12/05/2020
Fin dai primi anni 80' il trattamento delle neoplasie primitive o metastatiche del peritoneo ha conosciuto un nuovo impulso sulla base del concetto di un trattamento locoregionale dal momento che spesso, in queste situazioni cliniche, la malattia rimaneva per lungo tempo confinata alla cavità addominale.Un più approfondito studio dei meccanismi di diffusione locale ha permesso di standardizzare modalità terapeutiche che combinino l'asportazione chirurgica della malattia presente con una chemioterapia ipertermica locoregionale che bonifichi il residuo microscopico che il chirurgo non è in grado di individuare. La chemioterapia intraperitoneale unisce ragioni di farmacocinetica(barriera peritoneo-plasmatica) a ragioni di farmacodinamica (ipertermia) per massimizzare l'effetto locale riducendo la tossicità sistemica. Attualmente rientrano nelle linee guida del trattamento il Pseudomixoma derivante da neoplasie appendicolari, il Mesotelioma peritoneale primitivo e le metastasi peritoneali da carcinoma ovarico colorettale e gastrico, sebbene per queste ultime rigidi criteri di selezione sono necessari.