Offerta formativa erogata 2024/2025

1° ANNO (40° ciclo)
CURRICULUM A) STORIA DELL’ARCHITETTURA
CURRICULUM C) RESTAURO

Il piano formativo del primo anno prevede corsi di carattere istituzionale avanzato, distinti in quattro ambiti tematici, sia teorici che applicativi:
AMBITO 1 - ASPETTI TEORICI E METODOLOGICI RIGUARDO ALLA RICERCA STORICA IN ARCHITETTURA

COMUNICAZIONI FRONTALI
- Teoria e pratica della ricerca storica in architettura
- L’importanza del metodo nella ricerca storica: il percorso conoscitivo à rebour applicato all’architettura
- L’autonomia disciplinare e metodologica della storia dell'architettura: strumenti e risorse digitali per la ricerca
- Architetti che insegnano storia: il contributo di Arnaldo Bruschi a una nuova storia dell’architettura
- Uso dell’iconografia per la ricerca storica, architettonica, urbana
- Strutturare un testo scientifico

AMBITO 2 - APPLICAZIONI PER IL RILEVAMENTO E LA RAPPRESENTAZIONE ARCHITETTONICA

COMUNICAZIONI FRONTALI
- Applicazioni su tecniche fotografiche e raddrizzamenti fotografici (prospettico, omologico, proiettivo)
- Laser scanner 3D e fotogrammetria: la tracciabilità del processo

AMBITO 3 - STRUMENTI CONOSCITIVI E APPROCCI PER LA SALVAGUARDIA E IL RESTAURO DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

COMUNICAZIONI FRONTALI
- Strumenti online per la ricerca finalizzata al restauro
- Modalità nella storia recente della ricostruzione post simica
- L'innovazione digitale per la conoscenza e il restauro dell’architettura
- Approcci metodologici per la lettura dei tessuti edilizi storici
- Classificazione e salvaguardia dei tessuti edilizi storici

AMBITO 4 - PROGETTI DI RICERCA E TERZA MISSIONE

COMUNICAZIONI FRONTALI
- Opportunità di finanziamento per i dottorandi: Progetti di avvio alla ricerca.
- La Terza Missione, esperienze e linee guida per la presentazione di nuove proposte
- Ricerca-azione nel centro storico della Capitale. L'esperienza di Esquilino chiama Roma (Terza Missione)


1° ANNO (40° ciclo)
CURRICULUM B) DISEGNO

Il piano formativo del primo anno prevede corsi di carattere istituzionale avanzato, distinti in quattro ambiti tematici collegati anche ad attività seminariali.

AMBITO 1 - IL MODELLO. DAL SOGGETTO AL MODELLO ALLA RAPPRESENTAZIONE

Il rilievo dell’esistente rappresenta il principale strumento di conoscenza di ciò che ci circonda. Tale attività conoscitiva costruisce uno stato dell’arte utile per avviare processi di analisi ed interpretazione dell’esistente, declinati attraverso le attività di modellazione e rappresentazione digitale. Un percorso metodologico che richiede la capacità di adattarsi alle condizioni al contorno, alle caratteristiche e alle finalità del singolo caso studio, attraverso un percorso iterativo e sperimentale. L’articolazione del processo rende quindi necessario confrontarsi con i diversi aspetti teorici e pratici della materia, per poter affrontare in maniera consapevole la complessità del reale e definire possibili modelli della conoscenza. Al centro della metodologia è quindi il modello. Il modello strumentale, realizzato attraverso il rilevamento a luce coerente o fotogrammetrico (terrestre e aereo); e il modello geometrico, elaborato al fine di ricostruire la genesi morfologica. E dal modello si passa alla rappresentazione, con le varie tipologie dipendenti dal soggetto e dai fini comunicativi.

COMUNICAZIONI FRONTALI
- Graphical Investigations on Architectural Intangible Heritage
- Applicazione restituzione grafica da fonti
- Conoscenza, interpretazione e comunicazione della realtà continua -ovvero materiale- attraverso l’acquisizione e la successiva definizione digitale di modelli discreti
- Applicazione topografica/laser scanner
- Conoscenza dei modelli geometrici delle fotocamere, la fotografia nodale
- Applicazioni su tecniche fotografiche e raddrizzamenti fotografici (prospettico, omologico, proiettivo)
- Laser scanner 3D e fotogrammetria: la tracciabilità del processo
- Classificazione dei dati: AI a supporto della analisi del dato; La scala della rappresentazione in funzione del rilievo


