INQUADRAMENTO E FINALITA' SCIENTIFICHE
Il Dottorato è orientato alla formazione culturale e operativa di ricercatori nel campo della progettazione e dell'interpretazione dei paesaggi. Le azioni sono volte a forme attive di conservazione e tutela di paesaggi esistenti e allo sviluppo e promozione di qualità diffuse negli spazi aperti urbani e nei luoghi della quotidianità, secondo caratteri di sostenibilità, condivisione e innovazione, come risposte alle sfide ampie e diversificate della contemporaneità. Una progettualità complessa, che da forma e senso agli spazi di vita, urbani ed extraurbani, e contribuisce ad affrontare crisi e mutamenti climatici, ambientali e sociali, al di là di risposte settoriali, evidenziando invece il valore del progetto di paesaggio come valore trasversale in tutte le trasformazioni, e le sue evoluzioni come disciplina.
Le sfide evidenziano la necessità di un cambio di prospettiva nei rapporti uomo/natura, che segnano le politiche internazionali e sensibilità diffuse per la configurazione e la fruizione dei luoghi, come per la produzione e l'uso delle risorse. Il diritto al paesaggio si afferma come chiave per il miglioramento diffuso delle qualità degli habitat, per l'accesso a diritti fondamentali, la riduzione di disuguaglianze, e lo sviluppo dell'ambiente come spazio di coabitazione e convivenza. Un Green New Deal che trasforma le politiche in materia di clima, biodiversità, agricoltura, foreste, energia, trasporti, società, secondo obiettivi di sostenibilità, dove le competenze della progettazione del paesaggio portano un contributo innovativo e rilevante.
Il corso di dottorato - istituito con il XXV ciclo grazie alla collaborazione tra il Dip. di Architettura e Progetto di Sapienza, e i dipartimenti dell’Univ. della Tuscia di Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali e di Scienze e Tecnologie per l'Agricoltura, le Foreste, la Natura e l'Energia (DAFNE) dell’Univ. della Tuscia - presenta un forte carattere interdisciplinare e di attenzione a queste tematiche sin dalla sua origine, anche grazie a rapporti con il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) e il CURSA (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l'Ambiente). Negli anni il Collegio si è arricchito di articolate competenze con docenti provenienti dal Politecnico di Milano, dall'Univ. Federico II di Napoli e dall'Univ. de Montréal e recentemente dalle Ecole d'Architecture Paris-La Villette, dell’Univ. di Wageningen, dell'Univ. de Sevilla, e di Cincinnati, Ohio, divenendo un riferimento per la ricerca e la sperimentazione sul paesaggio a livello nazionale e internazionale.
Ciò rende quindi il Dottorato uno luogo privilegiato per affrontare queste sfide e per misurare le evoluzioni disciplinari del progetto di paesaggio, e delle relazioni con tutti i saperi vicini, alla luce di quel cambio di paradigma nei rapporti tra uomo e natura che ovunque si presenta come necessario.
TEMI DI RICERCA
Il Dottorato promuove un costante aggiornamento di temi e sperimentazioni, bilanciando contenuti critici e operativi. L'individuazione e lo sviluppo dei temi di ricerca presuppongono forme collaborative e di contaminazione fra differenti discipline attraverso un dialogo transdisciplinare, che si pone come strumento e non come fine in sé. Una modalità di lavoro in linea con il Piano Nazionale della Ricerca, che riunendo diversi approcci, competenze e metodi, abilita per l'azione verso problemi complessi.
- qualità degli spazi aperti e degli habitat
- paesaggio e patrimonio culturale
- salute e benessere
- trasformazioni sociali e società dell'inclusione
- interpretazioni storico-critiche
- configurazioni e linguaggi del progetto
- sicurezza e riduzione dei rischi
- clima, energia, mobilità sostenibile
- ambiente, produzione agraria, risorse naturali, bioeconomia.