Dottorato in ENERGIA E AMBIENTE

email: marco.sabatini@uniroma1.it

Posizione: Ricercatore a tempo definito presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale

Istruzione:
2008 Ph.D. In Ingegneria Aerospaziale, Scuola di Ingegneria Aerospaziale, Università di Roma La Sapienza.
2003-2004 Master di secondo livello in “Satellites and Orbiting Platforms”; Scuola di Ingegneria Aerospaziale, Università di Roma La Sapienza.
1997/2003 Laurea in Ingegneria Aerospaziale, Università di Roma La Sapienza; 110/110 e lode. Titolo della tesi: “Modeling and control of relative dynamics of satellites in a formation”.

Progetti di ricerca:
2019-2022: Ricercatore per il Progetto ITT dell’ESA “ACACLAS – Advanced Collocated Active Control of Large Antenna Structures”, leader: Sapienza, partner: Thales Alenia Francia (400k€)
2018 – 2021: Ricercatore per il contratto nazionale ESA: MIRACLE II (Virtual and Real Constellations of Satellites) – leader compony: Kongsberg Gruppen, partner FFI (Norvegia), CNIT-UniPisa, Sapienza (164k€)
2016: Ricercatore per il contratto nazionale SAPERE/STRONG, per lo studio del dispiegamento di un manipolatore spaziale;
2012-2014: Ricercatore per il contratto assegnato da EADS-ASTRIUM: "Debris Removal by means of Robotic Arms";
2013: Ricercatore per il contratto assegnato da ESA-ESTEC: "Implementation of the MAC Approach for Mode Shape Reordering in DCAP";
2012: Ricercatore per il contratto assegnato da ESA-ESTEC: "Flessibilità nel software multibody per applicazioni terrestri e orbitali";
2009: PI, project manager e responsabile scientifico del contratto del Ministero della Difesa: "Sciami di veicoli: tracciamento, guida, controllo e navigazione";



RICERCA:
Negli ultimi quindici anni mi sono dedicato ad attività di ricerca riguardanti la modellazione delle dinamiche e la progettazione e implementazione di sottosistemi di navigazione e controllo per complessi sistemi spaziali. I sistemi spaziali presi in considerazione sono quelli caratterizzati dalla necessità di introdurre una modellazione non focalizzata sul singolo satellite inteso come un'unità isolata (approccio tradizionale), ma estesa a un concetto più "multi-corpo", sia nel senso di diversi satelliti fisicamente separati (costellazioni, formazioni o sciami di satelliti), sia nel senso di un singolo satellite le cui sottostrutture siano caratterizzate da dinamiche strutturali completamente diverse (ad esempio, un bus satellitare molto rigido vs pannelli o antenne molto flessibili), e infine, rispetto al caso di satelliti composti da parti multiple in movimento, rigide o flessibili (come nel caso di manipolatori robotici o satelliti vincolati da cavi, rispettivamente).

Nel campo delle formazioni, in particolare, lo studio era inizialmente mirato alla modellazione della dinamica relativa (grazie allo sviluppo sia di propagatori orbitali che includevano le principali perturbazioni di interesse, sia di sistemi semplificati che consentivano comunque una previsione affidabile della traiettoria). Successivamente, è stata analizzata la possibilità di eseguire manovre di riconfigurazione o rendezvous autonomamente, compreso l'utilizzo di innovative tecniche di controllo derivate dal comportamento degli sciami in natura. Ciò ha comportato l'analisi e lo sviluppo di sistemi e algoritmi per la navigazione relativa, in particolare (ma non solo) la navigazione ottica. Una volta ottenute stime (tramite opportuni filtri di Kalman) sul moto relativo e sull'assetto, è stato possibile sviluppare controlli ottimali che tenevano conto anche del gran numero di vincoli imposti da un motore spaziale, specialmente su satelliti di piccole dimensioni.


Didattica:
Professore per il Corso “Theory and Operations of Formation Flying” presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università di Roma La Sapienza;
Professore per il Corso “Life Support System for Space Exploration” presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università di Roma La Sapienza;

Corresponding member dell’International Astronautics Accademy (IAA)

Autore di circa 140 pubblicazioni scientifiche.