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Il corso condiviso sugli aspetti metodologici della ricerca coinvolge, al primo anno, gli allievi di tutte e tre le sezioni del dottorato, favorendo il confronto e l'apprendimento metodologico su un piano multidisciplinare.
Per la stessa ragione, il percorso formativo prevede anche uno sviluppo sul piano seminariale modulare, pensato e progettato per approfondire i metodi di ricerca nonché accrescere e rafforzare le conoscenze relative ai diversificati filoni di studio, attualmente in elaborazione.
Entro tale articolato ventaglio tematico saranno individuati i contenuti dei moduli che concorrono a definire il ciclo in programma. I seminari hanno il compito di approfondire e intrecciare le tematiche trattate dai tre curricula offrendo nuovi spunti di riflessione e di investigazione.
Si prevede anche un tirocinio didattico, con gli allievi indirizzati in vari corsi assecondando l'impegno consentito dalla legge.
Al fine di assicurare un opportuno controllo del percorso formativo, ciascun dottorando è seguito da uno o più tutor.
Per la formazione di ciascun dottorando sono incoraggiate la partecipazione a stages e convegni particolarmente orientati agli interessi personali di ricerca.
Le principali attività nelle quali i dottorandi verranno coinvolti saranno attentamente monitoriate allo scopo di favorirne la divulgazione in pubblicazioni scientifiche, qualora i risultati si dimostrino meritevoli.
Curriculum di Storia dell’Architettura
L’attività didattica si sviluppa attraverso seminari di revisione collettiva così che un confronto sistematico possa garantire lo scambio tra Collegio dei docenti e dottorandi, specialmente in relazione ai singoli temi di studio.
Ciò comporta una partecipazione attiva alle riunioni secondo il calendario programmato a inizio anno; ogni dottorando è tenuto a inoltrare, ai membri del Collegio e ai colleghi dottorandi, una relazione/rapporto descrittivo circa lo stato di avanzamento della propria ricerca, onde intervenire agli incontri in maniera informata.
In questo senso ogni dottorando, guidato da una figura di docente-supervisore, viene posto al centro del processo formativo, così che l’attività didattica si esplicita attraverso il coordinamento di tutti i componenti del Collegio. Tali attività hanno carattere metodologico e applicativo e sono quindi comuni a tutti i dottorandi in corso.
L’intento di tale percorso formativo è quello di definire un quadro di approfondimento che, sviluppato a cadenza quindicinale, possa configurare un percorso unitario volto a considerare la totalità del campo disciplinare dell’architettura.
In questa prospettiva, l’attività attivata nel corrente anno accademico sarà articolata secondo il calendario predisposto dal Corso di dottorato, in relazione al grado di approfondimento richiesto.
I seminari, svolti all'interno dei corsi presso le strutture del Dipartimento di afferenza, saranno coordinati da componenti del Collegio del Dottorato e tenuti da docenti esterni attivi in altre Università. Queste attività prevedono la partecipazione di tutti i dottorandi che insieme ai docenti contribuiscono a stimolare il dialogo e il dibattito su aspetti e problemi concernenti gli argomenti di studio trattati.
È evidente che l’intento di tale percorso formativo è quello di arricchire la costruzione dei metodi di ricerca, di interpretazione e di giudizio, concretizzando il passaggio da un apprendimento passivo ad un apprendimento attivo.
Per ulteriori specificazioni – in aggiunta a lezioni e seminari – è anche prevista la partecipazione a giornate di studio, congressi e conferenze promossi nell’ambito del Dipartimento e l’attuazione di visite di studio di volta in volta pianificate.
Nel determinare il piano formativo, il collegio dei Docenti predispone anche lo svolgimento di attività integrative da porre in relazione alle esigenze di approfondimento; in questo senso, previa valutazione dei curricula personali e limitatamente alle attività di ricerca autonomamente scelte dal dottorando, sarà avallata la frequenza di insegnamenti di carattere istituzionale o di applicazioni di laboratorio fra quelli attivi nell’ambito dei corsi di laurea quinquennale UE, magistrale di Architettura, nonché quelli predisposti dal manifesto annuale degli studi della Scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio. Altresì viene sollecitata la partecipazione a convegni, viaggi di studio, workshop, stages nazionali e internazionali, per ampliare il quadro formativo degli allievi.
