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Il programma formativo si articola in un blocco propedeutico di base, due blocchi paralleli di apprendimento ed approfondimento di metodologie (meccanica sperimentale e numerica) ed un terzo blocco di applicazioni ai problemi dell'ingegneria. I relativi moduli di corsi si svolgono prevalentemente nel primo e secondo anno di corso.
Il primo anno è dedicato, dal punto di vista della formazione, al completamento della loro preparazione fisico-matematica. Infatti, essendo un dottorato di ingegneria e quindi finalizzato alle potenziali applicazioni tecnologiche delle ricerche svolte, pone, per lunga tradizione, un forte accento sulla preparazione di base teorica e metodologica, per rendere ben inquadrata la successiva fase tecnologica applicativa.
Nel primo anno, sono quindi considerati obbligatori corsi specifici riguardanti approfondimenti nelle discipline fondanti della matematica, fisica e statistica, quali ad esempio Meccanica del Continuo, Meccanica Statistica, Calcolo delle Variazioni, Analisi Funzionale, Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali, con verifiche di apprendimento che diano riscontro a quanto assimilato dagli allievi. Gli allievi sono anche incoraggiati a seguire corsi impartiti in corsi di laurea magistrali differenti da quello di provenienza per approfondire tematiche ingegneristiche e interdisciplinari. Sono anche previste attività specifiche quali seminari, approfondimenti, applicazioni con possibili periodi di studio e ricerca presso altre istituzioni scientifiche, anche all'estero. Gli allievi sono incoraggiati a svolgere tutte quelle attività che li mettono in contatto con gli ambienti scientifici nazionali ed internazionali, quali, ad esempio, la presentazione personale dei lavori ai convegni e workshop. In particolare esiste la possibilità di sviluppare la tesi anche in co-tutela con università straniere quali, ad esempio, l'Université de Paris, l'INSA Lyon e l'Université de Toulon et du Var.
Modalità di scelta del soggetto della tesi
Gli studenti di questo dottorato di ricerca devono dedicarsi approfonditamente e in maniera originale ad una delle specializzazioni e applicazioni dell’ingegneria meccanica, sviluppandola nel triennio e nella redazione del lavoro finale di tesi.
Il tema della tesi di dottorato deriva dall’esame congiunto, tra il dottorando e il collegio dei docenti, di interessi e conoscenze, che portano alla definizione dell’argomento specifico e alla scelta del docente guida, spesso sulla base di quanto è stato approfondito durante lo svolgimento della tesi di laurea magistrale. In altri casi, in dipendenza del tipo di borsa attivata, per esempio finanziata da enti di ricerca o realtà industriali esterne, il tema può essere stabilito a priori e gli studenti interessati accettano di svolgerlo in maniera specifica.
Modalità delle verifiche per l'ammissione all'anno successivo
Al termine del primo anno del corso di dottorato, nel mese di ottobre, gli allievi presentano e discutono un progetto di tesi, concordato con il docente guida, davanti al Collegio dei Docenti. Nel progetto si definisce il settore di ricerca, e si forniscono i lineamenti delle principali problematiche emergenti dalla letteratura, si indica la tipologia della tesi, si prospettano gli obiettivi del lavoro, con le possibili linee di approfondimento.
L’ammissione al secondo anno avviene sulla base di quanto presentato in questo progetto di tesi e sulla base delle attività formative svolte e certificate dai docenti dei corsi o dai centri di ricerca presso i quali si sono svolti corsi e periodi di studio e ricerca, tenendo anche conto di eventuali partecipazioni a congressi o pubblicazioni su riviste.
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