Eventuali maggiori informazioni piano form. 1°a |
Il piano formativo del 1° anno del Dottorato in Biologia dei Sistemi Ecologici, così come degli anni successivi ha l’obiettivo di creare le condizioni adeguate affinché i dottorandi possano di ampliare le proprie prospettive e allo stesso tempo rimanere aggiornati sulle ultime scoperte e tendenze nel loro campo di studio e non solo. L’impegno didattico dei dottorandi viene organizzato in termini quantitativi e qualitativi in maniera da favorire la crescita scientifica senza limitarne l’attività di ricerca.
Per il 1° anno di corso il piano formativo prevede la partecipazione a corsi di carattere istituzionale avanzato, attività di tipo seminariale o di laboratorio, attività di campo connesse con la ricerca proposti dal Collegio dicenti. In aggiunta, i dottorandi possono partecipare ad attività formative e di ricerca autonomamente scelte che devono, tuttavia, essere approvate dal Collegio dei Docenti. Per attività formative autonomamente scelte dal dottorando e approvate dal Collegio Docenti si intendono sia attività organizzate dall'Ateneo, come corsi sulle competenze trasversali (opportunità di finanziamento alla ricerca e alla mobilità internazionale, eventi di disseminazione, attività di valutazione dei risultati della ricerca e altro), sia organizzate da società scientifiche (come Workshop, Summer/Winter school e giornate di studio), sia partecipazione a convegni e congressi autonomamente scelti dai dottorandi, sia attività nell'ambito degli European training networks.
All’inizio di ogni anno accademico viene stabilito un calendario delle attività formative con le date e i titoli dei seminari tenuti sia dai docenti italiani e stranieri appartenenti al Collegio dei Docenti sia da studiosi ed esperti italiani e stranieri di elevato profilo provenienti dal mondo accademico, degli Enti di Ricerca, dalle Istituzioni culturali e sociali. Gli argomenti trattatati nelle diverse attività possono sia essere direttamente riconducibili al progetto formativo del Corso di Dottorato che al perfezionamento informatico, alla disseminazione e comunicazione, alla proprietà intellettuale e open access, al trasferimento tecnologico e imprenditoria.
Il percorso formativo si completa con la partecipazione a convegni e congressi, così come con le attività di ricerca che ogni dottorando svolge all'interno di singoli laboratori afferenti ai docenti tutor deputati a seguire il percorso di formazione scientifica del dottorando.
Ogni dottorando durante il 1° anno dovrà conseguire un numero complessivo di ore di attività formativa pari a 50 di cui almeno 20 ore da conseguire nell’ambito della didattica programmata. I dottorandi del 1° anno dovranno seguire inoltre il corso e-learning di base per la sicurezza e la salute dei lavoratori "Corso di Formazione Generale Lavoratori".
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Modalità di scelta dell'argomento della tesi: |
La tesi di dottorato viene scelta sulla base del progetto del candidato in combinazione con le disponibilità offerte dai docenti sia del Collegio sia esterni. In particolare, ogni progetto di dottorato sarà seguito da almeno tre tutors facenti parte del collegio (di cui almeno uno “trasversale” ovvero afferente a discipline come la matematica dei modelli, la fisica computazionale, la statistica ambientale o la bioinformatica) in modo da assicurare la multidisciplinarietà insita nell’approccio sistemico del corso di dottorato in Biologia dei Sistemi Ecologici. La tesi deve essere approvata dai docenti-guida e discussa di fronte al Collegio Docenti. La tesi dovrà consistere in un elaborato di contenuto originale e di adeguata composizione, che includa una o più introduzioni (sul tema della tesi, sul progetto e sul quadro internazionale degli studi), i materiali e i metodi utilizzati, i risultati sperimentali, la discussione degli stessi e delle problematiche scientifiche.
Il Collegio Docenti, tenuto conto delle indicazioni dei docenti-guida, può autorizzare la redazione di una tesi di dottorato che segua uno dei due modelli di seguito illustrati:
1. “TESI classica”: sarà organizzata in Introduzione, Materiali e Metodi, Risultati, Discussione, Conclusioni e Bibliografia, con illustrazioni, tabelle e didascalie, eventuali tavole iconografiche, e tutti i materiali allegati (base dei dati del progetto, materiale cartografico, materiali aggiuntivi e correlati, ecc.). Dovrà inoltre consentire di individuare il contributo diretto alla ricerca da parte del dottorando, così come il grado di originalità e di innovazione dei risultati raggiunti. Gli eventuali lavori scientifici del Dottorando, coerenti con il Progetto di ricerca, pubblicati e/o in stampa e/o inviati a riviste scientifiche, dovranno essere riportati.
