LUDOVICA PICCHI

Dottoranda

ciclo: XXXVIII
email: ludovica.picchi@uniroma1.it




supervisore: Donatella Di Cesare
co-supervisore: Elettra Stimilli

Ricerca: L' utopia nella riflessione politica di Walter Benjamin: tra distruzione e costruzione

Nonostante Walter Benjamin non sia un pensatore utopista tout court, l'obiettivo della ricerca è quello di rintracciare una peculiare dimensione utopica nella sua riflessione teoretico-politica, radicata attorno a quella singolare combinazione alchemica che connette indissolubilmente utopia, anarchia, rivoluzione e messianesimo. Benjamin ripensa l'utopia: lungi dal configurarsi nei termini metafisici di un costruttivismo progettuale astorico, la possibilità della sua insorgenza non solo si dà nel tempo storico, ma nella sua interruzione. Non è un ritorno ad un passato mitico, né una tensione alla realizzazione futura della società perfetta, né situata in un altro tempo o spazio, ma nel tempo-ora, che non è mai stato dato e possiede il suo potenziale utopico. Utopia è arresto messianico dell’accadere storico nell' immagine dialettica che può darsi in ogni attimo - in ogni Jetztzeit - e porta con sé la sua chance rivoluzionaria. A Miguel Abensour va il merito di aver collegato esplicitamente la riflessione benjaminiana a quello che chiama «nuovo spirito utopico», ma per il punto di vista che si intende assumere in questa indagine, il limite del lavoro del filosofo francese risulta soprattutto nel ravvisare in maniera esclusiva la dimensione utopica del pensiero benjaminiano nella sua produzione finale, in particolare per quel che riguarda il lavoro sui Passages di Parigi. Il proposito della ricerca è quello di inserirsi in questo fertile terreno di studi e, se possibile, andare oltre Abensour, rintracciando una non trascurabile dimensione utopica nel pensiero del giovane Benjamin, così da rendere manifesta la tesi per cui l'utopia non si ravvisi solo alla fine della produzione benjaminiana, ma invece trovi il suo punto di innesto nei primi scritti, giocando così un ruolo chiave dall'inizio alla fine della sua riflessione sui generis, che si articola in una continua tensione, solo a prima vista antinomica, tra distruzione e costruzione, vale a dire tra il "carattere distruttivo" e il suo creare spazio all'organizzazione del pessimismo, tra rivolta e rivoluzione, tra anarchismo e materialismo storico - che prende a suo servizio la teologia -, tra frammento e Tikkun.


parole chiave
Utopia, anarchia, rivolta, rivoluzione, messianesimo, interruzione, Jetztzeit, immagine dialettica, distruzione, costruzione


© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma