Ricerca: L’internazionalizzazione del cinema e dell’audiovisivo italiano: dalle coproduzioni alle produzioni esecutive
Curriculum dottorato: Studi di teatro, arti performative, cinema e tecnologie per lo spettacolo digitale
L'internazionalizzazione dell'industria audiovisiva italiana è tra i principali obiettivi della Nuova Legge Cinema e Audiovisivo del 2016, oltre che, naturalmente, del Progetto Cinecittà del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questa spinta al potenziamento degli scambi tra l’Italia e gli altri paesi assume sostanzialmente due forme tangibili e concrete. In primo luogo, si cerca di attrarre le grandi produzioni hollywoodiane con gli incentivi fiscali e attraverso la costruzione di studios sempre più imponenti e all’avanguardia. In secondo luogo, l’apertura dell’Italia verso gli altri paesi avviene attraverso le coproduzioni internazionali e in particolare quelle europee, per cui il produttore italiano non è un mero esecutore, ma un produttore che possiede una quota di proprietà dei diritti di utilizzazione e sfruttamento economico sull’opera. Il progetto di ricerca intende analizzare gli effetti dell'internazionalizzazione del settore privilegiando, in particolare, le dinamiche istituzionali, economiche e produttive dell’industria, ma soffermandosi, allo stesso tempo, anche sulle singole opere e sulla loro dimensione progettuale.
Laureato in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media presso l'università degli studi di Roma "La Sapienza", dal 2023 lavora alla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, occupandosi, in particolare, di Contributi Selettivi.
Durante il percorso accademico si è dedicato alle politiche pubbliche nazionali e internazionali volte a promuovere e regolamentare l'industria audiovisiva, focalizzandosi, nello specifico, sulle coproduzioni internazionali.