DO-IT-YOURSELF / DO-IT-TOGETHER.
Architettura della cooperazione con l'Africa subsahariana indaga il tema dell’abitare contemporaneo nei Paesi del Sud del mondo: una tematica apparentemente distante, ma che tocca da vicino il mondo occidentale, sempre più coinvolto nei problemi dell’emergenza e della sostenibilità. L’indagine sulle aree rurali e sui contesti urbani dell’Africa subsahariana pone una serie di riflessioni anche a chi non si occupa specificatamente di queste aree; consente di avvicinarsi agli atti originari ed essenziali del costruire, universali e al tempo stesso legati ai contesti locali, oggi indeboliti per effetto della globalizzazione. Consente altresì di riflettere sulla permanenza delle culture materiali diffuse, sulla crisi dello sviluppo rurale e sulle criticità di quello urbano, su forme dell’abitare diverse da quelle consolidate nella cultura occidentale, su principi progettuali semplici, su tecniche sostenibili e integrate con l’ambiente sull’autocostruzione assistita e sullo sviluppo di modelli partecipativi e processi realizzativi che uniscono le figure dell’ideatore, del costruttore e del fruitore. Il volume, articolato in diverse sezioni, intende promuovere il confronto tra linee di ricerca ed esperienze progettuali contemporanee, individuando sinergie e campi teorico-applicativi di natura interdisciplinare e intersettoriale.
TRADIZIONI PRODUTTIVE
E CULTURE DELL'ABITARE
a cura di
Edoardo Currà e Alberto Marzo
Edifir-Edizioni Firenze, Firenze, 2023
A metà degli anni ‘70 del secolo scorso, il geografo Henry Desplanques definiva il paesaggio come «complesso di natura e storia», perenne sovrapposizione di influenze di ordine naturale e contingenti fatti umani. A partire da tale interpretazione, corroborata in anni più recenti dalla stessa Convenzione Europea del Paesaggio che lega indissolubilmente quest’ultimo alle forme dell’abitare di cui è evidente espressione, il volume intende mettere a fuoco due specifici ambiti preferenziali, al fine di indagare complessità, criticità e orizzonti di questo complesso e delicato rapporto. Da un lato vi sono gli areali dove le economie tradizionali, come quelle vitivinicole, divengono prevalenti e, tendendo alla monocoltura, si industrializzano parzialmente i processi, ed emergono attori imprenditoriali influenti sulle dinamiche del territorio e dell’abitare. Dall’altro si considerano i territori dove è possibile rintracciare sotto l’azione di fenomeni contrastanti, permanenze e abbandoni nelle tradizioni produttive, con la conseguente frammentazione materiale e immateriale dei caratteri consolidati dell’abitare o l’eventuale ingresso di nuove elaborazioni. Su questi temi si è giocato il convegno “Tradizioni produttive e culture dell’abitare” che ha visto riunirsi architetti, ingegneri, paesaggisti, urbanisti, antropologi, geografi, economisti per affrontare con la ricchezza della molteplicità dei punti di vista l’evoluzione delle tradizioni produttive dei territori e dei centri rurali dei due ambiti citati, misurandosi con gli effetti nei processi e nella cultura dell’abitare.
ARCHITECTURE IN THE DIGITAL AGE
a cura di
Fabio Cutroni, Maura Percoco
Edifir-Edizioni Firenze, Firenze, 2025
Strumentazioni informatiche sempre più avanzate, sofisticate e performanti, alimentate da una incessante ricerca tecnologica inducono – oggi, forse, più che mai – ad affrontare il nodo problematico del rapporto tra architettura e tecnica, rispetto alle (illimitate) possibilità espressive e costruttive che la rivoluzione digitale sembra ormai consentire. Alla luce dell’attualità e della rilevanza strategica di tale rapporto, non solo rispetto alla pratica operativa, ma anche alla dimensione teorica del progetto di architettura, il volume compone un quadro complesso e articolato di punti di vista, di chiavi interpretative e di sperimentazioni di frontiera, volto a indagare gli effetti che l’introduzione progressiva e pervasiva delle Information and Communication Technologies sta producendo nel campo dell’architettura, rispetto alla sua rappresentazione e, soprattutto, rispetto alla sua ideazione, progettazione e costruzione. Il taglio critico-interpretativo adottato pone l’accento su un ambito tematico ancora poco esplorato: la relazione tra volontà di espressione e possibilità di ideazione/realizzazione. In tal senso, i contributi raccolti nel volume si interrogano sulle attuali linee di sviluppo del progetto di architettura, al fine di stimolare una riflessione aperta, ampia e transdisciplinare sui possibili scenari futuri.
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