Dottorato in AUTONOMIA PRIVATA, IMPRESA, LAVORO E TUTELA
DEI DIRITTI NELLA PROSPETTIVA EUROPEA ED INTERNAZIONALE

Titolo della tesi: Fondi comuni di investimento e Private Equity. Aspetti di diritto interno e comparato.

Il presente lavoro prende le mosse dallo studio di uno dei fenomeni più interessanti nell’attuale contesto finanziario: i fondi comuni di investimento, ed in particolare i fondi alternativi riservati (di tipo chiuso) utilizzati nelle operazioni di private equity. La trattazione del tema è stata articolata in quattro capitoli. In primo luogo, si esaminano le principali tipologie di fondi comuni di investimento presenti sul mercato nazionale attraverso una ricostruzione della normativa in materia. Segue un approfondimento dottrinale e giurisprudenziale sulla vexata quaestio in merito alla natura giuridica dei fondi comuni di investimento con l’intento di offrire una possibile soluzione nella prassi operativa che contribuisca a garantire la tanto proclamata certezza del diritto e l’ulteriore crescita delle forme di investimento qui analizzate con benefici per l’economia reale e per tutti gli stakeholders coinvolti. Nel terzo capitolo sono delineate le principali caratteristiche ed operazioni del private equity – nelle forme di growth capital, buy-out e turnaround – al pari dei vari operatori di mercato presenti nel panorama odierno della finanza. Non da ultimo è stata compiuto un raffronto tra i fondi alternativi riservati (di tipo chiuso) e le limited partnerships utilizzate per gli investimenti di private equity rispettivamente nell’ordinamento nazionale e in quello statunitense. Sono state altresì poste a confronto la disciplina europea in materia di gestori di fondi di investimento alternativi (tra cui rientra il private equity) rappresentata dalla direttiva 2011/61/UE (c.d. AIFM) con l’equivalente legge vigente negli Stati Uniti, il c.d. Dodd-Frank Act, ponendo inoltre in risalto gli obiettivi comuni prefissati in entrambi gli atti legislativi, quali una maggiore tutela degli investitori, il contenimento del rischio sistemico, ed il rafforzamento della trasparenza informativa. Il metodo comparatistico utilizzato nell’elaborato ha permesso di cogliere i “punti di forza” e le influenze reciproche dei sistemi giuridici di civil law e di common law in merito alle fattispecie esaminate con l’obiettivo ultimo di avanzare proposte de iure condendo, che tengano conto della sostanza “economico-funzionale” del fenomeno giuridico in esame. Preme sottolineare che il presente lavoro si caratterizza per l’attualità del tema prescelto nell’attuale contesto finanziario con l’intento di rappresentare il primo studio giuridico-analitico sui fondi di private equity nel nostro Paese, unitamente ad un’approfondita ricerca sulla disciplina normativa e sulla giurisprudenza degli Stati Uniti, vista l’importanza che tale fenomeno assume oggi a livello transnazionale come principale strumento alternativo di finanza alle imprese.