Massimiliano Papini, nato a Pisa il 14-7-1970, è Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza” (dal 1 marzo 2008). Ha compiuto la sua formazione scientifica presso l’Università degli Studi di Pisa (tesi di laurea con il Prof. Eugenio La Rocca; correlatrice Prof.ssa Lucia Faedo) e presso la Karl-Ebehards-Universität di Tübingen. Presso la Karl-Ebehards-Universität di Tübingen ha scritto la tesi di dottorato, discussa nel 2002 con il Prof. Werner Gauer (primo relatore) e il Prof. Eugenio La Rocca (secondo relatore) e svolto attività di insegnamento. Presso il Deutsches Archäologisches Institut è stato ricercatore dal 2002 al 2004 (“Henkel-Stiftung”).
Papini è specialista di scultura greca e romana (con il libro Fidia. L’uomo che scolpì gli dèi, Roma 2014) e delle sue inclinazioni ha dato prova in numerosi articoli e studi, tra cui si veda la monografia in due volumi: Antichi volti della Repubblica. La ritrattistica in Italia centrale (IV-II secolo a.C.), vol. I (testo) e vol. II (tavole), Roma 2004 (Erma di Bretschneider). Un volume è dedicato alle immagini di giochi gladiatori nello spazio pubblico e domestico in epoca imperiale (Munera gladiatoria e venationes nel mondo delle immagini, Roma 2004), opera accolta tra le Memorie dell’Accademia Nazionale dei Lincei), sorta durante la sua attività di ricerca presso il Deutsches Archäologisches Institut.
Papini ha inoltre sinora mostrato una propensione per ricerche relative alla ricomposizione delle collezioni di antichità del Seicento (Barberini, Lancellotti) e del Settecento, tra cui spicca la monografia La collezione di sculture antiche di Palazzo Braschi, Roma 2000 (Erma di Bretschneider), edita tra i Supplementi del Bullettino della Commissione Archeologica Comunale; ha inoltre preparato, assieme a un team di esperti italiani, l’edizione scientifica del primo volume delle sculture dei Musei Capitolini (edito nel dicembre del 2010). Ha inoltre curato il progetto di edizione delle sculture (ritratti, rilievi, scultura ideale, frammenti architettonici, della Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli, Roma).
Lo studioso è animato da interessi molteplici; e in tal senso vanno segnalati taluni studi di taglio più filologico nonché le sue incursioni nel campo della storia dell’arte, testimoniate da taluni suoi articoli dedicati a Guido Reni e Giorgio de Chirico.
La monografia del 2011 è dedicata invece al tema delle città morte e delle rovine nel mondo greco e romano (Città sepolte e rovine nel mondo greco e romano, Bari-Roma, Laterza); sempre per Laterza è il libro del 2023 Il riposo dell'imperatore. L'otium da Augusto alla tarda antichità.
I suoi contributi sono apparsi in talune delle più prestigiose riviste italiane e straniere di archeologia classica (Archeologia classica; Bullettino della Commissione Archeologica Comunale; Rivista Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte; Bollettino d’Arte; Bollettino dei Monumenti Musei e Galleri Pontificie; Workshop di Archeologia Classica; Römische Mitteilungen; Bonner Jahrbücher).
Egli ha lavorato, ora come autore per saggi all’interno di cataloghi ora come organizzatore di sezioni di numerose mostre (Die Klassik. Idee oder Wirklichkeit a Berlino; I Giorni di Roma, Musei Capitolini); ha inoltre curato assieme a Eugenio La Rocca la mostra Roma. La pittura di un Impero (Roma, Scuderie del Quirinale 2009).
Dal 2022 collabora con l’Istituto Archeologico Germanico (Dir. Ortwin Dally) nel progetto relativo ai nuovi scavi sul Campidoglio in cooperazione con i Musei Capitolini. Sempre dal 2022 collabora inoltre agli scavi al santuario del Bagno Grande di San Casciano nell’ambito del quale è impegnato nello studio delle numerose statue bronzee scoperte.