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Convegno Riconoscere le connessioni

[15/11/2024]
"Vi segnaliamo il Convegno Riconoscere le connessioni, che si terrà a Roma il 6 dicembre 2024. Sarà l’occasione in cui verrà annunciato il progetto Digital MAB, che, nell’ambito Dicolab offre un programma di formazione per favorire la convergenza e la sinergia tra domini, risorse e servizi di musei, archivi e biblioteche. L’evento del 6 dicembre vedrà esperti discutere le opportunità digitali per le reti MAB, con sessioni dedicate a sviluppi storici, prospettive internazionali e testimonianze istituzionali. La Scuola dei beni e delle attività culturali illustrerà infine le fasi del progetto, che include ricerca-azione, temi condivisi e scambi internazionali."
 
Per prenotarsi all'evento, ricevere maggiori informazioni e consultare il programma completo accedere al link:
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Presentazione

Nel menù di sinistra elencati i programmi dei singoli corsi. Per eventuali dettagli non indicati potete rivolgervi ai coordinatori dei curricula



Il dottorato nazionale in heritage science (PhD-HS.it) ha l’obiettivo di favorire il coordinamento, superare la frammentazione del sistema dell’alta formazione nel campo della ricerca applicata al patrimonio culturale e creare una nuova generazione di ricercatori e professionisti operanti nel settore, in grado di collaborare e competere nei contesti delle più prestigiose iniziative europee e internazionali. Allo scopo di raggiugere questo obiettivo, il PhD-HS.it prevede la mobilità dei dottorandi e dei docenti fra le diverse sedi all’interno dello stesso curriculum e, quando possibile, tra più curricula.
Il dottorato di ricerca in heritage science avrà una forte connotazione internazionale, sia per attrarre studenti dall’estero sia per formare personale altamente qualificato in grado di competere a livello internazionale.
Le infrastrutture di ricerca europee sono il luogo ideale per formare le nuove generazione in un ambiente altamente interdisciplinare e caratterizzato dall’eccellenza. Nell’ambito del PhD-HS.it sarà dunque promosso l’uso delle facilities delle infrastrutture di ricerca da parte dei dottorandi e il loro coinvolgimento nelle attività delle stesse. Nel settore dell’heritage science opera un ecosistema di infrastrutture di ricerca riconosciute a livello europeo e globale e incluse nella Roadmap ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures). Le principali sono: E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science), che è a guida italiana e DARIAH ERIC (Digital Research Infrastrutcture for the Arts and Humanities European Research Infrastructure Consortium).
Il dottorato PhD-HS si articola in un curricula interdisciplinari per coprire la vasta gamma di saperi coinvolti nel settore del patrimonio culturale, dall’archeologia all’intelligenza artificiale, dalla storia dell’arte alla fisica applicata allo studio della materia, dalla museologia alle scienze ambientali ecc. L’obiettivo è mettere a sistema e fare sinergia affinché le nuove generazioni possano beneficiare di competenze all’avanguardia nate dal sodalizio fra le opportunità della conoscenza umanistica e dell’innovazione tecnologica.


CURRICULUM 1: MATERIALI E METODOLOGIE AVANZATE PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO CULTURALE: TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI ANTROPICI E NATURALI
Coordinatrice Prof.ssa Grazia Tucci

