Dottorato in MEDICINA SPERIMENTALE

Titolo della tesi: Valutazione del profilo neuroradiologico e neuropsicologico pre e post intervento chirurgico di endarterectomia della carotide in paziente affetto da stenosi carotidea asintomatica.

Valutazione del profilo neuroradiologico e neuropsicologico pre e post intervento chirurgico di TEA carotidea in pazienti affetti da stenosi asintomatica della carotide interna. Dottorando: Dottor Raffaele Dito INTRODUZIONE L’endarterectomia carotidea (TEA) riduce il rischio di ictus cerebrale in pazienti affetti da stenosi carotidea e viene eseguita secondo le linee guida per la prevenzione primaria e secondaria dell’ictus ischemico.Alcuni dati suggeriscono la presenza di un miglioramento dell’emodinamica nell’emisfero cerebrale ipsilaterale alla stenosi carotidea, successivamente all’intervento di TEA carotidea, con effetti misurabili in termini di miglioramento del declino cognitivo. Alcuni autori hanno indagato l’eventualità di un miglioramento delle funzioni cognitive secondario alla rivascolarizzazione carotidea. I risultati presenti in Letteratura mostrerebbero un miglioramento globale del quadro cognitivo nei soggetti valutati, dimostrando l’efficacia dell’intervento di rivascolarizzazione carotidea sulle abilità cognitive. Tuttavia, i dati presenti in Letteratura non permettono di trarre conclusioni definitive in merito alla relazione tra le funzioni cognitive, le modificazioni del network neuronale e l’intervento di TEA carotidea. La valutazione di questi dati neuroradiologici e neuropsicologici, eseguita prima e dopo l’intervento chirurgico, potrebbe risultare utile nello studio della funzionalità cerebrale a seguito dell’intervento di TEA carotidea e nello studio di eventuali alterazioni, cognitive e strutturali, conseguenti allo stesso intervento. Non sono attualmente presenti in Letteratura dati relativi al miglioramento delle performance cognitive associati a studi di RMN funzionale dopo l’intervento di rivascolarizzazione della carotide. Tale correlazione potrebbe valutare gli effetti dell’intervento chirurgico sull’encefalo e sulle sue funzioni, evidenziando potenziali differenze, in ambito neuroradiologico e neuropsicologico tra lo stato pre-operatorio e quello post-operatorio. MATERIALI E METODI Sono stati reclutati 10 pazienti affetti da stenosi carotidea emodinamicamente significativa, monolaterale ed asintomatica, con indicazione ad intervento chirurgico di TEA carotidea, in assenza di pregresso ictus ischemico, stato di demenza conclamata e patologia neoplastica. Di questi 10 pazienti uno non ha aderito ai controlli di follw-up post-operatori ed è uscito dallo studio. Procedure di Valutazione Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione neuropsicologica e neuroradiologica mediante Risonanza magnetica funzionale e “a secco”. Tali test ed esami sono stati eseguiti con tempistiche specifiche. Valutazione neuropsicologica I test neuropsicologici sono stati effettuati somministrando ai pazienti specifici test che sono andati ad indagare specifiche aree cognitive: la memoria e la fluenza verbale (test di Ray), l’esecuzione di task motori semplici e funzioni esecutive (test di Brixton) e la funzionalità cognitiva globale (Mini Mental Status Examination). Questi test sono stati eseguiti nell’immediato periodo preoperatorio e tre mesi dopo l’intervento chirurgico. Valutazione neuroradiologica I pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale (fRMN) nell’immediato preoperatorio. Nell’immediato periodo post-operatorio i pazienti sono stati sottoposti a risonanza magnetica “a secco”, eseguita per valutare la presenza di eventuali nuove lesioni cerebrali occorse conseguenti e correlabili all’intervento stesso. Una seconda fRMN è stata, infine, eseguita tre mesi dopo l’intervento. RISULTATI Risultati neuropsicologici I risultati relativi alle tre sfere cognitive indagate hanno dimostrato un miglioramento delle performances individuali a seguito dell’intervento chirurgico. Le valutazioni eseguite con Test di Rey e con il Mini Mental hanno mostrato una differenza statisticamente significativa tra le capacità cognitive esaminate prima e dopo l’intervento chirurgico (p=0.0001 Student t-test, p=0.002 Student t-test rispettivamente); il test di Brixton, nonostante l’incremento delle capacità cognitive, non ha dimostrato differenze statisticamente significative tra il pre ed il post operatorio (p= 0.4, Student t-test). Risultati neuroradiologici Gli studi di fRMN pre e post operatori hanno documentato delle modificazioni a carico del sistema nervoso centrale, con una aumentata attività neurale post operatoria e una maggiore attivazione durante il resting state, sopratutto in specifiche aree del cervello, quali la corteccia cingolata posteriore (PCC), la corteccia frontale e l’insula cerebrale. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI Il declino cognitivo in pazienti affetti da stenosi carotidea asintomatica rappresenta una nuova frontiera di studio nel campo delle neuroscienze applicate alla chirurgia. Numerosi studi hanno messo in correlazione la presenza di una patologia stenosante della carotide e un impairment cognitivo, con conseguenze importanti sulla qualità di vita e le attività quotidiane dei soggetti affetti. In questo studio preliminare, condotto su nove pazienti affetti da stenosi carotidea critica, asintomatica e monolaterale, è stato dimostrato un miglioramento statisticamente significativo nelle performance di test neuropsicologici che vanno a indagare la memoria e la fluenza verbale (Test di Rey) e nei test che esplorano le funzioni cognitive generiche dei pazienti. A tali dati clinici si sono associati dati neuroradiologici di risonanza magnetica funzionale, i quali hanno documentato una aumentata funzionalità di specifiche zone cerebrali a seguito della TEA carotidea, come ad esempio la corteccia cingolata posteriore, il deterioramento della quale sembrerebbe essere correlato con un maggior rischio di declino cognitivo. Le ipotesi alla base di questi risultati potrebbero riconoscere il ripristino di una corretta perfusione cerebrale come la causa di una miglior connettività cerebrale e della formazione di nuove connessioni intersinaptiche. Per ulteriori conferme ed approfondimenti sarà necessario arruolare un numero maggiore di pazienti.