LUCREZIA SIGNORELLO

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXVI



Titolo della tesi: «NON MOLTO COPIOSA DI LIBRI, MA DI ESTIMAZIONE». LA BIBLIOTECA DI SANTA MARIA DEL POPOLO: MANOSCRITTI E STAMPATI DEGLI AGOSTINIANI OSSERVANTI DI LOMBARDIA A ROMA NEL SECOLO XVI

La ricerca intende inquadrare l’edificazione, le ripetute ricostruzioni e la definitiva demolizione della libraria comune di Santa Maria del Popolo - affidata dalla fine del Quattrocento e fino agli inizi dell'Ottocento alla Congregazione agostiniana osservante di Lombardia -, nonché la formazione, l’accrescimento e la dispersione della sua dotazione libraria, lungo il considerevole arco cronologico di oltre quattro secoli di storia. Non volendo considerare la biblioteca come elemento astratto dal resto del complesso conventuale, ma al contrario quale parte integrante dello stesso, le vicende di questa istituzione sono poste in stretta correlazione con quelle del centro agostiniano romano e della famiglia osservante che lo resse nel periodo interessato dalla ricerca, leggendo proprio in tale ottica lo sviluppo prima e il depauperamento poi del corpus librario dei lombardi. La valutazione qualitativa e quantitativa della raccolta di pertinenza della biblioteca (circoscritta alla composizione assunta nel corso del XVI secolo), si basa, principalmente, sulle fonti inventariali sopravvissute, e quindi, in particolare, sulla lista inviata nell’anno giubilare 1600 in risposta alla ben nota inchiesta promossa dalla Sacra Congregazione dell’Indice. Ci si propone al contempo di restituire una profondità storica e un più vivido e veridico vissuto della collezione libraria tramite la messa a sistema dei dati ricavati dagli inventari con elementi e suggestioni tratti da altre fonti, quali la ricostruzione degli ambienti conventuali che accolsero la libraria e l’analisi di quelle tracce materiali riconducibili al possesso e all’utilizzo dei volumi. Si tenta di delineare, inoltre, per quanto possibile, il denso network socio-culturale e politico in cui si inserì la biblioteca (e il convento tutto) di Santa Maria del Popolo, e le figure che venendo in contatto con essa contribuirono a modellarne la facies e a modificarne in maniera più o meno incisiva il destino, restituendo alla collezione degli eremitani di Porta Flaminia una tridimensionalità altrimenti difficilmente leggibile.

Produzione scientifica

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