Titolo della tesi: “Le Domus nel Comprensorio Archeologico di Santa Croce in Gerusalemme: l'occupazione abitativa lungo l'Aqua Claudia e gli interventi di restauro dell'acquedotto”
Il progetto di ricerca nasce dall’analisi dei risultati di uno scavo archeologico condotto dalla scrivente nel 2017 nel Comprensorio Archeologico di Santa Croce in Gerusalemme , e dalla finalità di indagare le fasi di occupazione dell’area a sud della via Labicana e dell’Aqua Claudia, nella zona oggi coincidente con il settore settentrionale del comprensorio archeologico di S. Croce in Gerusalemme, in un’ottica di revisione della funzione e della datazione delle principali strutture, con l’obiettivo di proporre un’ipotesi ricostruttiva.
L’area del comprensorio di S. Croce in Gerusalemme, anticamente nota con il nome di horti Spei Veteris, a partire dal V sec. a.C., divenne un importante centro di comunicazione viaria con il passaggio delle vie Labicana e Praenestina, e vide la confluenza di numerosi acquedotti, tra cui l’Aqua Claudia che segna il confine nord del comprensorio archeologico. Nel III sec. d.C. l’area ospitò la costruzione della villa suburbana degli imperatori della dinastia dei Severi e, passata attraverso un secolo di ignote vicende, divenne nuovamente sede imperiale con l’imperatore Costantino e con sua madre Elena, che ne fecero il centro dell’attività politico-amministrativa dell’Urbe, impiantandovi il palazzo imperiale, noto come Sessorium, e il culto della Croce di Cristo nella basilica ad essa dedicata.