Ricerca: Il laboratorio dei Cordiglieri: genesi, trasformazioni, pratiche di un movimento politico nell’Europa in rivoluzione (1789-94)
La presente ricerca si concentra su uno dei gruppi della sinistra radicale della Rivoluzione francese, estremamente noto ma finora rimasto per molti versi in un cono d’ombra nella storiografia, il movimento dei Cordiglieri.
Il progetto si propone di partire da una disamina storiografica degli studi che, dall'epoca rivoluzionaria al presente, hanno gettato luce sulla vicenda, ma in maniera alquanto discontinua e frammentaria. Si intende analizzare di seguito la genesi del movimento, le cui radici sono ricollocate nella dinamica assembleare che animò durante il primo anno della Rivoluzione il Distretto dei Cordiglieri, una delle 60 circoscrizioni istituite a Parigi in vista dell'elezione dei rappresentanti del Terzo Stato a Versailles, poi divenute realtà permanenti. Intende poi affrontare le circostanze della nascita del più noto Club dei Cordiglieri (anche denominato Club des Droits de l'homme et du citoyen), tra le prime "sociétés politiques" sorte nella Rivoluzione, nella primavera del 1790, di cui è seguita da vicino l'evoluzione del discorso politico lungo il processo rivoluzionario, unitamente al definirsi delle pratiche politiche concrete del gruppo, del suo funzionamento interno e dei meccanismi di reclutamento dei militanti.
La ricerca si basa su una documentazione poco o punto sfruttata e ambisce a interrogare le fonti anche alla luce di un’attenzione per aspetti e categorie riconducibili all'analisi politologica e giuridica, valutando attentamente gli elementi che nel laboratorio cordigliere possano avere anticipato alcuni dei tratti caratteristici della forma-partito moderna, ripercorrendo la progressiva definizione del diritto politico di associazione in concomitanza con le rivendicazioni e le istanze di parte cordigliera, interrogandosi sulle fonti del modello democratico radicale promosso dal movimento.