Corso di carattere istituzionale avanzato per il Curriculum B) Disegno
data presunta: novembre 2025-giugno 2026 - tipologia: riconducibile al progetto formativo - modalità di erogazione: Ex-cathedra - numero ore: 96
docente del corso: Diversi docenti appartenenti al Collegio del Dottorato qualifica: Professore affiliazione: Italiana
programma delle attività: Il corso si articola in quattro ambiti tematici collegati anche ad attività seminariali:
AMBITO 1 - IL MODELLO. DAL SOGGETTO AL MODELLO ALLA RAPPRESENTAZIONE
Il rilievo dell’esistente rappresenta il principale strumento di conoscenza di ciò che ci circonda. Tale attività conoscitiva costruisce uno stato dell’arte utile per avviare processi di analisi ed interpretazione dell’esistente, declinati attraverso le attività di modellazione e rappresentazione digitale. Un percorso metodologico che richiede la capacità di adattarsi alle condizioni al contorno, alle caratteristiche e alle finalità del singolo caso studio, attraverso un percorso iterativo e sperimentale. L’articolazione del processo rende quindi necessario confrontarsi con i diversi aspetti teorici e pratici della materia, per poter affrontare in maniera consapevole la complessità del reale e definire possibili modelli della conoscenza. Al centro della metodologia è quindi il modello. Il modello strumentale, realizzato attraverso il rilevamento a luce coerente o fotogrammetrico (terrestre e aereo); e il modello geometrico, elaborato al fine di ricostruire la genesi morfologica. E dal modello si passa alla rappresentazione, con le varie tipologie dipendenti dal soggetto e dai fini comunicativi.
AMBITO 2 - DISEGNO COME MODELLO. LA GEOMETRIA DESCRITTIVA PER LA CONOSCENZA E L’IMMAGINAZIONE DELLA FORMA
Negli ultimi 50 anni la rivoluzione digitale ha profondamento modificato il significato della parola disegno: nella ricerca universitaria, in particolare, questo termine ha assunto via via significati di crescente importanza metodologica e ha ampliato il campo espressivo, comprendendo nel suo ambito, una grande varietà di forme della rappresentazione. Da un punto di vista metodologico, al disegno come prodotto e al disegno come strumento, si è sostituito oggi il disegno come modello e il disegno come processo. “Disegno come Modello” è una forma espressiva significativa di tutti i modelli (mentali, grafici, cromatici, matematici, numerici, concettuali, informativi, comunicativi, etc.) che, singolarmente o integrati, concorrono nel definire una forma di rappresentazione.
“Disegno come processo” è una qualità del “Disegno come Modello”, che vuole significare che la forma di rappresentazione definita è frutto di una metodologia rigorosa, trasmissibile e ripetibile, secondo i principi del metodo scientifico. Analogamente alla parola disegno, anche la geometria descrittiva, fra le sue anime scientifiche costituenti, ha subito nel tempo recente una profonda trasformazione. Permeata dalle tecniche digitali e, grazie ad esse, sviluppata nella sperimentazione della forma, ha rivelato, con forza maggiore rispetto al passato, di avere un ruolo fondamentale non solo per la conoscenza e la rappresentazione dell’esistente, ma anche - e oggi soprattutto - nell'immaginazione della forma.
AMBITO 3 ‐ OSSERVATORIO SUL PATRIMONIO CULTURALE MATERIALE E IMMATERIALE: MONITORARE / COMPRENDERE / VALUTARE / ORIENTARE
La conoscenza e la documentazione dell'architettura avvengono mediante una scomposizione e una successiva ricomposizione ordinata di grandi quantità di informazioni quantitative e qualitative. Tali informazioni, tuttavia, vanno analizzate attraverso un approccio di tipo euristico, diretta alla scoperta di nuovi risultati, che consente la possibilità di estrarre dal tutto indistinto le caratteristiche significative dell’oggetto studiato.
