Eventuali maggiori informazioni piano form. 2° |
Il piano formativo del secondo anno è incentrato sull'attività di ricerca sul campo e in archivio, per questo è prevista la frequenza di almeno 40 ore di attività seminariali e didattiche. Le attività riservate al secondo anno sono distribuite nel seguente modo:
- "Seminario Interdisciplinare" almeno 20 ore
- "Seminari curriculari", durata variabile, a seconda dei curricula, non meno di 10 ore
- "Seminario avanzato", La durata è definita dai dottorandi stessi che in gruppi di lavoro progettano le modalità con le quali affrontare il tema del seminario, scelto dal collegio del dottorato. L'impegno complessivo richiede non meno di 10 ore.
- Laboratorio di Risorse Digitali per la Ricerca, l'impegno complessivo richiede non meno di 10 ore
La frequenza è obbligatoria, ma nell'ordine del 75%, in ragione dei periodi di ricerca su campo e in archivio, che caratterizzano il II anno del ciclo dottorale. Il collegio si riserva la possibilità di riconoscere e approvare attività formative e di ricerca autonomamente scelte dal dottorando.
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Modalità delle verifiche per l'ammissione all'anno successivo |
L'ammissione al terzo anno richiede che il dottorando presenti:
1. Un rapporto sull’attività di ricerca svolta nell’anno;
2. La bozza compiuta di un capitolo a scelta della tesi;
3. Eventuali pubblicazioni;
4. Partecipazione attiva al "Seminario Dottorandi" (almeno 20 ore)
Tali documenti sono inviati ai due tutor (uno interno al collegio e uno esterno a Sapienza) , che redigono una valutazione scritta sul capitolo, esprimendo il loro parere sull'ammissione al terzo anno. I rapporti dei due tutor sono poi messi a conoscenza di tutto il collegio dei docenti, per il consiglio del dottorato nel quale sono discussi e decisi i passaggi di anno. Il Collegio dei docenti valuterà tale passaggio sulla base delle relazioni dei tutor, nonché sulla base del lavoro dei dottorandi (pubblicazioni, papers, seminari, rapporti di ricerca). Dovranno essere valutati: congruità del lavoro con gli ambiti scientifici interessati; completezza della formazione scientifica; capacità di originalità e di innovazione; quantità e qualità dei prodotti.
La richiesta di un capitolo ha come obiettivo quello di indurre il dottorando a una prima messa a punto del lavoro di ricerca sul materiale compiuto nel secondo anno, per poter valutare eventuali necessità di sviluppo e integrazione della ricerca e ponderare meglio il piano di lavoro in vista della consegna dell’elaborato finale entro la fine del terzo anno di dottorato.
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Momenti di presentazione, di scambio e di discussione dei risultati di ricerca da parte dei dottorandi |
ll secondo anno del dottorato di Storia Antropologia Religioni è dedicato essenzialmente alla ricerca in archivio e sul campo e per questo motivo la frequenza ai corsi istituzionali è parzialmente obbligatoria e consente la partecipazione a distanza per gli studenti che si non si trovino in sede (ad eccezione della partecipazione al Seminario Dottorandi, alle attività dei seminari curriculari e al seminario avanzato organizzato ogni anno su un tema scelto dal collegio del dottorato).
Il Seminario avanzato, la cui organizzazione è in capo ai dottorandi del secondo anno di tutti i curricula, si configura come un corso istituzionale avanzato, la cui creazione e organizzazione è interamente affidata ai dottorandi, con l’obiettivo di formarli all’elaborazione e organizzazione dell’attività scientifica in una prospettiva multidisciplinare. La progettazione e organizzazione è demandata ai dottorandi divisi in gruppi di lavoro distinti, con la partecipazione di uno o due docenti per fornire supporto e suggerimenti. Ogni gruppo di lavoro progetta incontri o attività seminariali legate al tema scelto ogni anno dal collegio del dottorato, gestendone integralmente la creazione, dalla fase della progettazione alla concreta organizzazione e gestione.
Il Laboratorio di Risorse Digitali per la Ricerca che prevede la partecipazione a un laboratorio dedicato alla progettazione e al confronto con esperienze di gestione e archiviazione digitale di fonti e materiali per la ricerca, con l'obiettivo di formare i dottorandi alle possibilità euristiche delle risorse digitali e delle digital humanities, a partire dal confronto con esperienze concrete di digital humanities.
Fondamentali sono le attività costituite dal Seminario Dottorandi, che si svolge in settembre, a conclusione dell'anno di ricerca, nel quale i dottorandi presentano un elaborato scritto (nel caso dei dottorandi di secondo anno, si tratta di un capitolo della tesi) a un discussant da loro scelto che in pubblico ne discute. I dottorandi hanno qui l'occasione di avere una discussione di merito con il discussant e con il pubblico specificamente dedicata ai risultati della propria ricerca.
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Attività formative, non incluse nella didattica programmata di cui ai punti precedenti, di docenti con affiliazione estera e/o di studiosi ed esperti sia italiani che stranieri provenienti da enti di ricerca, aziende e da istituzioni culturali e sociali |
Il collegio si riserva la possibilità di approvare attività formative e di ricerca proposte autonomamente dai dottorandi o suggerisce attività didattiche specifiche in relazione alle esigenze formative del singolo dottorando. Il dottorato prevede la partecipazione a seminari, incontri convegni, organizzati dai curricula del dottorato SAR, dal dottorato stesso nelle forme di incontri, presentazioni di libri, seminari su temi specifici, oppure selezionati, d’accordo con il proprio tutor, per la loro particolare attinenza ai temi di ricerca del dottorando
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