Titolo della tesi: SVILUPPO E VALIDAZIONE DI METODOLOGIE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO IDRAULICO SOTTO SCENARI DI CAMBIAMENTO CLIMATICO NELLE AREE COSTIERE
Negli ultimi decenni numerose area costiere sono state colpite da eventi estremi idrologici quali alluvioni o siccità. Si ricordano a tal proposito gli effetti devastanti delle alluvioni prodotte dall’uragano Sandy che ha colpito l’area di NY ( Xian et al.,2015), l’uragano Katrina a New Orleans (Eamon et al.,2007), l’Uragano Harvey a Huston (Scotti et al. 2020), l’ acqua alta nella città di Venezia nel 2019 (Lionello et al., 2021). Prolungate siccità hanno colpito zone costiere, quali per esempio il Delta del Mekong, amplificando i fenomeni di subsidenza, di intrusione salina negli acquiferi costieri e riducendo la disponibilità d’acqua per usi agricoli e civili (Nguyen et al.,2020). Numerosi studi hanno evidenziato come in futuro le zone costiere del Mediterraneo saranno soggette a maggiori rischi conseguenti a precipitazioni estreme e siccità. (Hochman et al., 2022; Insua-Costa et al., 2022); tali rischi mostrano una significativa caratteristica di non uniformità, con tendenze alla siccità nelle regioni più meridionali e maggiori precipitazioni in quelle settentrionali (Tramblay e Somot, 2018; Zittis et al., 2021).In Italia molte aree costiere presentano un elevato grado di vulnerabilità a tali fenomeni idrologici estremi, in particolare le aree di bonifica in conseguenza delle modeste elevazioni del terreno sul livello del mare, nonché dell’eccessivo sovrasfruttamento delle acque sotterranee (Antonioli et al., 2017, Mitra et al., 2021). Il rischio idraulico in aree costiere è destinato ad aggravarsi per l’effetto combinato dell’incremento della popolazione (si prevede un incremento della popolazione residente nelle aree costiere del 25% nel 2050), dei fenomeni di subsidenza conseguenti a sovra sfruttamento dei corpi idrici sotterranei, dell’innalzamento del livello marino prodotto dal riscaldamento globale, nonché dall’intensificazione in frequenza e intensità dei già citati eventi estremi idrologici, alluvioni e siccità (IPCC, 2019).Con questo orientamento in mente, in questa tesi , vengono sviluppati due distinti studi entrambi volti a contenere l’impatto dei fenomeni estremi alluvionali. Il primo degli studi è relativo alle proiezioni climatiche a scala locale della regione Lazio con specifico focus alla Piana Pontina, effettuate con un modello ibrido di machine learning e downscaling statistico, finalizzate a investigare l’eventuale modifica del regime delle precipitazioni prodotto dal cambiamento climatico. Il secondo degli studi è relativo allo sviluppo di un sistema di allerta rapida delle alluvioni per l’area archeologica di Sibari. Entrambi gli studi utilizzano approcci avanzati di intelligenza artificiale. Tali approcci di machine learning integrano quelli più tradizionali attinenti all’idraulica e alla idrologica consentendo di realizzare strumenti di previsione degli eventi estremi alle differenti scale temporali più robusti ed efficaci.