RELAZIONE ANNUALE ANNO DOTTORALE 2021-2022
Per il Dottorato in Civiltà dell’Asia e dell’Africa l’a.a. 2021-2022 è stato un anno in parte ancora condizionato dal perdurare di limitazioni alla mobilità intercontinentale, ma nel complesso molto proficuo e ricco di importanti conseguimenti.
Nonostante la permanenza del blocco alla mobilità da e verso la Repubblica Popolare Cinese per tutto il 2022, gli scambi con il Giappone e la Corea, così come con i Paesi dell’Africa settentrionale e dell’Asia centrale (oltre ovviamente ai Paesi europei) sono tornati a regime di normalità (fanno eccezione le tariffe di volo, che in caso di spostamenti intercontinentali possono essere estremamente onerose), consentendo la ripresa di numerose attività di ricerca rimaste temporaneamente in sospeso (si pensi ad esempio alle ricerche archeologiche nel subcontinente indiano o alla raccolta di manoscritti negli archivi del mondo arabo e/o estremo orientale). In un caso, i ritrovamenti fatti nel corso di missioni in Asia hanno indotto un serio ripensamento della ricerca e la conseguente richiesta di proroga del percorso dottorale. Salvo due eccezioni legate a proroghe aggiuntive, tutte/i le/i dottorande/i del 35° ciclo hanno consegnato la tesi entro il 31 gennaio 2023 in ottemperanza alle scadenze previste dalla “terza proroga Covid” di tre mesi istituita dalla Legge 21 maggio 2021 n. 69, pubblicata sulla GU n. 120 del 21/05/2021 (art. 33).
Relazioni internazionali
Molto importante sul piano degli accordi internazionali è stata la stipula di un nuovo accordo di cotutela con l'Institut national des langues et civilisations orientales (INALCO), che si contraddistingue per essere una cotutela in entrata, a testimonianza dell’attrattività del dottorato in Civiltà dell’Asia e dell’Africa sul piano internazionale. Tale accordo di cotutela va aggiungersi agli altri quattro precedentemente stipulati e ancora in corso di validità.
Il 2022 è stato inoltre contrassegnato, oltre che dalla partecipazione di numerosi docenti stranieri alla didattica del Dottorato, anche da un intenso lavoro scientifico e organizzativo volto alla realizzazione del THIRD INTERNATIONAL DOCTORAL SYMPOSIUM ON ASIAN AND AFRICAN STUDIES, tenutosi presso l’Università di Roma Sapienza il 3 e 4 marzo del 2023. Il simposio è organizzato congiuntamente dall’Università di Roma Sapienza e dall’Università di Venezia Ca’ Foscari, con la partecipazione dell’Università di Heidelberg, Università di Tohoku e Università di Lancaster. L’evento ha visto la partecipazione di diciotto relatori (dottorandi del XXXVI e XXXVII ciclo scelti dai cinque atenei) e di due keynote speakers, Joseph Sanzo dell’Università di Venezia Ca’ Foscari (PI ERC “Early Jewish and Christian Magical Traditions in Comparison and Contact”) e Francesco Zappa, Università di Roma Sapienza (si veda la locandina e il programma nella sezione seminari). Per promuovere l’internazionalizzazione e lo scambio, nel corso del simposio (terzo della serie, dopo il primo del 2020 alla Sapienza e il secondo del 2021 a Venezia) tutti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in un’ora di one-to-one tutoring con una docente esperta/o del settore di ricerca o dell’area di riferimento afferente a un ateneo diverso dal proprio. Sono stati coinvolti docenti dei cinque atenei partecipanti, ma anche dell’Università di Birmingham e dell’Università di Napoli l’Orientale.
Finanziamenti alla ricerca
Il 2022 è iniziato con l’ammissione al Dottorato in Civiltà dell’Asia e dell’Africa a due dottorande con borsa PON: Ileana Amadei con il progetto “ORACLEx (Open Research environment for the Ancient Chinese LExicon)”, Maryam Jami con il progetto “ Il ruolo delle donne delle diaspore asiatiche nella svolta Green delle arti in Italia: pratiche sociali e interventi artistici per uno sviluppo sostenibile.”
Sempre nel 2022, particolarmente importante è stato il finanziamento di una borsa su fondi del PNNR, assegnata alla dottoranda Melissa Fedi per il progetto dal titolo “Persian lexicography and digital resources: compiling an implementable Italian-Persian digital dictionary”.
Oltre a ciò, tra il 2021 e il 2022 sono stati finanziati, tramite bando competitivo di ateneo, ben nove progetti di Avvio alla ricerca, che hanno incentivato la mobilità e l’acquisto di risorse per la ricerca nel campo degli studi sull’Asia e sull’Africa.
Premi e riconoscimenti
L’a.a. 2021-2022 è stato anche contrassegnato dal conferimento di numerosi riconoscimenti e premi ai dottori di ricerca del Dottorato in Civiltà dell’Asia e dell’Africa. Sono visibili fra le news in prima pagina.
Pubblicazioni: Percorsi in Civiltà dell’Asia e dell’Africa II. Quaderni di studi dottorali alla Sapienza
Nell’a.a. 2021-2022 ha preso corpo il volume Percorsi in Civiltà dell’Asia e dell’Africa II. Quaderni di studi dottorali alla Sapienza. Si tratta del secondo volume uscito nella Serie Ricerche sull’Oriente - Collana in Studi Umanistici di Sapienza Università Editrice; tali volumi ereditano l’esperienza pregressa con l’editore Carocci (2018 e 2022). La novità di queste pubblicazioni è l’uscita in Open access, in conformità agli obiettivi di Open science perseguiti dall’Unione Europea per aumentare la circolazione del sapere e la diffusione delle conoscenze. Il primo volume raccoglie saggi dei dottori di ricerca dei cicli 33° e 32°, assieme a saggi dei dottorandi del 34° ciclo (iscritti al III anno). Il secondo volume, uscito a gennaio 2023, contiene i saggi di dieci dottrande/i dei cicli XXXVI e XXXVII.
Infrastrutture e attrezzature
L’a.a. 2021-2022 è stato caratterizzato da una frequenza assidua delle attività didattiche in sede (fanno eccezione nella norma i fuorisede, che sono stati dispensati per motivi logistici). In particolare, è risultata particolarmente apprezzata la disponibilità di una Sala studio destinata alle/i dottorande/i, situata al III piano dell’Edificio Marco Polo. La Sala è attrezzata con postazioni di lavoro per computer individuale; sono inoltre presenti due computer MAC da scrivania di ultima generazione, a disposizione dei soli dottroandi; uno di tali computer è stato collegato a uno scanner verticale per l’acquisizione di documenti con software di riconoscimento OCR valido per 280 lingue. Considerata la sempre più numerosa presenza di dottorande/i che si ritrovano presso i locali della Sapienza per lavorare in un ambiente favorevole, il Dottorato ha concordato con la biblioteca del Dipartimento di Studi Orientali di mettere a disposizione quattro postazioni dedicate, con armadietti appositi, nella biblioteca stessa