Ricerca: Emozioni e Salute: un approccio sociologico
Breve presentazione:
Il candidato ha conseguito la laurea triennale presso La Sapienza Università di Roma nel 2022 nella facoltà di Scienze Politiche e corso di laurea in Relazioni Internazionali, laureandosi con la votazione di 110 e Lode. Successivamente, ha intrapreso un percorso magistrale nella medesima Università in Relazioni Internazionali, Istituzioni Sovranazionali, conseguendo il titolo di dottore magistrale nel luglio 2024 con la votazione di 110 e Lode, discutendo una tesi riguardante il Capitalismo Emotivo.
Dal novembre del 2024 inizia il suo percorso di Dottorato in Studi Politici.
La ricerca:
L’obiettivo principale del progetto è quello di indagare la relazione tra emozioni e salute in relazione al processo di medicalizzazione. L’ipotesi è che nella società contemporanea anche le emozioni vengono medicalizzate in vista di un processo di oggettificazione/reificazione finalizzato alla cura. Il progetto, infatti, segue la seguente domanda di ricerca: che rapporto intercorre tra le emozioni e la salute all’interno della società contemporanea? L’orientamento metodologico del progetto riflette una precisa scelta epistemologica: assumere le emozioni non come oggetti naturalmente dati, ma come processi socialmente organizzati che prendono forma all’interno di regimi storici, culturali e istituzionali. L’analisi non si propone di restituire un’esperienza soggettiva delle emozioni, ma di mostrare come esse siano parte attiva del funzionamento della vita collettiva e come siano strutturate da dispositivi che ne orientano l’intensità, la direzione e la visibilità. Il progetto adotta quindi una prospettiva criticamente costruttivista, nella misura in cui rifiuta ogni naturalizzazione dell’emozione ma, allo stesso tempo, si guarda dal ridurla a un puro effetto discorsivo o simbolico. Questa impostazione richiede quindi una metodologia capace di cogliere le emozioni nei loro molteplici livelli di esistenza: non solo come espressioni individuali regolate da norme (feeling rules), ma come condizioni sociali, dispositivi sanitari, logiche istituzionali e ambienti relazionali che modellano ciò che può o non può essere sentito. L’impianto metodologico, quindi, cerca di unire gli approcci della sociologia delle emozioni e della sociologia della salute, evitando derive interdisciplinari. L’obiettivo non è una sovradeterminazione teorica dell’oggetto, ma un lavoro di affinamento interno alle categorie sociologiche esistenti, con riferimento ai contributi di autori quali Arlie Russell Hochschild, Erving Goffman, Michel Foucault, Nikolas Rose, Eva Illouz, Alain Ehrenberg e Ivan Illich.