Il curriculum intende formare una nuova generazione di Dottori di Ricerca, con competenze trasversali basate sulle tecnologie abilitanti (KET) per la conservazione del Patrimonio Culturale del Paese, attraverso la messa a punto di metodologie in ambito geomatico, storico e di diagnostica avanzata e lo studio e sviluppo di nuovi materiali compatibili col bene culturale nelle sue varie accezioni e alle varie scale e sistemi green capaci di combinare la sicurezza per l’operatore, la sostenibilità ambientale ed economica.
Sarà articolato in indirizzi sulle tre specifiche tematiche che lo caratterizzano: documentazione, diagnostica e conservazione.
Si svilupperanno metodi di conoscenza diretta e indiretta, di acquisizione dati metrici con tecniche geomatiche, di analisi e gestione di tematismi, di conservazione preventiva e materiali compatibili per il restauro.
L’approccio metodologico unificante sarà arricchito dalle dimensioni digitale e green, necessarie per affrontare la complessità della gestione dei beni culturali e rispondere con nuove soluzioni a nuovi bisogni. In particolare, le sfide legate a rischi antropici e naturali (es., eventi climatici estremi) implicano un paradigma di conoscenze e di interventi per le generazioni future che richiedono percorsi formativi inediti sia per approccio sia per contenuti.
L’alluvione di Firenze del 1966 ha dato impulso allo sviluppo di tecnologie diagnostiche, di conservazione e piani di intervento per le opere d’arte danneggiate dall’evento, promuovendo de facto l’articolazione di un “comparto” di eccellenza nel settore.
Questo ha stimolato la convergenza di competenze accademiche delle aree scientifica, tecnologica e umanistica e le interazioni con le Istituzioni preposte alla conservazione e al restauro. A partire da questa tradizione scientifico-culturale, il percorso dottorale formerà figure di elevata competenza capaci di affrontare le nuove sfide poste dalla vulnerabilità del patrimonio culturale italiano, dovute ad esempio ai cambiamenti climatici e all’inquinamento, ma anche in grado di agire in aree di crisi (per l’analisi dei danni, il primo intervento e per la pianificazione del successivo recupero) in seguito a eventi straordinari di natura socio-politica, nella consapevolezza del valore anche civile di tale impegno di salvaguardia.
E' perciò urgente formare competenze specializzate capaci di operare in modo rapido ed efficiente, progettando e sperimentando metodologie di restauro conservativo innovative, tali da assicurare effetti durevoli dei trattamenti; quindi sostenibili da un punto di vista ambientale e di gestione economica con l'ausilio di sistemi di documentazione digitale che affrontino l’intero ciclo di vita di oggetti e siti.



CURRICULUM 2: SCIENZA E TECNOLOGIE PER IL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

Coordinatore Prof. Stefano Della Torre

Il curriculum intende offrire conoscenze metodologiche e tecniche fortemente interdisciplinari legate al patrimonio architettonico nei suoi aspetti materiali e immateriali. Il percorso intende mettere a sistema i saperi volti al riconoscimento delle specificità culturali del patrimonio architettonico legate ai suoi valori storici, artistici, tecnologici e sociali in vista della sua trasmissione al futuro. Esso comprende, pertanto, l'interazione di discipline umanistiche e scientifiche, con particolare riferimento a quelle di derivazione storica e architettonica (per la conoscenza e la corretta conservazione dei beni), ma anche di tutte le competenze utili a interpretare e definire il ruolo del patrimonio storico costruito nel contesto complesso delle comunità contemporanee, avendo ben presente le ricadute in termini identitari, sociali ed economici. Nell’ambito del patrimonio culturale, il patrimonio architettonico presenta specifiche problematiche di multiscalarità, per cui le scienze e tecnologie che si applicano sono molto diversificate, dalla scienza dei materiali, alle scienze fisiche, alle scienze e tecnologie che trattano e/o descrivono l’organismo architettonico anche sotto la prospettiva delle prestazioni strutturali ed energetiche, sempre con una proiezione verso l’uso che porta le problematiche gestionali ad un alto livello di complessità in un paese ad alta sismicità, nel pieno delle correlate transizioni energetica e digitale. Questa visione multidisciplinare è del resto quella che informa il PNR 2021-27 per l’ambito Patrimonio culturale. Pertanto, il patrimonio architettonico costituisce il focus di un curriculum di alta formazione dottorale nel quale possano essere sviluppati progetti di ricerca innovativi per gli intrecci disciplinari che andrebbero ad essere praticati, senza prescindere dai fondamentali contenuti di carattere critico, diagnostico, tecnologico ed infine anche progettuale.



