VITTORIA LAINO

Dottoranda

ciclo: XXXIX
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supervisore: Giovanni Moro

Ricerca: Sinergia tra cittadinanza e Pubblica Amministrazione: concetti e strumenti per un policy co-decision-making process


Negli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse per il coinvolgimento dei cittadini nella sfera di definizione ed elaborazione delle politiche pubbliche. Gli istituti che – a diverso titolo – formalizzano il contributo di soggetti esterni alle amministrazioni hanno acquisito sempre maggiore rilevanza in settori che riguardano attività di interesse generale, tra cui (solo a titolo esemplificativo) la gestione del welfare, la pianificazione urbanistica e lo sviluppo comunitario. Alla base di questa legittimazione in crescita, che verosimilmente corrisponde a un incrementale esercizio dei dispositivi, troviamo il riconoscimento del valore aggiunto che deriva dalla diversità delle prospettive, delle conoscenze e dei valori della cittadinanza attiva. E questo – potremmo dire – secondo la più ‘positiva’ delle ipotesi: quella per cui le pratiche di partecipazione vengono realizzate per consentire un concreto inserimento delle istanze della popolazione nei circuiti della decisione e della gestione pubblica. Non, dunque, come politiche meramente simboliche da parte delle stesse amministrazioni. La partecipazione dei cittadini alla definizione e alla implementazione delle politiche pubbliche è divenuta essenziale per promuovere una democrazia inclusiva e responsabile. Il concetto di policy co-decision-making process rappresenta un approccio che mira a coinvolgere la cittadinanza e la Pubblica Amministrazione in un processo decisionale condiviso, al fine di garantire una governance più trasparente, responsabile, efficiente ed equa. I dispositivi annoverabili in tale categoria si configurano come funzionali alla promozione della democrazia partecipativa, aprendo a delle prassi che coinvolgono le principali posizioni della comunità di riferimento sul tema, adatti ad affrontare le sfide complesse che caratterizzano la società contemporanea. Comprendere a fondo la natura e il valore di tali istituti significa innescare dei procedimenti virtuosi volti allo sviluppo di soluzioni e misure più equilibrate, sostenibili e condivise, frutto di una maggiore partecipazione e collaborazione tra i diversi attori nell’arena delle politiche pubbliche. L’attenzione e il crescente interesse nei confronti delle pratiche di collaborazione sono l’esito di una molteplicità di variabili, tra le quali possiamo citare un’emergente necessità fronteggiare problemi collettivi più complessi e tra loro più interrelati, che si inseriscono a loro volta in una società in rapido mutamento nei suoi elementi. La ricerca si sostiene sulla constatazione che i concetti attinenti alle categorie teoriche di riferimento, così come gli ambiti di applicazione concreta, presentino ad oggi molti rischi e difficoltà: sia da un punto di vista astratto, non essendoci totale chiarezza nella definizione e nella categorizzazione degli istituti di democrazia partecipativa e di amministrazione condivisa; sia da un punto di vista pragmatico, laddove si può riscontrare ai vari livelli (dal nazionale a quello di maggiore prossimità) una poca padronanza dei dispositivi in senso operativo. E questo frequente disorientamento in capo alle amministrazioni si estende per tutto il ciclo di vita delle politiche pubbliche, dalla strutturazione dell’agenda istituzionale a una valutazione che – purtroppo – spesso non viene condotta perché ritenuta ‘accessoria’. Alla luce di quanto detto, l’attività di ricerca è volta al raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) identificare e condurre una ricognizione degli istituti, dei dispositivi e delle tecniche che possono rientrare negli ambiti della democrazia partecipativa e della amministrazione condivisa; b) definire puntualmente e modellizzare tali strumenti, per tramite sia della letteratura di riferimento, sia delle regolamentazioni formali nel nostro ordinamento, sia delle best practices individuate; c) indagare le modalità di istituzionalizzazione e di integrazione delle forme partecipative nelle strutture politiche e amministrative; d) elaborare dei toolkit per l’analisi e la valutazione degli stessi istituti, preferendo una trattazione congiunta di questi ultimi quando possibile. E tutto ciò considerando altre essenziali coordinate: e) approfondire e perfezionare quanto già elaborato per la co-progettazione e per i processi partecipativi, in particolar modo rispetto all’Index of Citizenship Participation in Public Policy Making; e allargare l’orizzonte spaziale della ricerca, approfondendo gli oggetti di studio sia f) nelle altre regioni in Italia, g) sia in territori al di fuori del perimetro italiano, in modo da strutturare uno studio comparato relativo alle pratiche partecipative e collaborative. Parole chiave: deliberazione; democrazia partecipativa; amministrazione condivisa; co-creazione e co-produzione; istituzionalizzazione delle pratiche partecipative; attività valutativa


Produzione scientifica

11573/1692208 - 2021 - Un ritaglio di luce
Laino, Vittoria; Melis, Beatrice; Travascio, Irene - 04b Atto di convegno in volume
congresso: Le storie siamo noi. Lezioni, ricerche, cantieri di pratiche, narrazioni. 8° convegno biennale sull’orientamento narrativo. Immaginare il futuro che cambia (Follonica; Italy)
libro: Immaginare il futuro che cambia. Quaderno di lavoro VIII convegno biennale sull'orientamento narrativo - (978-88-6760-843-0)

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