Le attività connesse con la ricerca ruotano intorno alla scelta e alla definizione del tema, in relazione con gli interessi personali e le precedenti esperienze del dottorando. In questo senso viene incentivata la partecipazione a congressi nazionali e internazionali di specifico interesse per lo studio in elaborazione.
E’ evidente che si tratta di attività, le quali, insieme alle ricerche condotte singolarmente, ne costituiscono un essenziale completamento.
Curriculum di Disegno
Il piano formativo del primo anno di corso prevede 30 crediti formativi con la seguente articolazione;
- Analisi critica del significato del disegno come linguaggio (10 CFU)
- acquisizione e il trattamento dei dati per la elaborazione delle informazioni sull'architettura, lo spazio urbano e il paesaggio (10 CFU)
- elementi di geometria descrittiva in riferimento alle tecniche tradizionali e agli strumenti innovativi (10 CFU)
- rilievo e rappresentazione per la comunicazione e la valorizzazione dell'architettura, lo spazio urbano e il paesaggio (10 CFU)
I 10 crediti formativi attribuiti da ciascun ambito sono distribuiti tra didattica frontale e varie altre attività seminariali, in egual misura.
Attività varie (viaggi di studio, stages, convegni, pubblicazioni).
Curriculum di Restauro
L’attività didattica si sviluppa attraverso seminari di revisione collettiva così che un confronto sistematico possa garantire lo scambio tra Collegio dei docenti e dottorandi, specialmente in relazione ai singoli temi di studio.
Ciò comporta una partecipazione attiva alle riunioni secondo il calendario programmato a inizio anno; ogni dottorando è tenuto a inoltrare, ai membri del Collegio e ai colleghi dottorandi, una relazione/rapporto descrittivo circa lo stato di avanzamento della propria ricerca, onde intervenire agli incontri in maniera informata.
In questo senso ogni dottorando, guidato da una figura di docente-supervisore, viene posto al centro del processo formativo, così che l’attività didattica si esplicita attraverso il coordinamento di tutti i componenti del Collegio. Tali attività hanno carattere metodologico e applicativo e sono quindi comuni a tutti i dottorandi in corso.
L’intento di tale percorso formativo è quello di definire un quadro di approfondimento che, sviluppato a cadenza quindicinale, possa configurare un percorso unitario volto a considerare la totalità del campo disciplinare dell’architettura.
In questa prospettiva, l’attività attivata nel corrente anno accademico sarà articolata secondo il calendario predisposto dal Corso di dottorato, in relazione al grado di approfondimento richiesto.
I seminari, svolti all'interno dei corsi presso le strutture del Dipartimento di afferenza, saranno coordinati da componenti del Collegio del Dottorato e tenuti da docenti esterni attivi in altre Università. Queste attività prevedono la partecipazione di tutti i dottorandi che insieme ai docenti contribuiscono a stimolare il dialogo e il dibattito su aspetti e problemi concernenti gli argomenti di studio trattati.
È evidente che l’intento di tale percorso formativo è quello di arricchire la costruzione dei metodi di ricerca, di interpretazione e di giudizio, concretizzando il passaggio da un apprendimento passivo ad un apprendimento attivo.
Per ulteriori specificazioni – in aggiunta a lezioni e seminari – è anche prevista la partecipazione a giornate di studio, congressi e conferenze promossi nell’ambito del Dipartimento e l’attuazione di visite di studio di volta in volta pianificate.
Nel determinare il piano formativo, il collegio dei Docenti predispone anche lo svolgimento di attività integrative da porre in relazione alle esigenze di approfondimento; in questo senso, previa valutazione dei curricula personali e limitatamente alle attività di ricerca autonomamente scelte dal dottorando, sarà avallata la frequenza di insegnamenti di carattere istituzionale o di applicazioni di laboratorio fra quelli attivi nell’ambito dei corsi di laurea quinquennale UE, magistrale di Architettura, nonché
quelli predisposti dal manifesto annuale degli studi della Scuola di specializzazione in beni architettonici e del paesaggio. Altresì viene sollecitata la partecipazione a convegni, viaggi di studio, workshop, stages nazionali e internazionali, per ampliare il quadro formativo degli allievi.