CURRICULUM 3: TECNOLOGIE PER LA DIAGNOSTICA, MONITORAGGIO E STUDIO DEL PATRIMONIO CULTURALE

Coordinatore Prof. Rocco Mazzeo

Le moderne tecniche diagnostiche per lo studio ed il rilievo del patrimonio culturale consentono una conoscenza approfondita dei materiali costituenti e delle caratteristiche fisiche, di interesse per aspetti conoscitivi, interpretativi e per il monitoraggio di processi di degrado quindi prerequisito essenziale per le ricerche in ambito storico-artistico, archeologico, antropologico e di conservazione e restauro, con un approccio interdisciplinare. All’ottimizzazione di tecniche di indagine di laboratorio microinvasive si affianca lo sviluppo di tecniche diagnostiche non invasive in situ che costituiscono un importante strumento per la conoscenza, conservazione e gestione dei beni culturali (collezioni museali, siti archeologici, beni architettonici) e la pianificazione di processi di intervento.
Tra gli ambiti di ricerca vi è lo sviluppo di protocolli e metodi avanzati di rilevamento e monitoraggio a diverse scale di indagine,privilegiando l’integrazione delle tecnologie geomatiche più innovative con la sensoristica di parametri conservativi ed ambientali per la creazione, visualizzazione, gestione e fruizione di modelli digitali, in funzione del contesto culturale ed ambientale.
Un ruolo di estrema rilevanza scientifica è giocato dallo sviluppo di avanzati metodi analitici utilizzati in paleoantropologia e osteoarcheologia, nonché tecniche analitiche avanzate non invasive di spettroscopia molecolare e micro-invasive immunochimiche utilizzate per analisi radiometriche, paleoecologiche e tassonomiche.
Il curriculum si qualifica come percorso formativo specificatamente mirato alla qualifica di “Esperto di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali” del MIC e risponde alle necessità del mercato del lavoro nazionale ed internazionale nel settore dell’Heritage Science, che richiede competenze di natura altamente multidisciplinare tipiche della ricerca nel settore della scienza per la conservazione dei beni culturali.



CURRICULUM 4: LA VITA DELLE COSE. STORIA DEI MATERIALI, DELLE TECNOLOGIE E DELLE TECNICHE DI PRODUZIONE, TRA ARCHEOLOGIA, ARTE E SCIENZA.

Coordinatore Prof. Mattia Patti

Il curriculum mira a organizzare in maniera strutturata un ricco bagaglio di conoscenze sulla natura materiale di manufatti di interesse archeologico e storico-artistico, dalla preistoria all’età contemporanea. Le ricerche integreranno indagini chimico-fisiche con lo studio delle tecnologie e delle tecniche di produzione. I risultati delle indagini scientifiche saranno integrati con ricerche d’archivio, raccolta e interpretazione critica di fonti, ricostruzione di modelli. Metodi chimico-fisici all’avanguardia, ottimizzati ad hoc, verranno utilizzati ove opportuno per rispondere alla necessità di studio dei materiali costitutivi dei manufatti. La natura altamente interdisciplinare delle ricerche dottorali sfocerà in approfondimenti su materiali, su tecniche di produzione e impiego di questi ovvero in studi monografici sull’opera di un autore o su raccolte complesse ed eterogenee di manufatti, su specifiche classi di reperti archeologici, sul commercio delle materie prime e sul loro eventuale reimpiego. Le ricerche dottorali potranno ricostruire, inoltre, pratiche e attività tecnologiche, artigianali, merceologiche, rituali e artistiche del passato. I risultati delle ricerche confluiranno in database tesi a favorire studi interdisciplinari e saranno divulgati a un pubblico non specialistico grazie alla fitta rete di collaborazioni con soprintendenze, musei, istituti per la conservazione, organi del MiC e centri di ricerca e di conservazione esteri. I dottorandi saranno seguiti unitamente da un tutor di ambito umanistico e da un tutor di ambito scientifico. Potranno accedere a questo percorso dottorale laureati in discipline umanistiche e scientifiche, così come laureati nella classe di Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali e le classi di Laurea LMR/02 a ciclo unico abilitanti alla professione di restauratore opportunamente selezionati sulla base della specifica tipologia di progetto.



CURRICULUM 5: STORIA E ARCHEOLOGIA GLOBALE DEI PAESAGGI

Coordinatrice Prof.ssa Grazia Semeraro

Il curriculum punta a formare archeologi specialisti dello studio multidisciplinare dei paesaggi stratificati in ambito urbano, rurale, costiero o subacqueo con un approccio contestuale e globale inteso come uso integrato di diversi sistemi di fonti, archeologiche e non, e di diverse competenze disciplinari. La base metodologica del curriculum è fondata sui capisaldi metodologici archeologici (stratigrafico, tipologico, topografico, tecnologico), con un ampio ricorso all'archeometria, alle scienze bioarcheologiche e ambientali, informatiche, alle tecniche e tecnologie diagnostiche territoriali, sempre sulla base di un solido impianto storico.
Alla tradizionale formazione in ambito storico-archeologico, nei diversi ambiti cronologici, dalla preistoria all’età moderna e contemporanea, culturali, relativi alle diverse società e civiltà del passato, e geografici, a scala euro-mediterranea e oltre, si affianca una preparazione multi e interdisciplinare che consentirà di acquisire una reale capacità nell’uso di diversi sistemi di fonti, approcci, metodi e tecniche con una forte interazione tra aspetti scientifici, storici, storico-artistici, culturali e ambientali, tecnologici, economici, sociali ed etici. L’approccio globale si fonda su consolidati filoni di ricerca: archeologie dei paesaggi, ambientale, urbana, dell’architettura, teorica, pubblica, digitale, preventiva, della produzione, subacquea e navale; archeosismologia; archeometallurgia; archeometrie; bioarcheologie; etnoarcheologia; geoarcheologia.
Il paesaggio, sistema complesso di relazioni, espressione della dialettica tra uomo e ambiente, costituisce il laboratorio nel quale favorire la convergenza multidisciplinare di specializzazioni, metodi, strumenti diversi.



