MATTEO SILVESTRI

PhD Graduate

PhD program:: XXXVI


advisor: Alberto Camplani

Thesis title: Il ruolo dei segni diacritici origeniani nella ricostruzione del libro dei Giudici (Gdc 19-21) secondo la versione dei Settanta

La presente tesi di dottorato è nata dal proposito di contribuire ad una migliore comprensione della storia del testo greco del libro veterotestamentario dei Giudici. L’attuale assenza di una edizione critica all’interno della serie di Göttingen costituisce un limite per questo tipo di studi, richiedendo al ricercatore di considerare un numero di ipotesi più ampio che in altri casi di studio, ma al contempo risulta motivato proprio dalla complessità dell’oggetto di studio. Qui si troverà non una storia completa del testo greco dei Giudici, ma uno studio che mira ad analizzare in profondità i segni diacritici utilizzati da Origene di Alessandria per la sua recensione dei LXX. La recensione origeniana risulta uno dei momenti di maggiore rilievo nella storia testuale dei LXX e l’utilizzo di segni diacritici risulta essenziale per il suo metodo di revisione del testo. Le testimonianze di questa recensione non sono, tuttavia, di immediata fruizione. Per il libro dei Giudici sono pochi i testimoni di segni diacritici e uno dei più ricchi di informazioni è una versione secondaria in un’altra lingua, la cosiddetta Siro-esaplare, una traduzione in siriaco del testo greco dei LXX corredata di segni diacritici origeniani del VII secolo d.C. I testimoni, inoltre, tramandano i segni diacritici in modo non sempre corretto. Per queste ragioni si è ritenuto di poter fare qualcosa di utile all’obiettivo più ampio di cui si è parlato all’inizio soffermandosi sulla tradizione dei segni diacritici origeniani relativa a parte del testo dei Giudici. Nel primo capitolo si è presentata una storia degli studi e uno status quaestionis della complessa tradizione del testo greco dei Giudici, caratterizzata da una varietà testuale che oggi viene, a ragione, interpretata dalla maggioranza degli studiosi come frutto di diversi fenomeni di revisione del testo a partire da un’unica traduzione originale, quella che nel presente contributo verrà chiamata la ‘proto-LXX’. Vengono, inoltre, individuati i maggiori filoni di studio utili allo studio del libro. Il secondo capitolo è dedicato alla discussione del metodo ed è articolato in due sezioni. Nella prima sezione viene ricostruito, attraverso una disamina degli studi sull’argomento e l’utilizzo delle fonti antiche che ne parlano, il metodo utilizzato da Origene per la sua recensione del testo greco dei LXX soffermandosi in modo più approfondito sull’uso dei segni diacritici. Nella seconda sezione, invece, viene descritto il metodo che è stato utilizzato per l’analisi delle testimonianze di segni diacritici origeniani che il lettore troverà nel capitolo 3. Il terzo capitolo consiste, come già accennato, nell’analisi dei maggiori segni diacritici origeniani attestati per il libro dei Giudici. I segni analizzati sono in primo luogo quelli di asterisco e di obelo e, in secondo luogo data la non sicura paternità origeniana, quello di metobelo. Si è deciso, per l’alto grado di incertezza della sua funzione, di lasciare da parte lo studio del segno < > testimoniato unicamente nella Siro-esaplare. Nel quarto e ultimo capitolo verranno presentate le conclusioni, con particolare interesse per il grado di correttezza delle attestazioni di segni diacritici e il contributo del loro studio per la ricostruzione della storia del testo greco dei Giudici e specialmente della proto-LXX.

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