AMBITO 2 - DISEGNO COME MODELLO. LA GEOMETRIA DESCRITTIVA PER LA
CONOSCENZA E L’IMMAGINAZIONE DELLA FORMA

Negli ultimi 50 anni la rivoluzione digitale ha profondamento modificato il significato della parola disegno: nella ricerca universitaria, in particolare, questo termine ha assunto via via significati di crescente importanza metodologica e ha ampliato il campo espressivo, comprendendo nel suo ambito, una grande varietà di forme della rappresentazione. Da un punto di vista metodologico, al disegno come prodotto e al disegno come strumento, si è sostituito oggi il disegno come modello e il disegno come processo. “Disegno come Modello” è una forma espressiva significativa di tutti i modelli (mentali, grafici, cromatici, matematici, numerici, concettuali, informativi, comunicativi, etc.) che, singolarmente o integrati, concorrono nel definire una forma di rappresentazione.
“Disegno come processo” è una qualità del “Disegno come Modello”, che vuole significare che la forma di rappresentazione definita è frutto di una metodologia rigorosa, trasmissibile e ripetibile, secondo i principi del metodo scientifico. Analogamente alla parola disegno, anche la geometria descrittiva, fra le sue anime scientifiche costituenti, ha subito nel tempo recente una profonda trasformazione. Permeata dalle tecniche digitali e, grazie ad esse, sviluppata nella sperimentazione della forma, ha rivelato, con forza maggiore rispetto al passato, di avere un ruolo fondamentale non solo per la conoscenza e la rappresentazione dell’esistente, ma anche - e oggi soprattutto - nell'immaginazione della forma.

COMUNICAZIONI FRONTALI
- Linee di ricerca nell’ambito della geometria descrittiva
- Geometria della forma: un’architettura di linee
- Geometria delle superfici per la genesi dei sistemi voltati
- I metodi digitali della rappresentazione per la costruzione della forma.
- Analisi della misura, dei moduli e del proporzionamento della forma
- La prospettiva a Palazzo Barberini. Ripercorrere la storia, attraversare la collezione
- La costruzione della prospettiva fra teoria e prassi
- La radice culturale dei metodi di rappresentazione: la prospettiva

ATTIVITÀ SEMINARIALI

AMBITO 3 ‐ OSSERVATORIO SUL PATRIMONIO CULTURALE MATERIALE E IMMATERIALE: MONITORARE / COMPRENDERE / VALUTARE / ORIENTARE

La conoscenza e la documentazione dell'architettura avvengono mediante una scomposizione ed una successiva ricomposizione ordinata di grandi quantità di informazioni quantitative e qualitative. Tali informazioni, tuttavia, vanno analizzate attraverso un approccio di tipo euristico, diretta alla scoperta di nuovi risultati, che consente la possibilità di estrarre dal tutto indistinto le caratteristiche significative dell’oggetto studiato.
Nell’ambito del patrimonio architettonico, questo concetto di tutto indistinto fa riferimento alla mole di informazioni che è possibile raccogliere mediante strumenti e tecniche di acquisizione massiva.
Le lezioni si fonderanno sul concetto di indagine rivolta alla conoscenza del patrimonio culturale, conseguita attraverso la raccolta di tutti quei dati che permettono di esplorare i settori più dinamici della ricerca, attraverso lo studio e l’analisi critica, la conoscenza storica e l’evoluzione architettonica dell’oggetto. Tutto ciò si consegue grazie alla connessione operata dal disegno, dal rilievo e dalla continua evoluzione delle tecnologie.
Attualmente, la conoscenza e la documentazione del patrimonio culturale si basa su un’ampia
gamma di modalità e tecniche per la conoscenza che spaziano da quelle massive a quelle dirette. Dall’osservazione diretta e dall’esperienza vissuta dei luoghi e delle architetture scaturiscono intuizioni e interrogativi che conducono alla consapevolezza dello spazio. Questo processo di analisi svolto anche tramite il disegno dal vero sviluppa forti capacità critiche come, ad esempio, la sensibilità cromatica verso la materia e il suo stato di conservazione e affina la creatività intesa come possibilità di mettere in relazione le idee in maniera originale.
Sebbene l'integrazione di differenti tipologie di dato, analogiche e digitali, stia diventando sempre più comune grazie all’utilizzo delle molteplici applicazioni software disponibili, tuttavia il traguardo da raggiungere punta sulla capacità di gestire in maniera appropriata enormi quantità di dato eterogeneo per estrarne significati critici.
COMUNICAZIONI FRONTALI

- Teoria e Strategie per le acquisizioni massive
- Il rilievo integrato complesso nel rapporto tra enti pubblici e ricerca scientifica. Galleria Borghese e Foro di Nerva
- Rip, Model & Learn
- Possibili sviluppi digitali del rilievo
- Il disegno invisibile per la città visibile
- Disegno: Questioni di metodo
- L’esercizio del disegno dal vero in architettura
- Palazzo Barberini: analisi e conoscenza diretta attraverso il disegno
- Introduzione alla giornata di lavoro
- Qualità e quantità nella gestione dei dati
- La tracciabilità del processo
- Esercizio e discussione sulla classificazione
- Casi applicativi
- L’evoluzione dei metodi di acquisizione: il progetto di documentazione della Cattedrale di Aachen
- Introduzione sull’interpretazione dei dati
- Scomposizione semantica di modelli integrati: analisi del dato fra tracce, trasformazioni e interpretazioni
- La lettura attraverso la scomposizione semantica di nuvole di punti
- Strumenti di scomposizione semi-automatici
- La conoscenza per la gestione. Parte I – Dalla ricerca all’applicazione. Parte II – Dall’applicazione alla ricerca
- Scomposizione e ricostruzione del patrimonio architettonico tramite processi BIM
- Articolazione semantica dell'informazione: un processo critico sul Chiostro del Bramante