CURRICULUM 6: CONOSCENZA, GESTIONE E COMUNICAZIONE DI CONTESTI PLURISTRATIFICATI

Coordinatore Prof. Paolo Carafa

Il curriculum offre una formazione globale e transdisciplinare per definire, capire, gestire, comunicare contesti del Patrimonio Culturale e aspira a sviluppare linee guida con indirizzi di ricerca e/o operativi che derivino euristica, metodi e procedure per la gestione culturale del Patrimonio da casi di studio concreti.
Obiettivi: formazione di personale altamente qualificato a supporto di Soprintendenze Unificate. di altri organi periferici del MIC; enti/soggetti pubblici/privati coinvolti a vario titolo nella gestione del patrimonio culturale; sistema dei musei e degli altri poli o luoghi dedicati alla comunicazione culturale.
Strategie privilegiate nell’individuazione di percorsi di ricerca e contesti: censimento e analisi delle esigenze specifiche di ambiti concreti; realizzazione di inventari e catasti archeologico dei contesti e del potenziale culturale di aree regionali/sub regionali; promozione di buone pratiche e azioni di coordinamento per la messa a sistema e la cooperazione metodologica di Enti pubblici, fondazioni, associazioni della società civile al fine di assicurare conoscenza sistematica, tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale; predisporre linee guida e standards operativi con funzione di raccordo tra enti nazionali, enti di ricerca europei e altre organizzazioni internazionali.
Il collegio dei docenti rappresenta le specializzazioni che contribuiscono a: conoscere, tutelare, promuovere il patrimonio (SH, STEM, SS); sviluppare metodi e procedure per la gestione del Patrimonio culturale in risposta alle esigenze provenienti dai contesti territoriali; proporre sistemi di conoscenze diverse e sistematiche da coniugare per definire i tratti culturali di ambiti specifici; basare su di essi le necessarie attività di gestione e valorizzazione. I tutori dei dottorandi saranno affiancati da co-tutori provenienti da contesti territoriali specifici e selezionati dal Collegio come casi di studio esemplari durante ciascun ciclo di Dottorato.

Leader: Sapienza Università di Roma


CURRICULUM 7: ARTE CONTEMPORANEA

Coordinatrice Prof.ssa Elisabetta Zendri

Obiettivo del curriculum Arte Contemporanea (AC) è la formazione di ricercatori e di professionisti altamente qualificati nei seguenti percorsi di ricerca applicata:
-IL MERCATO, L’ECONOMIA E LA GESTIONE. Comprensione delle complessità economico-gestionali del mercato dell’AC, integrando competenze di economia industriale, di economia aziendale e di marketing.
-CURATELA E VALORIZZAZIONE. Formazione di un profilo rigoroso e scientificamente acclarato per le attività di Curatorship, definendone gli ambiti costituenti (storico-artistici, storici, informatico multimediali) e indicando le necessarie trasversalità culturali.
-COMUNICAZIONE E STORYTELLING. Rilettura in chiave interdisciplinare delle relazioni tra arte contemporanea e narrazione alla luce del ruolo economico e sociale che essa ha assunto negli ultimi decenni. Lo storytelling come veicolo di diffusione e trasformatore dell’AC.
-ARTE DIGITALE. Formazione di specialisti capaci di fornire criteri di valutazione scientifica per la comprensione e la valorizzazione dei prodotti dei New Media espressivi, in crescente e internamente articolata espansione, saldandoli ai processi di indagine cognitiva che si sono intensificati negli ultimi lustri.
-METODI DI CONSERVAZIONE DELL’ARTE CONTEMPORANEA. Formazione di specialisti negli ambiti della conoscenza, tutela, conservazione e restauro dell’AC, attraverso un nuovo approccio metodologico che contemperi le esigenze di conservazione e proposizione dell’opera nel rispetto della sua originale e unica essenza espressiva, particolarmente legata alla realtà materiale di cui è costituita.
-LA CONOSCENZA DEI MATERIALI E DEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE. Formazione di specialisti negli ambiti dello studio scientifico dei materiali e delle loro trasformazioni in relazione all’opera stessa e al contesto ambientale di conservazione e alla realizzazione di nuove strategie per l’intervento di conservazione, monitoraggio e prevenzione dei danni.



