Titolo della tesi: Spazio (territorio) e diritto penale
La presente ricerca si propone, sulla premessa di un inquadramento teorico generale, di svolgere l’analisi critica del quomodo di regolazione del rapporto tra diritto penale, territorio e spazio, al fine di affrontare alcuni problemi di geo-diritto che caratterizzano la criminalità nel contemporaneo ordine globale. L’oggetto di indagine, in altri termini, verte sul rapporto che corre tra la società ed il sistema penale, tra l’infrazione ed il potere (la potestà) di punirla, all’esito della crisi del confortante circuito chiuso territorio-politica-diritto, tipico dello Stato moderno, che fa segnalare o auspicare il superamento della territorialità della legge penale. L’ambito di studio è poi esteso – dal lato dell’illecito da reato dell’ente, quando presenti elementi di transnazionalità – al più ampio sistema punitivo. L’analisi condotta – che si caratterizza, nel metodo, per la tendenza all’interdisciplinarità e il ricorso alla comparazione, sia dal punto di vista sincronico che diacronico – si concentra sulla distinzione tra l’imputazione sostanziale dell’illecito e l’esercizio della giurisdizione (penale e punitiva) sul medesimo. Ponendosi a metà tra l’efficacia della norma e l’effettività del potere, si tenta quindi di impostare le questioni gravitanti attorno ad intricati conflicts of laws, in una realtà in cui lo spazio sembra dimettersi dal territorio e, soprattutto, dai suoi confini.