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Didattica e ricerca
I dottorandi iscritti al primo hanno l'obbligo di frequentare il percorso formativo previsto dal Collegio dei docenti, che comprende:
- uno o più cicli intensivi di lezioni, specificamente pensati per offrire un’adeguata introduzione metodologica e tematica ai principali ambiti disciplinari del Dottorato; le lezioni frontali sono intercalate da discussioni di libri alla presenza dell'autore.
- un corso specificamente rivolto all'apprendimento dell'elaborazione di testi scientifici scritti o presentazioni orali in lingua inglese, svolto da madrelingua o da docente di livello linguistico equivalente.
L'attività formativa ha luogo dal mese di gennaio al mese di giugno del primo anno, con cadenza bi-settimanale, su due giorni a settimana, solitamente il lunedì e martedì mattina e pomeriggio, per circa 144 ore.
Per garantire la massima sinergia didattica tra le diverse aree disciplinari presenti nel Dottorato, il Collegio dei docenti discute e individua all’inizio dell’anno accademico uno o più temi-chiave di rilevanza interdisciplinare, attorno ai quali si articolano le singole lezioni dei docenti coinvolti nel percorso formativo.
L'offerta didattica mira a presentare i temi-chiave sotto le diverse prospettive metodologiche ed euristiche delle seguenti aree tematiche presenti nel Dottorato:
Filosofia politica
Economia dello sviluppo
Storia delle dottrine e delle istituzioni politiche
Scienza politica
Sociologia dei fenomeni politici
Sociologia generale
Sociologia giuridica
Storia delle relazioni internazionali
Storia moderna e contemporanea
In aggiunta all'offerta didattica del Dottorato e in ragione di particolari esigenze formative o di ricerca, i dottorandi possono concordare con il Collegio dei docenti la frequenza di corsi a carattere istituzionale o specifico tra quelli proposti dal Dipartimento di Scienze Politiche o dall'Ateneo Sapienza oppure da altri Atenei italiani o stranieri.
Particolare incoraggiamento sarà dato a cominciare dal primo anno a periodi di formazione/ricerca all'estero, da svolgersi nella seconda metà dell'anno accademico.
Esempi di temi-chiave dell'offerta didattica degli ultimi cicli di dottorato:
- Le parole chiave della politica, per i dottorandi del XXIV ciclo;
- Spazi e tempi della politica, per i dottorandi del XXXV ciclo;
- Emergenza, eccezione, crisi; Le passioni delle politica, per i dottorandi del XXXVI ciclo.
Per il XXXVII ciclo sono stati attivati due percorsi didattici, entrambi obbligatori, su due principali tematiche:
A) Le sfide della politica tra globale e locale
B) Storia, memoria, responsabilità e diritti
Modalità di scelta del soggetto della tesi
Modalità di definizione dell'oggetto della ricerca e scelta del tutor
Il Collegio dei docenti valuta le proposte di ricerca presentate dai dottorandi in occasione dello svolgimento delle prove concorsuali e affida, tenendo conto del parere dei dottorandi, il compito di affinare i temi e seguire l'attività di ricerca triennale a un docente-tutor, scelto tra i membri del Collegio dei docenti e coadiuvato, se necessario, da altro docente o esperto della materia appartenente ad altri Atenei o istituzioni italiani o esteri, in quest'ultimo caso anche attraverso accordi di co-tutela.
Modalità delle verifiche per l'ammissione all'anno successivo
Modalità delle verifiche per l'ammissione agli anni successivi
I risultati del lavoro di ricerca e formazione svolto dai dottorandi sono verificati periodicamente dai docenti-tutor. A fine anno i dottorandi presentano al Collegio dei docenti una relazione scritta circa le attività formative e di ricerca portate a termine. Il Collegio, sentito il parere del/dei docente/i-tutor, ammette o non ammette i dottorandi all'anno successivo di corso.
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