CURRICULUM 8: ANALISI E GESTIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE

Coordinatore Prof. Emanuele Pellegrini

Il curriculum integra metodi e discipline per l'analisi del patrimonio culturale con metodi e discipline per la sua gestione e regolazione. Archeologia e storia dell'arte, discipline ancora oggi cruciali per il mercato del lavoro nel settore al livello globale, sono i pilastri intorno ai quali altri ambiti applicativi (diritto del patrimonio culturale, visual studies, museologia, management, economia, organizzazione delle istituzioni, gestione dell'innovazione, strumenti e metodi innovativi per l'analisi e la gestione dei dati, ICT, etc.) offrono strumenti utili per analizzare e proporre soluzioni per la gestione, la regolazione e la valorizzazione delpatrimonio culturale, affrontato come sistema complesso che offre l'opportunità di apprendere "sul campo" gli strumenti e i metodi per l'analisi e la gestione di sistemi complessi. Oltre alle materie di area umanistica, quali la l'archeologia, la storia dell'arte, la storia, la filosofia, i visual studies, la museologia, il curriculum integra nel percorso formativo i settori del diritto per il patrimonio culturale, le tecnologie informatiche applicate al patrimonio culturale, l'economia e gestione del patrimonio culturale, l'organizzazione istituzionale e la gestione dell'innovazione organizzativa, gli studi d'impatto socio-economico, l’analisi e la gestione dei sistemi complessi , i metodi e le tecnologie per l'analisi e la gestione dei dati. L’obiettivo del curriculum è formare personale che, partendo da una solida e riconoscibile formazione in un dato settore (archeologia, storia dell’arte, economia della cultura, diritto del patrimonio culturale), sia in possesso delle competenze per confrontarsi con i problemi relativi alla gestione del patrimonio culturale in ambito professionale e istituzionale. In quanto dotato di una preparazione multidisciplinare, il dottorando potrà assumere posizioni di responsabilità all’interno di enti pubblici e privati attivi nel settore del patrimonio culturale.



CURRICULUM 9: DIGITAL TRANSITION FOR HERITAGE

Coordinatore Prof. Gianluca Genovese

Metodi e tecnologie per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale mediante le Digital Humanities (DH), con approccio human-centered (e more-than-human centred) e con attenzione alla cultura dell’open science.
Obiettivo del curriculum è la formazione di ricercatori e di professionisti altamente qualificati in grado di ideare, sviluppare e gestire idee progettuali per un approccio innovativo, partecipativo, inclusivo al patrimonio culturale, per la sua rappresentazione e comunicazione, e per incentivarne la transizione digitale.
I percorsi di ricerca applicata riguarderanno: metodologie avanzate di Digital imaging; analisi dei Big Data culturali attraverso machine learning; tecniche e piattaforme per l’archiviazione e la visualizzazione di Big Data-set dell’Heritage Science, anche attraverso il density design; ideazione e gestione di architetture informative per la valorizzazione del patrimonio culturale digitale; sviluppo di servizi data driven, digital by design, AI based; creazione di digital library con tecnologie semantiche per la information extraction/retrieval/ visualization; tecniche di A.I. per concept creation, sviluppo personalizzato di servizi e storytelling, assicurando contenuti corretti e coerenti col valore e contesto storico, sociale del patrimonio; metodologie avanzate di design thinking, interaction design, user experience e user engagement per la fruizione e diffusione del patrimonio; attività di valorizzazione del patrimonio collegate ai nuovi media (es. Metaverso); attività di ricerca sugli aspetti legali, sociali, etici rilevanti (protezione dei dati, privacy, diritto d’autore NTF, accessibilità inclusiva, sviluppo etico degli algoritmi); attività connesse all'innovazione digitale dell'identità e dei servizi delle istituzioni documentarie (biblioteche, archivi, musei); game-based learning e modelli di progettazione educativa che garantiscano l’engagement e l’inclusione in ambito museale e nei servizi culturali.



