SIMONE BATTAGLIA

Dottorando

ciclo: XXXVI
email: battaglia.1599021@studenti.uniroma1.it




supervisore: Luca Micheletta

Ricerca: Il Regno Unito e il Partito comunista italiano negli anni Settanta (1972-1979): 'was there a scare of the Italian Reds'?

Ha conseguito nel settembre 2016 presso la Sapienza Università di Roma la laurea triennale in Storia, Antropologia, Religioni (curriculum di Storia moderna e contemporanea) redigendo una tesi su Michail Gorbaciov e la dissoluzione del sistema sovietico e, nel gennaio 2019, la laurea magistrale in Scienze storiche (curriculum di Storia moderna e contemporanea) con una tesi circa la percezione britannica della figura di Aldo Moro, oltre che del ruolo che svolse nel processo di adesione della Gran Bretagna alla Comunità economica europea. Nel medesimo ateneo ha inoltre ottenuto un master di II livello in Istituzioni parlamentari con un elaborato finale riguardante il dibattito sulla forma di governo in Italia e le riforme costituzionali.

Abstract del progetto "Il Regno Unito e il Partito comunista italiano negli anni Settanta (1972-1979): 'was there a scare of the Italian Reds'?"
Parole chiave: “questione comunista” italiana, ottica britannica, 'special relationship'.
Negli anni Settanta, secondo la definizione che ne ha dato Judt, lo scenario politico europeo occidentale incominciò a spaccarsi e a frantumarsi: i «Trenta gloriosi» andavano ormai esaurendosi, lasciando così spazio a un’epoca da lui definita «inquieta e dubbiosa». In ragione di ciò, essi appaiono come un punto di osservazione strategico.
In quegli anni, molte delle innovazioni messe in atto dal Pci, che stava avvicinandosi progressivamente all’area di governo, finirono per trovarsi nell’occhio del ciclone: fulcro della politica berlingueriana furono la spinta in favore della distensione, la concezione del superamento dei blocchi mediante il loro riconoscimento, nonché della democrazia come «valore universale», e la presa d’atto del ruolo svolto dalle alleanze internazionali dell’Italia. Nella celebre intervista al «Corriere della Sera» del 9 giugno ’76, pochi giorni prima delle elezioni politiche, Berlinguer riconobbe come lo stesso percorso politico dei comunisti italiani fosse meglio garantito nell’ambito dell’alleanza occidentale, a paragone delle limitazioni di sovranità che si erano verificate nel blocco orientale.
I nessi tra la proposta del “compromesso storico”, da realizzarsi attraverso la collaborazione e l’intesa tra le forze popolari di ispirazione comunista e socialista e quelle di ispirazione cattolica e democratica, e la linea di politica internazionale propugnati da Berlinguer erano evidenti. Era infatti nella sola distensione che poteva cadere la discriminante anticomunista e realizzarsi così, abbandonata oramai la logica dicotomica dei blocchi contrapposti, lo sbocco politico del Pci nell’area di governo.
In quegli anni la “questione comunista” italiana fu oggetto di un’attenzione internazionale ragguardevole. In molti, tra governi e forze politiche, andarono interrogandosi sulle possibilità di una partecipazione comunista all’esecutivo: nei giudizi delle amministrazioni Usa il Pci assunse sempre più i contorni di un osservato speciale. Il progetto vuole dunque, in ragione di quella 'special relationship' (poi definita come «not-so-special» da Heath) che lega Regno Unito e Stati Uniti, compiere un’analisi dell’ottica britannica verso la “questione comunista” italiana e tentare di capire se fosse perfettamente in linea con quella statunitense, posti le peculiarità e i tratti distintivi di ciascun paese e dei differenti apparati istituzionali o partitici degli stessi cui ci si riferirà di volta in volta, o se piuttosto fosse connotata da caratteristiche proprie, talvolta anche in rottura con quella di marca statunitense.
Lo scopo, nelle linee essenziali, è quello di giungere a una migliore comprensione dei rapporti intessuti dal Partito comunista italiano durante gli anni Settanta e, più nello specifico, dell’immagine che se ne costruì oltremanica, oltre che dei contesti istituzionali internazionali in cui si trovò ad operare, essenziali per ricostruirne appieno la vicenda storica nel suo tempo. In quegli anni si assistette a un mutamento della percezione generale del partito in Italia e all’estero, che andò intrecciandosi con il timore di una sua partecipazione al governo e dell’aumento costante dei suoi consensi elettorali; cosicché, alla luce di quanto già detto, intendo delineare un’analisi dell’ottica britannica verso la “questione comunista” italiana.

Produzione scientifica

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Battaglia, Simone - 02a Capitolo o Articolo
libro: L’Italia e la Società delle Nazioni (1919-1929). Dinamiche di un nuovo sistema internazionale [vol. II] - (978-88-3365-542-0)

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rivista: DIMENSIONI E PROBLEMI DELLA RICERCA STORICA (Roma: Carocci) pp. 251-273 - issn: 2723-9489 - wos: (0) - scopus: (0)

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Battaglia, Simone - 01a Articolo in rivista
rivista: EUROSTUDIUM3W (Roma : Università degli studi La Sapienza, Dipartimento di Storia moderna e contemporanea tel. 0649913407 email:eurostudium@eurostudium.eu) pp. 274-296 - issn: 1973-9443 - wos: (0) - scopus: (0)

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