Titolo della tesi: Percorsi non lineari di creazione partecipativa: il paratesto autoriale e il testo indotto nella letteratura russa in Rete
La tesi ha per oggetto l’esplorazione delle strategie creative della letteratura digitale russofona, operata attraverso l’analisi delle sue componenti paratestuali. La letteratura nativa digitale si presenta come un universo di pratiche creative e discorsive eterogenee; per dare ordine ad una materia tanto caotica e spesso di scarso interesse testuale, l’uso funzionale e creativo del paratesto si colloca tra gli elementi essenziali per incasellare e studiare tali prove letterarie. Nel corso dell’analisi sono stati osservati comportamenti mediali propri dei mezzi digitali, a loro volta solo in parziale continuità con la prassi della letteratura a stampa. La scomparsa del libro e l’apparente perdita di centralità della parola sono per di più di particolare interesse se collocati nel processo letterario russo, storicamente letteraturocentrico e logocentrico. Oltretutto, l’arrivo di Internet in Russia è avvenuto contemporaneamente alla fine della parentesi sovietica, determinando una strana coincidenza tra rivoluzione digitale e rivoluzione politica. Per questi motivi, la letteratura nativa digitale russa presenta alcune peculiarità locali, troppo spesso neglette dagli studi sul runet, che si concentrano invece frequentemente su aspetti sociolinguistici e politici della fruizione digitale. Dopo aver tracciato una breve ma imprescindibile storia del web russo, si passa ad una serie di integrazioni e riconsiderazioni alla teoria del paratesto di Gérard Genette, declinata in modo da poter abbracciare le manifestazioni digitali del paratesto. È stata poi osservata la ripartizione dei ruoli creativi nell’economia testuale digitale nei binomi testo/paratesto e fruitore/autore, che si presentano qui in un assetto attributivo inedito (il testo è creato dal fruitore a partire dal paratesto dell’autore). Grazie a tali presupposti, si giunge ad una disamina delle manifestazioni del paratesto digitale della rete russa, divise in cinque funzioni principali: paratesto narrativo, paratesto contestuale, paratesto didascalico, paratesto performativo e paratesto integrativo. Profilata dopo un’attenta prassi induttiva – come insegna Genette stesso – che ha visto nelle singole opere il proprio punto di partenza, l’analisi porta all’attenzione del lettore la convergenza delle pratiche testuali nelle corrispondenti funzioni paratestuali. A seguito di tali considerazioni, in chiusura si arriva a comprendere il fenomeno della letteratura digitale russa in un’ottica ampia, che tiene conto dei suoi sviluppi ma anche dei suoi esiti non sempre lineari, tratteggiando la situazione odierna e prevedendo possibili risvolti futuri della pratica letteraria novomediale russa.