesi, sottoposta a verifiche quadrimestrali da parte dei tutor e infine dell’intero collegio dei docenti.
Accanto all’attività di stesura della tesi, dove la situazione sanitaria lo ha permesso, le dottorande e i dottorandi hanno compiuto soggiorni di ricerca in Italia e all’estero presso istituzioni rilevanti di ricerca e per la ricerca sul campo, per integrare e completare il lavoro di ricerca documentaria: Davide Del Gusto (Archivio dell’Abbazia di Montecassino Archivio di Stato di Roma); Daniele Argenio (Biblioteca Nazionale Marciana, Archivio di Stato di Venezia) ; Fabrizio Biferali (Archivio Apostolico Vaticano, Biblioteca Marciana) Alessandro Barile (Fondazione Istituto Gramsci di Roma, Archivio di Stato di Firenze); Piergiorgio Bruno (Sciences-Po, Paris; Bodleian Library di Oxford Margaret Thatcher Archive, Churchill College di Cambridge Fondation Jean Jaurès Parigi, National Archives) Giacomo Mazzei (Archivio Storico del Senato, Fondazione Giulio Pastor); Daniele Minisini (Universidad Complutense, del CSIC di Madrid e dell'Universidad San Damaso); Cecilia Draicchio (Western Region del Ghana) Francesco Lattanzi (Isole della Società (Polinesia francese, Isole Marchesi). Come indicato dalle schede di rendicontazione, diversi dottorandi hanno partecipato in qualità di relatori a convegni e incontri internazionali. Tali attività hanno trovato anche un significativo riscontro nelle pubblicazioni, come indicato dalle schede di rendicontazione. Alcuni studenti si sono distinti per riconoscimenti e borse di studio rilevanti; Daniele Minisini, borsa Fullbright presso Yale Divinity School; Anna Giulia Macchiarelli (Borsa di collaborazione alla ricerca Senior.
Tutte le dottorande e i dottorandi del terzo anno che ne hanno fatto richiesta hanno ricevuto la proroga per le difficoltà create dalla situazione sanitaria. Tutti i dottorandi del XXXIV ciclo hanno fatto richiesta dei 2 mesi di proroga previsti dal DPCM di maggio 2020 e dei successivi 3 mesi previsti sempre dal MUR (salvo Alessandro Barile, che ha discusso la sua tesi il 14 febbraio 2022).
Gli elaborati finali sono stati inviati alla valutazione dei lettori esterni, per l'ammissione all'esame finale che avrà luogo in maggio e in settembre 2022.

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