Il Dottorato intende formare una figura professionale con spiccate attitudini alla ricerca e all’analisi nel campo delle scienze sociali. Ad una figura professionale di questo tipo si richiede anche la capacità di diffondere i risultati della propria attività nella comunità scientifica globale – come peraltro oggi sempre più sottolineato dagli organismi addetti al controllo della qualità della ricerca. Pertanto, il Dottorato intende incoraggiare fin dall’inizio i Dottorandi a realizzare prodotti scientifici di tipologia e qualità tali da potere essere collocati su adeguati media a diffusione internazionale. Parallelamente, il Dottorato si propone di utilizzare la lingua inglese per favorire tale orientamento internazionale, nonché per accogliere e preparare studenti stranieri. Come conseguenza, primo, saranno ammessi al Dottorato solo candidati con buona conoscenza della lingua inglese; secondo, una parte consistenze delle lezioni e dei seminari saranno tenuti in questa lingua; e, terzo, il Dottorato incoraggerà l’utilizzo della lingua inglese per tutti i prodotti di ricerca realizzati dai dottorandi.
In termini di prospettive di occupazione, il Dottorato intende formare un duplice profilo professionale (ricercatore/manager) per un triplice settore d’impiego (Università ed enti di ricerca; amministrazioni pubbliche; imprese). Più specificamente, gli sbocchi professionali previsti sono quelli di ricercatore/docente presso le Università italiane e straniere; di ricercatore in enti di ricerca pubblici e privati che si occupano di analisi sociali ed economiche (ad esempio, in Italia, ISTAT, CNR, CENSIS, ISFOL, INVALSI e, a livello internazionale, FAO, World Bank, OECD, Eurostat, WHO, UNESCO, WTO, ILO, IOM); di ricercatore/manager presso le amministrazioni pubbliche a livello locale, regionale e nazionale, come pure presso le imprese private e presso le ONG.
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