ATTIVITÀ SEMINARIALI

AMBITO 4 - COMUNICAZIONE VISIVA E CULTURA VISUALE

La finalità generale delle riflessioni poste dall’ambito 4 “Comunicazione visiva e cultura visuale” è quello di riportare al centro della discussione scientifico-disciplinare le “immagini” adottando un approccio metodologico in grado di tenere sia il “fare” e sia il “fruire” immagini, e cioè oggetti iconici, pratiche della visione e dello sguardo.
All’evidenza della centralità delle immagini, da una trentina di anni è infatti corrisposto un rifiorire di studi, teorie e metodologie, per la conoscenza derivata, il contenuto conoscitivo trasmesso ma soprattutto per le esperienze connesse ai modi e alle forme della visualizzazione. La cosiddetta “svolta iconica” ha così riguardato una moltitudine di saperi che hanno assunto l'immagine quale categoria d’indagine a sé stante, ricomprendendo nel medesimo alveo immaginazione e immaginario e l’insita duplice natura di ogni immagine - il materiale e il mentale, la cosa e l’idea, la verità e l’errore.
L’immagine assume quindi un ruolo colloquiante tra il fenomeno e la sua comprensione, è quindi il cardine, il medium tra l’oggetto e il soggetto. Diventa pertanto ovvia protagonista nella relazione tra gli individui sia come strumento di trasmissione dell’informazione ma anche come struttura su cui si ancora il processo immaginativo e compositivo.
Una svolta iconica che, paradossalmente, non si è invece manifestata con la stessa intensità negli studi del Disegno, dove non sembra essersi radicata la piena consapevolezza della necessità di affrontare, comprendere e governare questo “moltiplicarsi di immagini”. L’urgenza di ricomprendere nell’alveo della disciplina del Disegno finalità che vadano oltre quelli della prefigurazione e del controllo dello spazio antropico, sapendo perciò conciliare pensiero scientifico ed estetico, motivano le riflessioni e le esperienze che saranno proposte dall’ambito 4. Ciò nell’ottica più generale di partecipare ad una riflessione sul futuro dello statuto del Disegno ed al non più rimandabile consolidamento di tali specifici saperi.

COMUNICAZIONI FRONTALI
- Dalla percezione visiva alla teoria della forma. Le forme della percezione (dal pensiero all’immagine). Il bello (tra percezione, azione ed espressione)
- Tra comunicazione visiva e cultura visuale. Alla ricerca di regole.
- Architettura e cultura Visuale (architettura e fotografia, architettura e arti grafiche, architettura e media)
- Le immagini pittogrammatiche come forma di linguaggio visivo sintetico (evoluzione di un concetto, definizione, sintassi)
- Dare forma all'assenza: Esperienza di rappresentazione, comunicazione e narrazione dei luoghi per la memoria delle comunità
- La comunicazione videoludica: grammatica e gerarchie visive comunicative delle dinamiche partecipativo-emozionali del gioco; raffronto di linguaggi tra presente e passato.
- Ricostruzioni storiche in uno scenario di gioco ed esplorazione virtuale nei serious game. Percezione ed emozione nei videogame.
- Il panorama sferico tra rilievo e comunicazione multimediale
- Scenari Aumentati e Serious Games: creazione di contenuti ed esperienze visive-interattive per dispositivi mobile. Introduzione agli strumenti.


1° ANNO (40° ciclo)
CURRICULUM D) HISTORY, REPRESENTATION AND RESTORATION OF ARCHITECTURE

LECTURES, SEMINARS AND SITE VISITS:
- Deep knowledge through integrated survey: Passive techniques for 3D acquisition, modelling and interpretation
- Deep Knowledge trough integrated survey: Active techniques for 3D acquisition, modelling and interpretation
- Geometry and the model. An overview of content and research topics
- On Historical Research
- Online tools for research aimed at restoration
- The role of images for visual communication
- Eco-friendly approach to the restoration of historical gardens
- The World Heritage site of the San Antonio Mission in Texas
- Modern architectural drawings: methodological analysis on same significant case between Rome and Milan during the XVI and XVII centuries
- Relationships and cultural exchanges between Rome and Sweden in the modern Age. Art and architecture
- Site visit to the restoration site of the Propylaeum of piazza Guglielmo Marconi, EUR
- Building in the Middle Ages: The vaulted structures of Ninfa, construction site and materials

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