Le attività connesse con la ricerca ruotano intorno alla scelta e alla definizione del tema, in relazione con gli interessi personali e le precedenti esperienze del dottorando. In questo senso viene incentivata la partecipazione a congressi nazionali e internazionali di specifico interesse per lo studio in elaborazione.
E’ evidente che si tratta di attività, le quali, insieme alle ricerche condotte singolarmente, ne costituiscono un essenziale completamento.
Modalità di scelta del soggetto della tesi
Curriculum di Storia dell’Architettura
I dottorandi che hanno appena cominciato il loro percorso formativo (I anno di corso) vengono sollecitati a presentare le proposte circa i temi di ricerca, individuati fra quelli a loro più affini ma che - come da Regolamento - risultino, oltre che rilevanti, strettamente pertinenti alla sezione di Storia.
L’individuazione dei temi di studio richiede proficui incontri con i membri del Collegio con i quali scambiare informalmente opinioni. In questa prospettiva sia il coordinatore che i membri del Collegio forniscono suggerimenti e utili indicazioni in merito.
L’attività sarà prevalentemente orientata a indagini di tipo bibliografico e d’archivio e potrà avviare utili contatti diretti con la realtà architettonica oggetto della ricerca.
Curriculum di Disegno
Ciascun dottorando durante il primo anno di corso inizierà ad orientarsi sui possibili argomenti di tesi, mediante indagini di tipo bibliografico, archivistico, documentario, etc.; in tale fase egli si avvarrà del supporto di un tutor e dei contributi dei docenti del Collegio negli incontri collegiali al fine di indirizzare la scelta del tema di ricerca prevista all’inizio del secondo anno.
Curriculum di Restauro
I dottorandi che hanno appena cominciato il loro percorso formativo (I anno di corso) vengono sollecitati a presentare le proposte circa i temi di ricerca, individuati fra quelli a loro più affini ma che - come da Regolamento - risultino, oltre che rilevanti, strettamente pertinenti alla sezione di Restauro.
L’individuazione dei temi di studio richiede proficui incontri con i membri del Collegio con i quali scambiare informalmente opinioni. In questa prospettiva sia il coordinatore che i membri del Collegio forniscono suggerimenti e utili indicazioni in merito.
L’attività sarà prevalentemente orientata a indagini di tipo bibliografico e d’archivio e potrà avviare utili contatti diretti con la realtà architettonica oggetto della ricerca.
Modalità delle verifiche per l'ammissione all'anno successivo
Curriculum di Storia dell’Architettura
L’ammissione al secondo anno di corso è subordinata alla valutazione della ricerca espressa da parte del Collegio del corso di dottorato. In particolare, il passaggio dalla prima alla seconda annualità prevede la consegna di un abstract relativo alla ricerca effettuata nel corso dell’intero anno e una sintetica esposizione delle linee di prosecuzione della ricerca per l’anno successivo.
L’elaborazione richiesta dovrà palesare rigore di metodo e padronanza della materia trattata; inoltre, ai fini della valutazione complessiva, i dottorandi dovranno anche dimostrare di aver seguito con regolarità e impegno le attività proposte e organizzate dal Corso di dottorato.
Curriculum Disegno
Ciascun dottorando durante il primo anno di corso inizierà ad orientarsi sui possibili argomenti di tesi, mediante indagini di tipo bibliografico, archivistico, documentario, etc.; in tale fase egli si avvarrà del supporto di un tutor e dei contributi dei docenti del Collegio negli incontri collegiali al fine di indirizzare la scelta del tema di ricerca prevista all’inizio del secondo anno.
Al termine del primo anno i dottorandi sottopongano a verifica del Collegio gli esiti di elaborazioni scritto-grafiche coerenti con il SSD che vengono conservate sistematicamente negli archivi.
Curriculum di Restauro
L’ammissione al secondo anno di corso è subordinata alla valutazione della ricerca espressa da parte del Collegio del corso di dottorato. In particolare, il passaggio dalla prima alla seconda annualità prevede la consegna di un abstract relativo alla ricerca effettuata nel corso dell’intero anno e una sintetica esposizione delle linee di prosecuzione della ricerca per l’anno successivo.
L’elaborazione richiesta dovrà palesare rigore di metodo e padronanza della materia trattata; inoltre, ai fini della valutazione complessiva, i dottorandi dovranno anche dimostrare di aver seguito con regolarità e impegno le attività proposte e organizzate dal Corso di dottorato.
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