Titolo della tesi: Giudicato amministrativo e riedizione del potere pubblico
Il presente studio propone un’indagine circa i rapporti tra il giudicato amministrativo ed il successivo riesercizio del potere pubblico. Tratta, cioè, dell’individuazione dei confini entro i quali una amministrazione pubblica, successivamente al contenzioso, possa esercitare nuovamente il potere che l’ordinamento le conferisce. L’analisi si dipana su tre capitoli. Il primo è dedicato ad uno studio dogmatico e sistematico degli elementi centrali della trattazione, anche in una prospettiva di teoria generale: dapprima il giudicato, con un immancabile raffronto col processo civile, poi, la componente pubblicistica, con approfondimenti sul potere, sulla discrezionalità e sull’interesse legittimo. Il secondo capitolo vaglia, con taglio critico, le teorie che sono state prospettate, tanto in dottrina quanto in giurisprudenza, circa i problematici rapporti tra il giudicato e la rieffusione del potere pubblico. Infine, col terzo capitolo viene saggiata la sostenibilità pratica e le ricadute delle prospettate ricostruzioni teoriche, rispetto agli specifici profili dei rimedi esperibili a tutela dei soggetti interessati, delle sopravvenienze e della manutenzione della motivazione provvedimentale.