Presentazione

CURRICULUM IN DIRITTO ROMANO E DIRITTI DELL'ANTICHITÀ:
Obiettivo fondamentale è promuovere ricerche che riguardino il diritto romano nel contesto storico delle società antiche. Campi rilevanti di indagine e di riflessione, oltre ad un'imprescindibile considerazione sulla ratio del diritto romano, saranno il diritto giurisprudenziale, l’analisi e la risoluzione dei casi controversi (il diritto romano come case law), la costruzione degli schemi teorici e la definizione delle idealità che muovono i giuristi ed ispirano le loro scelte.
Di particolare interesse, per svelare il funzionamento concreto delle norme giuridiche, è la storia del processo romano. Attraverso i meccanismi giudiziari si determina l’effettività dell’ordinamento, come la storiografia romanistica ha più volte mostrato. Per comprendere la dinamica dei processi è necessario che questi siano studiati in stretta correlazione con le vicende proprie dell’organizzazione politica. Senza partire dall’auctoritas come potere di fatto attorno al quale si crea la costituzione del principato, non si potrebbero individuare i caratteri nuovi delle cognitiones extra ordinem.
Tra i temi da trattare saranno anzitutto oggetto di esame le nozioni giuridiche e le politiche del diritto nate nel mondo romano, che hanno avuto un’influenza e un seguito nella tradizione europea.
In primo luogo verrà ricostruita e seguita nelle sue metamorfosi la concezione romana della cittadinanza. Come si afferma l’assetto pluralistico dei municipia e delle coloniae? Quali sono le ragioni di continuità e quali le differenze tra le civitates dell’età repubblicana e quelle del principato? A quale logica, a quali indirizzi dei principes corrisponde la progressiva assimilazione dei sudditi dell’impero ai cives Romani? L’ordinamento romano appare come una “istituzione complessa“ che si fonda sulla combinazione di più istituzioni, reciprocamente legate da un sistema misto, in parte gerarchico ed in parte pattizio: un sistema che può essere confrontato con altre organizzazioni politiche e giuridiche appartenenti ad epoche diverse. Si può pensare, in proposito, ad una comparazione con le forme di diritto sovranazionali che tendondono oggi ad affermarsi in Europa.
Per il diritto privato, non sarà difficile mettere in luce come i principali concetti moderni derivino dal pensiero romano sia pure attraverso una serie di complicati fenomeni di trasmissione culturale. Dal tema dell’appartenenza e dei suoi limiti ai collegamenti storici tra rapporti di produzione e diritti reali, dalla disciplina dei contratti, nominati ed atipici, al diritto commerciale e alle forme di autonomia patrimoniale perfetta delle universitates (per indicare solo alcuni esempi), ogni argomento verrà studiato sia nella sua storicità, entro le esperienze antiche, sia nelle interpretazioni successive, elaborate dalle scienze giuridiche dell’Europa continentale.
La didattica del dottorato comprenderà l’esegesi delle fonti romane (compresi i testi non provenienti dalla giurisprudenza nè da prescrizioni autoritative, che però contengano informazioni anche indirette sulle vicende giuridiche, sulla coesistenza e la distribuzione di diversi poteri pubblici, sull’applicazione delle norme nella storia romana); inoltre, comprenderà l’epigrafia, la papirologia, la storia delle religioni antiche, lo studio delle forme giuridiche greche, mediterranee, bizantine, collocando così lo ius romanum entro un quadro più ampio di relazioni e di culture.
Infine, la didattica comprenderà la storia delle dottrine giuridiche europee (vista soprattutto in alcuni momenti cruciali, come l’umanesimo e la pandettistica dell’Ottocento).
Un capitolo autonomo sarà costituito dalla storia degli studi relativi al diritto romano: opere di interpretazione per il presente oltre che di descrizione del passato. Si cercherà di mostrare analiticamente quale sia stato il contributo degli studi romanistici alla formazione delle dottrine giuridiche moderne. Per questa via è possibile la comparazione fra diversi diritti civili europei, che muovono dai modelli della jurisprudentia romana. Ed è contemporaneamente possibile storicizzare i dogmi civilistici che provengono da quella tradizione.

