Ricerca: Italian and German foreign policy towards Serbia: from the fall of Milošević to the war in Ukraine
Questa ricerca discute la storia recente della politica italiana e tedesca nei confronti della Serbia nell'era post-Milošević. Altrettanto, l'oggetto dell'analisi è la dinamica della politica estera serba (varie visioni interne) e la reazione di Belgrado alle strategie, proposte, idee e decisioni di Roma e Berlino. Pertanto, il lavoro affronta tre politiche estere nazionali come tre punti di vista su diverse questioni e sfide dal 2000 per quanto riguarda la Serbia. Ad esempio, come dossier più significativi, la ricerca studia i seguenti temi: il processo di adesione della Serbia all'UE, il referendum sul Montenegro, la cooperazione con il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia, la dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo, Belgrado-Priština negoziati, e la posizione geostrategica serba - l'armonizzazione con la politica estera e di sicurezza dell'UE (le relazioni con i principali attori sovranazionali e nazionali nelle relazioni internazionali: NATO, Russia e Cina). La ricerca considera l'anno 2000 come uno spartiacque, il tempo dei cambiamenti democratici, quando il regime serbo (jugoslavo), precedentemente coinvolto nelle guerre degli anni '90, dopo le frodi elettorali e le successive rivolte di massa, ha portato al rovesciamento. La nuova élite politica è salita al potere guidata da forze democratiche, filoeuropee e liberali sostenute dal mondo occidentale - gli Stati Uniti e l'UE (Italia e Germania, tra gli altri). Inoltre, nel 2000, a Zagabria, l'UE ha tenuto il primo Vertice con i Balcani occidentali, definendo le prospettive di adesione. Per di più, l'obiettivo è quello di ricostruire le posizioni italiane e tedesche attraverso la politica di condizionalità e l'intergovernativismo dell'UE durante la transizione in corso nel dopoguerra in Serbia. Dunque, lo scopo è di confrontare le reazioni italiane e tedesche alla manovra serba e viceversa nel contesto di molteplici crisi. Parte delle attività di ricerca previste sono interviste con ex ambasciatori a Belgrado, Roma e Berlino, ministri degli Esteri serbi e italiani, deputati, consiglieri diplomatici e parlamentari tedeschi. Inoltre, la ricerca verrà condotta nell'Archivio privato Zoran Đinđić presso l'Archivio di Stato della Serbia, e nell'Archivio Andreotti presso l'Istituto Luigi Sturzo a Roma. In più, il lavoro utilizza come fonti primarie memorie e monografie dei decisori politici serbi, italiani e tedeschi. La diplomazia italiana e tedesca in Serbia sarà analizzata approfonditamente in testi e documenti (resoconti stenografici, discorsi sulle politiche estere, linee guida, comunicazioni ufficiali, messaggi su incontri e discussioni alla Camera dei Deputati, Senato, Bundestag, OSCE, Consiglio europeo, NATO, ONU, e incontri bilaterali) forniti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, da Auswärtiges Amt, dai siti web dell'UE e dai media nazionali. Una parte della ricerca si svolgerà in Germania presso gli Istituti per gli studi sull'Europa sudorientale.