Nei trentasette cicli fin qui attivati, il Dottorato in Italianistica della Sapienza ha rappresentato un punto di riferimento essenziale nel contesto nazionale e internazionale per la formazione alla ricerca nei campi pertinenti allo studio della letteratura italiana e delle culture letterarie dal Medioevo a oggi, sia in lingua italiana che nelle altre lingue della testualità formalizzata (latino e dialetti). Al momento attuale, infatti, il Dottorato di Italianista della Sapienza quello di Venezia e quello di Pisa sono gli unici Dottorati in Italianistica attivi nell'ordinamento universitario nazionale, con risultati notevoli, per quanto riguarda il Dottorato della Sapienza, rispetto all'attrattività di studenti laureatisi in altre sedi. Nella sua missione formativa il Dottorato in Italianistica ha sempre perseguito l’intreccio tra i diversi approcci alla tradizione letteraria italiana: filologico, critico, linguistico, storico; in costante riferimento con le indispensabili correlazioni comparatistiche (con le altre tradizioni sia letterarie che artistiche e musicali), nonché di metodologia e teoria letteraria, anche in riferimento alle culture letterarie classiche e romanze. Alla luce delle nuove sue impostazioni istituzionali e soprattutto dei risultati acquisiti con i bandi degli ultimi cicli, che ha dimostrato l'attrattività nazionale e internazionale del Dottorato di ricerca in Italianistica della Sapienza, il Collegio ha deciso di rafforzare l'offerta formativa sulla base dei positivi risultati conseguiti negli anni passati. Nella continuità di questi obiettivi, il Collegio del Dottorato in Italianistica ha dunque provveduto a organizzare percorsi formativi specifici, con cicli di lezioni e seminari riservati ai dottorandi, oltre a incontri con studiosi italiani e stranieri su temi di diretto interesse per il lavoro di ricerca dei dottorandi. L’insieme di queste occasioni formative ha affrontato alcune questioni di rilevante impatto metodologico e teorico: rinnovate e suscitate da pubblicazioni recenti; costitutive e proprie per la formazione alla ricerca nei campi filologici, critici, storiografici in italianistica, anche in riferimento alle culture letterarie classiche, romanze e alla storia del teatro e del cinema. Sulla base di questa consolidata esperienza, il Collegio si è posto per tempo le questioni relative alla riorganizzazione strutturale e funzionale del Dottorato come terzo livello della formazione universitaria, anche ragionando sulla caratterizzazione della sua presenza nel contesto nazionale rispetto alle dinamiche strutturali dei dottorati che interessano il campo dell'italianistica. In particolare, il Dottorato in Italianistica della Sapienza ha gia' assunto negli ultimi anni un assetto formativo già predisposto al sistema dei crediti, per omogeneità con i due livelli di laurea, elaborando un curriculum per i dottorandi scandito sulla misura dei crediti da acquisire con il lavoro di tesi e con la partecipazione attiva ai corsi di formazione alla ricerca posti in calendario semestre per semestre; e dunque ora può facilmente organizzarsi nei termini previsti dai nuovi ordinamenti per quanto riguarda il computo dei crediti. Come in passato, e tanto più alla luce delle nuove disposizioni normative in materia di Dottorato, il Collegio valuterà attentamente la congruità di questo assetto formativo e dei suoi specifici programmi didattici, in primo luogo rispetto alle esigenze formative dei dottorandi, sempre con l’obiettivo di fornire ai dottorandi l’opportunità di fare esperienze diversificate ma coerenti per metodo e strumenti; e quindi rispetto al processo di riforma delle strutture dottorali. Sarà confermato anche nel 2020 il seminario di fine primavera che da molti anni è proposto e realizzato dai dottorandi medesimi, e che nel tempo ha dimostrato di essere una buona palestra per lo scambio delle esperienze formative, come documenta la serie delle pubblicazioni dei loro atti nel periodico semestrale di proprietà della Sapienza, avviato nel 1998 e regolarmente in corso, destinato ad accogliere in primo luogo i contributi dei dottorandi e dei dottori di ricerca. Con questo rinnovato assetto sperimentale il Dottorato in Italianistica intende rendere ancora più efficiente la costante sua impostazione finalizzata a formare competenze di alto livello alla ricerca nei diversi campi che costituiscono l’area degli studi in Italianistica nella loro sempre più intensa e varia esperienza e internazionale. In particolare, il Dottorato in Italianistica intende erogare formazione • per la ricerca filologica sulla tradizione testuale degli scrittori d’Italia, sia manoscritta che a stampa, in grado di fornire ai dottorandi con questa specifica vocazione gli strumenti fondamentali e più innovativi per realizzare edizioni critiche di testi di alta qualità; • per la ricerca storica e critica sulla letteratura italiana in tutto l’arco del suo svolgimento, in grado di fornire ai dottorandi con questa specifica vocazione gli strumenti fondamentali e più innovativi per realizzare studi di alta qualità sui problemi relativi alla periodizzazione e alla caratterizzazione delle diverse fasi e tipologie della letteratura italiana, alle dinamiche dei suoi modelli culturali e delle esperienze dei suoi scrittori, all’analisi interpretativa e valutativa dei testi nelle loro forme e stili e nella loro ricezione e tradizione; • per il confronto con i metodi e le teorie critiche contemporanee e con il quadro “comparato” delle letterature e delle culture letterarie, nella lunga durata della nostra tradizione e nel presente, con indagini sulla diffusione della letteratura e dei modelli culturali italiani fuori d'Italia, sull’emigrazione intellettuale, sulle scritture di stranieri in italiano e degli italiani in lingue diverse; • per il perfezionamento delle competenze bibliografiche e informatiche con seminari dedicati e attività pratica; • per l'apprendere a partecipare, con adeguate informazioni, ai bandi competitivi.