Vedere anche IL DIRITTO ROMANO ON-LINE: DOVE E COME in APPROFONDIMENTI

CURRICULUM IN TEORIA DEGLI ORDINAMENTI:
Il curriculum di Teoria degli Ordinamenti persegue i propri obiettivi in una prospettiva peculiare di multidisciplinarietà ed è strutturato secondo due itinerari autonomi e specifici, profondamente collegati agli altri curricula del dottorato in un orizzonte teorico che concerne il riferimento sia alla tematica ordinamentale che alle questioni di giustizia: un itinerario è connesso più strettamente alla filosofia del diritto, alla teoria generale del diritto, all'ermeneutica giuridica secondo riflessioni che investonono i diritti dell'uomo, in un contesto interculturale globalizzato e significativamente marcato dall'attuale potere egli algoritmi; l'altro attiene ai problemi propri del diritto canonico ed ecclesiastico, secondo una Weltanschauung sia teorica che più strettamente collegata al diritto positivo.
L'impegno nella formazione è finalizzato all'individuazione di principi generali del diritto che rinviino alla 'ricerca del giusto nel legale' compito precipuo del giurista; la struttura specialistica è individuata nella possibilità di acquisire capacità critica e di analisi della testualità giuridica, attraverso aspetti dell'ermeneutica che includono necessariamente l'interpretazione e l'argomentazione, dove è evidente che le professionalità giuridiche sono sempre più coinvolte in problematiche di stretta attinenza con i mercati finanziari che influenzano ambiti sensibili come quelli del legislatore delle istituzioni giuridiche in generale. Circa l’aspetto formativo specialistico, il corso tende a preparare studiosi di elevata competenza e attitudine critica nelle discipline incluse nei gruppi concorsuali, tra di loro affini, relazioni specifiche al Diritto romano e al Diritto privato del mercato per quanto attiene alla loro genesi. La specificità delle questioni teoriche fanno del curriculum di Teoria degli ordinamenti il fulcro attorno al quale ruotano gli altri due curricula, tale da far rilevare il suo valore formativo nell'acquisizione di strumenti di analisi e di critica in relazione ad una metodologia non solo tecnica; i metodi logico-argomentativi e le fondamentali categorie giuridico-economico-politiche costituiscono il presupposto imprescindibile del lavoro critico e valutativo di ogni studioso di questo dottorato.
La giuridicità delle società complesse esige infatti di interrogare la genesi del fenomeno giuridico per rispondere alle istanze che attengono quei temi classici che oggi trovano una nuova riconfigurazione: dalle fonti del diritto al tema dell’obbligatorietà, dall’interpretazione giuridica al nesso tra legalità e giustizia, solo per indicarne alcuni. Nel triennio i dottorandi sono tenuti a frequentare seminari, incontri, conferenze, giornate di studio etc. tenuti da studiosi italiani e stranieri in una prospettiva di coinvolgimento nella discussione sui diritti dell'uomo come diritti fondamentali, anche alla luce delle ricerche che coinvolgono le recenti scoperte tecnologiche e le neuroscienze.
Seminari specialistici saranno tenuti su:
- Dignità della persona, principi generali del diritto e diritto positivo;
- Ermeneutica giuridica e argomentazione giuridica;
- Nichilismo giuridico e fondamentalismo funzionale;
- Giustizia formale e giustizia materiale;
- Law and new Technologies;
- Le questioni della giuridicità all'epoca di internet;
- Diritto ed economia.
In questa architettura, si colloca l'itinerario di diritto canonico ed ecclesiastico, diretto all'approfondimento delle metodologie per la formazione scientifica in tale settore disciplinare. Durante i tre anni, in cui è suddiviso il corso, gli iscritti svolgono un programma di ricerca su un tema da essi scelto con l'assenso e sotto la guida dei docenti del corso, in modo da permettere loro di preparare una trattazione organica, a carattere monografico, che rappresenti un contributo alla conoscenza scientifica del settore disciplinare. Al fine di poter conseguire la preparazione necessaria al conseguimento di tale risultato, vi è la possibilità di frequentare cicli di seminari specialistici. Gli iscritti al corso, oltre a partecipare attivamente ai seminari delle singole discipline, alla fine di ciascun anno, presentano la relazione e i risultati delle ricerche. La validità di tali ricerche, svolte nell'ambito delle discipline del corso, è condizionata alla loro rilevanza sotto il profilo scientifico, dovendo le stesse consistere in saggi, note e commenti meritevoli di pubblicazione. Ai dottorandi è consigliata, altresì, la partecipazione a congressi, convegni, conferenze per un ulteriore approfondimento delle problematiche inerenti le materie curriculari.