CURRICULUM 10: PATRIMONIO, CITTA', ECONOMIA E SOCIETÀ

Coordinatore Prof. Pasquale Miano

Il curriculum è incentrato sulla conoscenza, l’interpretazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico, urbano e ambientale, materiale e immateriale (PNR 5.2.1), e sulla valorizzazione condivisa del patrimonio storico-artistico, architettonico, urbano e delle tradizioni locali, finalizzata allo sviluppo socioeconomico e alla rigenerazione territoriale su base culturale. Tali obiettivi sono da conseguire attraverso pratiche di inclusione e approcci collaborativi alla conoscenza, alla conservazione, alla valorizzazione, al progetto e alla gestione del patrimonio.
La metodologia si basa sull'integrazione disciplinare: tra i saperi legati allo studio e alla gestione del patrimonio culturale materiale e immateriale, della città storica (archeologia, storia dell'arte e dell’architettura, cinema, teatro, industria creativa) e quelli che offrono strumenti di analisi, di valorizzazione, progetto, promozione e gestione innovativa del patrimonio culturale (restauro, architettura, urbanistica, diritto, economia e management, tecnologie digitali, neuroscienze).
Il/la candidato/a attraverso approcci epistemologici diversi potrà lavorare su metodologie di analisi quanti-qualitative di contesti culturali, architettonici, urbani e ambientali (musei, aree archeologiche, aree ed edifici monumentali, contesti urbani e paesaggistici storici, enti culturali, teatri ecc.) e sulla sperimentazione cognitiva, progettuale e gestionale.
Gli obiettivi del curriculum riguardano la conoscenza e l’interpretazione del patrimonio materiale e immateriale; la valorizzazione sociale ed economica e la gestione innovativa del patrimonio; la capacità di valorizzazione e di progetto in contesti stratificati collegati alla pianificazione e alla gestione del territorio, anche in aree interne e soggette a divari territoriali.
L’intenzione è di creare profili professionali con competenze umanistiche, tecniche, economico-gestionali e sociali per lavorare in imprese, reti sociali e enti locali, con competenza nell’analisi e nella ricerca, nella programmazione, progettazione, direzione e gestione, consulenza e coordinamento nell'ambito del settore pubblico e privato.



CURRICULUM 11: ARCHIVI E BIBLIOTECHE

Coordinatore Prof. Giancarlo Petrella

Il curriculum promuove la formazione di figure competenti nell'ambito della gestione di archivi e biblioteche, nel trattamento dei dati bibliografici, storico-archivistici, paleografici, codicologici, bibliologici, in ambienti fisici e digitali, nelle tecniche e strategie di conservazione del patrimonio archivistico e librario.
Il curriculum è volto a favorire la conoscenza storica, testuale, grafica e materiale di libri e documenti, andando dagli aspetti di filologia testuale a quelli di diagnostica del degrado chimico-microbiologico, realizzando l’integrazione, in termini di conoscenze, abilità e competenze, fra i saperi umanistici, le scienze e le tecnologie dell’informazione. Promuove quindi l'acquisizione di competenze specifiche relative a: descrizione e metadatazione di materiale bibliografico, manoscritto e a stampa, antico e moderno (Library Management Systems, OPAC, sistemi di Discovery & Delivery, Web Scale Discovery), manutenzione e implementazione di portali integrati italiani ed europei (informazione/accesso a risorse fisiche ed elettroniche, a informazioni bibliografiche e archivistiche), indicizzazione, ordinamento e inventariazione, chiavi di accesso, digitalizzazione e conservazione del materiale fisico documentario.
Il curriculum creerà figure competenti nella creazione, gestione, fruizione e conservazione di biblioteche digitali e archivi digitali, sia scaturiti dalla digitalizzazione di beni culturali già esistenti in formato analogico sia prodotti direttamente in formato digitale; particolare attenzione sarà perciò dedicata agli standard nazionali e internazionali dei dati e dei metadati, nel contesto del web semantico, dei Linked Open Data e dell'intelligenza artificiale, anche nella prospettiva della Open Science. Una parte del percorso sarà inoltre incentrata sugli aspetti giuridici connessi alla produzione, trasmissione, accesso, conservazione e archiviazione digitale dei documenti informatici.






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