Nell’ambito del patrimonio architettonico, questo concetto di tutto indistinto fa riferimento alla mole di informazioni che è possibile raccogliere mediante strumenti e tecniche di acquisizione massiva.
Le lezioni si fonderanno sul concetto di indagine rivolta alla conoscenza del patrimonio culturale, conseguita attraverso la raccolta di tutti quei dati che permettono di esplorare i settori più dinamici della ricerca, attraverso lo studio e l’analisi critica, la conoscenza storica e l’evoluzione architettonica dell’oggetto. Tutto ciò si consegue grazie alla connessione operata dal disegno, dal rilievo e dalla continua evoluzione delle tecnologie.
Attualmente, la conoscenza e la documentazione del patrimonio culturale si basa su un’ampia
gamma di modalità e tecniche per la conoscenza che spaziano da quelle massive a quelle dirette. Dall’osservazione diretta e dall’esperienza vissuta dei luoghi e delle architetture scaturiscono intuizioni e interrogativi che conducono alla consapevolezza dello spazio. Questo processo di analisi svolto anche tramite il disegno dal vero sviluppa forti capacità critiche come, ad esempio, la sensibilità cromatica verso la materia e il suo stato di conservazione e affina la creatività intesa come possibilità di mettere in relazione le idee in maniera originale.
Sebbene l'integrazione di differenti tipologie di dato, analogiche e digitali, stia diventando sempre più comune grazie all’utilizzo delle molteplici applicazioni software disponibili, tuttavia il traguardo da raggiungere punta sulla capacità di gestire in maniera appropriata enormi quantità di dato eterogeneo per estrarne significati critici.
AMBITO 4 - COMUNICAZIONE VISIVA E CULTURA VISUALE
La finalità generale delle riflessioni poste dall’ambito 4 “Comunicazione visiva e cultura visuale” è quello di riportare al centro della discussione scientifico-disciplinare le “immagini” adottando un approccio metodologico in grado di tenere sia il “fare” e sia il “fruire” immagini, e cioè oggetti iconici, pratiche della visione e dello sguardo.
All’evidenza della centralità delle immagini, da una trentina di anni è infatti corrisposto un rifiorire di studi, teorie e metodologie, per la conoscenza derivata, il contenuto conoscitivo trasmesso ma soprattutto per le esperienze connesse ai modi e alle forme della visualizzazione. La cosiddetta “svolta iconica” ha così riguardato una moltitudine di saperi che hanno assunto l'immagine quale categoria d’indagine a sé stante, ricomprendendo nel medesimo alveo immaginazione e immaginario e l’insita duplice natura di ogni immagine - il materiale e il mentale, la cosa e l’idea, la verità e l’errore.
L’immagine assume quindi un ruolo colloquiante tra il fenomeno e la sua comprensione, è quindi il cardine, il medium tra l’oggetto e il soggetto. Diventa pertanto ovvia protagonista nella relazione tra gli individui sia come strumento di trasmissione dell’informazione ma anche come struttura su cui si ancora il processo immaginativo e compositivo.
Una svolta iconica che, paradossalmente, non si è invece manifestata con la stessa intensità negli studi del Disegno, dove non sembra essersi radicata la piena consapevolezza della necessità di affrontare, comprendere e governare questo “moltiplicarsi di immagini”. L’urgenza di ricomprendere nell’alveo della disciplina del Disegno finalità che vadano oltre quelli della prefigurazione e del controllo dello spazio antropico, sapendo perciò conciliare pensiero scientifico ed estetico, motivano le riflessioni e le esperienze che saranno proposte dall’ambito 4. Ciò nell’ottica più generale di partecipare ad una riflessione sul futuro dello statuto del Disegno ed al non più rimandabile consolidamento di tali specifici saperi.
modalità di accertamento finale: La valutazione delle competenze e della maturità critica e metodologica raggiunte dai Dottorandi, grazie all'offerta formativa del corso, avverrà in modo progressivo mediante incontri bimestrali di confronto diretto tra ciascun dottorando e il Collegio dei Docenti.
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