CURRICULUM IN DIRITTO DEI CONTRATTI ED ECONOMIA D'IMPRESA:
Le aree tematiche trattate nell'ambito del diritto privato del mercato hanno lo scopo di contribuire al rafforzamento dell'integrazione nazionale e internazionale dei sistemi universitari tramite la promozione di iniziative in campo culturale, scientifico e didattico attraverso lo studio delle scienze giuridiche ed economiche, anche nell'ambito delle istituzioni giuridiche e politiche europee; il tutto perseguendo la finalità mediata della costruzione delle basi per la
formazione di uno spazio giuridico europeo e per il consolidamento e la perfetta integrazione all'interno del mercato comune.
E' in essere una collaborazione con la Scuola Dottorale Internazionale di Diritto ed Economia "Tullio Ascarelli", che ha sede presso l'Università Roma Tre.
In questo specifico ambito di ricerca sono perseguite, in particolare, le seguenti finalità:
-migliorare, coordinare e valorizzare le potenzialità esistenti per la formazione alla ricerca;
-istituire forme integrate di collaborazione sul piano scientifico e didattico per l'acquisizione di una conoscenza reciproca dei sistemi di ricerca e di alta formazione ai fini di una loro armonizzazione, anche
attraverso l'attivazione di Corsi di studio con il rilascio del corrispondente titolo congiunto a seguito di convenzioni con atenei italiani e stranieri nel rispetto dell'ordinamento nazionale;
-sviluppare accordi di cooperazione a livello nazionale ed internazionale;
-favorire l'accesso a fonti di finanziamento pubbliche e private sia nazionali che internazionali.
Il curriculum ha una base di formazione giuridica ampia allo scopo di favorire la formazione di figure di studiosi in grado di svolgere la loro attività con metodo interdisciplinare.
Il primo anno è dedicato all'approfondimento di temi generali nell'ambito delle discipline di base, diritto civile. Nel secondo anno si identifica un ambito di ricerca e studi innovativo cui applicare metodo e conoscenze acquisite nel primo anno (dal diritto civile al diritto della crisi di impresa); nel terzo viene approfondito il tema specifico scelto da ciascun dottorando per la tesi. Per tutti e tre gli anni di corso è prevista l'organizzazione di cicli di lezioni corredate dalle relative verifiche e seminari tematici di approfondimento.
In linea generale, la legislazione comunitaria si propone l'obiettivo della libera circolazione delle
persone, delle merci, dei capitali, adottando provvedimenti che si snodano secondo due percorsi principali. Da una parte le regole volte a delineare la struttura del mercato (o dei mercati), tra le quali si inseriscono sia le direttive che liberalizzano interi settori di attività economica (ad es., le direttive in materia creditizia, o quelle relative al mercato delle assicurazioni), sia la disciplina della concorrenza nelle sue molteplici articolazioni (che vietano le concentrazioni, gli aiuti di Stato o l'abuso di posizioni dominanti sul mercato); dall'altra le direttive aventi ad oggetto i rapporti tra privati, che regolano il corretto funzionamento delle contrattazioni, la trasparenza delle condizioni contrattuali, il riequilibrio delle posizioni contrattuali (clausole vessatorie, nullità cd. di protezione, obblighi di informazione, diritto di recesso in favore del consumatore). Tali norme svolgono una duplice funzione. In primo luogo quella di fissare regole chiare e precise che tutte le imprese -indipendentemente dalla posizione di forza che hanno sul mercato- devono rispettare, affinché la competizione si svolga su un piano di parità; in secondo luogo tutelano la parte contraente debole (consumatore, cliente, operatore non qualificato) da eventuali abusi. Alla luce dei principi e della legislazione comunitaria è necessario rileggere l'intera tematica dei contratti, della libera iniziativa economica privata, della tutela della concorrenza e della attività di impresa. Tale prospettiva di studio impone ai dottorandi la conoscenza non solo del sistema nazionale e comunitario, ma anche internazionale; si pensi soltanto Temi specialistici quali, ad esempio, l’informazione finanziaria, la cd.corporate governance l’evoluzione della disciplina in materia di crisi dell’impresa.

Concorso di ammissione 39 ciclo - Valutazione titoli e progetto - Elenco ammessi alla prova successiva: https://web.uniroma1.it/deap/sites/default/files/Dottorato_39_progetti.pdf

Concorso di ammissione 39 ciclo - Esito finale: https://web.uniroma1.it/deap/sites/default/files/comunicazione%20esito_finale_concorso_39_per_la_pubblicazione.pdf

(Vedi all'indice "APPROFONDIMENTI" di lato)


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