JACOPO SCUDERO

Dottorando

ciclo: XXXIX
email: jacopo.scudero@uniroma1.it




supervisore: Maurizio Zinni

Ricerca: Il complesso equilibrio internazionale tra Libia e Occidente


A partire dalla genesi dello “Stato delle Masse” (Jamahiriya), instauratosi con il colpo di stato del novembre 1969 in Libia e guidato dal Colonnello Muammar Qaddafi, i rapporti tra Libia e Occidente sono stati caratterizzati da un complesso intreccio di competizioni e di tensioni internazionali. Il picco storico di tali tensioni tra Jamahiriya e mondo occidentale fu raggiunto negli anni ‘80 dall’amministrazione Reagan, quando il supporto libico al terrorismo internazionale scatenò la reazione statunitense che culminò nell’operazione militare americana denominata El-Dorado Canyon del 15 aprile 1986. Nel 1988 e poi nel 1989, a seguito degli attentati terroristici Lockerbie (bombardamento volo Pan Am 103 del 21 dicembre 1988) e UTA (bombardamento volo UTA 772 del 19 settembre 1989) si raggiunse un ulteriore livello di escalation delle tensioni internazionali tra Libia e Occidente. Sullo sfondo di un mutato contesto internazionale contrassegnato sia dalla fine della guerra fredda che dalla fase ascendente del cosiddetto “unipolar moment” statunitense, i rapporti tra Libia e mondo occidentale continuarono ad essere caratterizzati da crescente animosità e competizione. Gli Stati Uniti si mossero infatti nel tentativo di isolare diplomaticamente il regime dittatoriale di Muammar Qaddafi riuscendo infine all’inizio degli anni ’90 (1992) a ottenere dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il passaggio di due risoluzioni con le quali la comunità internazionale isolava de facto la Libia imponendole pesanti sanzioni economiche. Alla luce di questo contesto storico, le nazioni europee sostennero in sede diplomatica le iniziative statunitensi muovendosi di concerto con l’alleato americano. Tuttavia, fino all’approvazione delle sanzioni internazionali le nazioni europee mantennero un certo grado di autonomia rispetto ai rapporti con la Libia. Obiettivo del progetto di ricerca è comprendere quanto la componente economica abbia influenzato le scelte degli Stati europei e quanto il nuovo assetto internazionale derivante dalla fine della guerra fredda abbia avuto un ruolo nel passaggio delle risoluzioni 731 e 748 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. 


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