2. “TESI composita”: dovrà raccogliere in maniera organica i contenuti delle pubblicazioni scientifiche su riviste ISI del dottorando (già pubblicate o approvate per la stampa), che siano strettamente inerenti la linea del progetto inizialmente presentato e vengano opportunamente collegate da specifici capitoli e/o paragrafi di raccordo. In questo caso, l'elaborato dovrà prevedere la stesura di un'ampia introduzione sintetica, di una discussione generale e di conclusioni finali complessive, coerenti con il progetto proposto. Dovrà inoltre emergere il contributo svolto dal dottorando, a maggior ragione nel caso in cui le pubblicazioni siano a più nomi.
La lingua prevista per la redazione della tesi di dottorato è l'italiano, ma il Collegio Docenti incoraggia i dottorandi a redigere la propria tesi in lingua inglese, in particolare per le tesi strutturate in più lavori (tesi composita). In ogni caso, il dottorando deve assicurarsi di poter garantire la qualità linguistica dell'elaborato. In entrambe le modalità previste (“tesi classica” o “tesi composita”), laddove la lingua utilizzata sia l’italiano, è richiesta la stesura di un “extended abstract” in inglese (orientativamente una decina di pagine) della tesi.
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Modalità delle verifiche per l'ammissione all'anno successivo |
Al termine del primo anno ciascun dottorando/a dovrà tenere un seminario in seduta pubblica e dinnanzi al Collegio Docenti per presentare la propria attività scientifica e formativa svolta nel corso del primo anno illustrando in particolare il materiale raccolto, i protocolli sperimentali messi a punto, i risultati preliminari delle analisi di laboratorio o di campo, le missioni di ricerca svolte, le prospettive di lavoro per gli anni successivi, problemi eventualmente incontrati; la partecipazione a convegni, congressi, corsi e seminari seguiti ed le eventuali pubblicazioni. Dieci giorni prima del seminario ciascun dottorando dovrà inviare al Collegio Docenti un abstract dell'attività scientifica svolta. Al termine di ogni presentazione i membri del Collegio apriranno una discussione con il dottorando, ponendo domande, richieste di chiarimento e offrendo suggerimenti sulle ulteriori fasi del progetto. Al termine, il Collegio esprimerà un giudizio sulle attività di ricerca e formative svolte e si esprimerà sull'ammissione o meno all'anno successivo.
Qualsiasi eventuale richiesta di sospensione del corso di dottorato, massimo 1 anno, dovrà essere adeguatamente motivata e sottoposta al Collegio Docenti per l'autorizzazione.
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Momenti di presentazione, di scambio e di discussione dei risultati di ricerca da parte dei dottorandi |
Il corso di dottorato in Biologia dei Sistemi Ecologici intende facilitare il più possibile i momenti di presentazione, scambio e discussione dei risultati di ricerca tra i dottorandi con l’obiettivo principale di creare un ambiente accogliente in cui i dottorandi possano condividere apertamente i loro risultati, ricevere feedback costruttivi e costruire una comunità di ricerca collaborativa.
Nel corso di ciascun anno accademico, si organizzeranno seminari periodici duranti i quali i dottorandi presenteranno gli avanzamenti della loro ricerca, sessioni tematiche di approfondimento con lettura e discussione di articoli scientifici che saranno organizzate in base agli argomenti di ricerca dei dottorandi per facilitare la discussione e l'interazione tra coloro che lavorano su tematiche simili, conferenze interne rivolte agli studenti dei corsi di Laurea Magistrale durante le quali i dottorandi spiegheranno la loro ricerca e mostreranno i risultati parziali, incontri informali, come caffè scientifici o aperitivi, per incoraggiare la socializzazione e la discussione più friendly.
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Attività formative, non incluse nella didattica programmata di cui ai punti precedenti, di docenti con affiliazione estera e/o di studiosi ed esperti sia italiani che stranieri provenienti da enti di ricerca, aziende e da istituzioni culturali e sociali |
Le attività formative non incluse nella didattica programmata saranno definite all'inizio di ogni anno accademico e coinvolgeranno docenti italiani e stranieri, su temi proposti dai docenti del Collegio riconducibili al progetto formativo ma anche al perfezionamento informatico, alla disseminazione e comunicazione, alla proprietà intellettuale e open access, al trasferimento tecnologico e imprenditoria.
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