Epistemologie del sud e sostenibilità: saperi ancestrali, buen vivir e cura.
Seminario in italiano organizzato dal dottorato (descrizione all'interno)


AULA C4 - Via Salaria 113 - h. 10.00 - 13.00
Intervengono
João Paulo Barreto - Filosofo, antropologo, attivista Tukano
Alcindo Ferla - Universidade Federal do Rio Grande do Sul
Vincenza Pellegrino - Università di Parma
Júlio Cesar Schweickardt - Fiocruz Amazonas
Giulia Selmi - Università di Parma
Introduce e modera
Giuseppe Ricotta - Sapienza Università di Roma


17 febbraio

Gli ultimi decenni hanno mostrato i limiti di un modello di sviluppo “estrattivista”, insostenibile socialmente ed ecologicamente, eppure costantemente rilanciato e sostenuto da governi e istituzioni internazionali. In questo contesto storico e culturale, all’interno del dibattito sociologico sulle società tardo-moderne o del rischio, il pensiero postcoloniale e decoloniale e la visione di futuro propria di contesti “altri” assumono uno specifico interesse. In particolare, le “epistemologie del Sud” possono essere viste come emergenze di lotta e riflessione in grado di rilanciare aspirazioni collettive inerenti la giustizia sociale e ambientale. A partire da tali premesse, il seminario ha come obiettivo un decentramento del dibattito sulla sostenibilità a partire dal dialogo con approcci e comunità che grazie alla resistenza e alla lotta per il riconoscimento, sono riuscite a preservare e rivendicare uno stile di vita meno predatorio nei confronti della natura. Paradigmi fondati su saperi cosiddetti “ancestrali”, quali il buen vivir, emersi negli ultimi anni da sud epistemici, ampliano e arricchiscono gli argomenti critici nei confronti della razionalità strumentale già presenti nel dibattito occidentale, e ci aiutano a ripensare modelli di “sviluppo” e di “sostenibilità”.

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