Titolo della tesi: La codificazione di Haiti: dal Code Henry al codice civile del 1825
Di tutti i processi di codificazione ottocenteschi, quello di Haiti è sicuramente il meno approfondito e studiato, pur rappresentando una delle primissime esperienze riuscite di applicazione della forma ‘codice’ nel continente americano. Secondo in ordine temporale solo al Digest della Louisiana del 1808, il Codice di Haiti è stato identificato da gran parte degli studiosi nel solo Code haïtien, completato nel 1825 per volere di Jean-Pierre Boyer e tutt’ora vigente. Va tuttavia specificato che la prima compiuta realizzazione di una codificazione ad Haiti deve essere invece retrodatata al 1812, anno di promulgazione del Code Henry. Il testo, realizzato per volere dell’allora sovrano della parte nord di Haiti, Henry Christophe, è caratterizzato già da una marcata influenza del Code civil des français. Tale codice, per lo più ignorato dalla dottrina, pone invece degli interessanti spunti di riflessione. A livello generale, la peculiarità che contraddistingue l’intero processo di codificazione haitiana è sicuramente che esso venga avviato e completato già dopo la proclamazione dell’indipendenza dalla Francia, e senza aver conosciuto, in epoca coloniale, l’applicazione del Code Napoléon estesa invece agli Stati europei al tempo delle campagne napoleoniche. Attraverso lo studio delle dinamiche che hanno condotto il legislatore di Haiti a dotarsi di propri codici, si cerca di mettere in luce, oltre all’influenza esercitata dal droit intermédiaire haitiano su alcuni istituti classici del diritto privato, le peculiarità della codificazione del 1812 e di quella del 1825 rispetto al modello del codice francese del 1804. Si cerca inoltre di ricostruire, specialmente attraverso lo studio di fonti coeve, le ragioni che hanno spinto il legislatore ad operare determinate scelte, come nel campo della filiazione. Viene analizzato altresì il peculiare fenomeno di resistenza alle disposizioni codicistiche da parte del diritto consuetudinario, derivato dalle antiche tradizioni africane proprie delle migliaia di schiavi condotte in catene ad Haiti tra Seicento e Settecento. Tale fenomeno, che influenza specialmente la materia del diritto di famiglia, si contraddistingue per essere tanto radicato nella popolazione haitiana da essere ancora oggi presente.